Raid di John Brown contro Harpers Ferry: differenze tra le versioni
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Il '''raid di John Brown contro Harpers Ferry''' (noto anche come '''raid di John Brown''' o '''raid su Harper's Ferry''')<ref>In many books the town is called "Harper's Ferry." For example, "Col. Robert E. Lee's Report Concerning the Attack at Harper's Ferry, October 19, 1859,"; Horace Greeley, ''The American Conflict: A History of the Great Rebellion in the United States of America, 1860–64. Volume: 1.'' (1866), p. 279; French Ensor Chadwick, ''Causes of the Civil War, 1859–1861'' (1906) p. 74; Allan Nevins, ''The Emergence of Lincoln'' (1950) vol 2 ch 3; James M. McPherson, ''Battle Cry of Freedom: The Civil War Era'' (1988), p. 201; Stephen W. Sears, ''Landscape Turned Red: The Battle of Antietam'' (2003) p. 116.</ref> fu un tentativo armato eseguito dal militante dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]] [[John Brown (attivista)|John Brown]] nel 1859 con l'intento di dare il via
La banda di insurrezionalisti composta da 22 membri<ref name=history.com>{{Cita web|titolo=John Brown’s raid on Harpers Ferry|url=https://www.history.com/this-day-in-history/john-browns-raid-on-harpers-ferry|sito=History.com|accesso=1º maggio 2015}}</ref> venne sconfitta da una [[compagnia (unità militare)|compagnia]] dell'[[United States Marine Corps]]<ref>{{Cita libro|cognome=Sullivan|nome=David|titolo=The United States Marine Corps in the Civil War - The First Year|editore=White Mane Publishing Company, Inc.|anno=1997|pp=1 to 27|isbn=1-57249-040-3}}</ref> guidata dal [[primo tenente]]<ref name="Eyewitness Account">Israel Green, [http://www2.iath.virginia.edu/jbrown/igreen.html Eyewitness Account]</ref> [[Israel Greene]]<ref name="Eyewitness Account"/><ref>Hoffman, Colonel Jon T., ''USMC: A Complete History'', Marine Corps Association, Quantico, Virginia, (2002), p. 84.</ref>. Il colonnello [[Robert Edward Lee]] fu parte del comando generale dell'operazione volta a riconquistare l'arsenale.
Brown aveva originariamente chiesto sia
== Premesse ==
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== Preparativi ==
[[File:John Brown portrait, 1859-face crop.jpg|thumb|left|Il "capitano" [[John Brown (attivista)|John Brown]] nel 1859
{{vedi anche|John Brown (attivista)#Attacco al cuore del Sud}}
Brown e i suoi accoliti affittarono la [[Kennedy Farm]]<ref>{{Cita web|url=https://npgallery.nps.gov/pdfhost/docs/NHLS/Text/73000941.pdf|titolo=National Register of Historic Places Inventory Nomination: Kennedy Farm|cognome=Levy|nome=Benjamin|data=13 giugno 1973|editore=National Park Service|accesso=24 marzo 2009}}</ref> costituita in nient'altro che una piccola [[capanna di tronchi]] posta nelle immediate vicinanze del centro urbano<ref name="nhlsum">{{Cita web|url=http://tps.cr.nps.gov/nhl/detail.cfm?ResourceId=1339&ResourceType=Building |titolo=Kennedy Farm |accesso=17 giugno 2008 |opera=National Historic Landmark summary listing |editore=National Park Service |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071114214649/http://tps.cr.nps.gov/nhl/detail.cfm?ResourceId=1339&ResourceType=Building |dataarchivio=14 novembre 2007 }}</ref> (a non più di 6,4 km e mezzo a
Il gruppetto giunto con lui si rivelerà alla fine minimamente addestrato per l'azione militare che si avrebbe avuto l'intenzione di realizzare. In tutto comprendevano 18 uomini, 13 bianchi e 5 [[negro|negri]]).
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Le associazioni abolizioniste operanti nel Nord inviarono 198 [[fucile Sharps]] calibro 52 con otturatore a [[retrocarica]] (parte delle ''[[Bibbie di Beecher]]'' già utilizzate durante il [[Bleeding Kansas]]) e 950 [[picche]] (ottenute a fine settembre dal manifatturiero Charles Blair della "Collinsville Axe Co." di [[Collinsville (Connecticut)]]).
La preparazione del progetto di [[guerriglia]] richiese in tutto almeno
Brown tentò di attrarre a sé il maggior numero possibile di reclute tra i "negri liberi" del Nord; in una precedente riunione tenutasi nei pressi di una [[cava (miniera)|cava]] a [[Chambersburg]] provò ad assoldare Douglass in qualità di ufficiale di collegamento con gli schiavi del Sud per provocarne un'[[insurrezione]] generale.
Fu durante questo incontro che l'ex schiavo [[Shields Green]]<ref>[http://www3.iath.virginia.edu/jbrown/men.html John Brown: The Conspirators Biographies], accessed May 21, 2007</ref> acconsentì
Il piano avrebbe finito per consistere in un attacco in piena regola alla legittimità del [[governo federale degli Stati Uniti d'America]] e che "''avrebbe schierato l'intero paese contro di noi... Non ne uscirai mai vivo''", avvertì Douglass; ma Brown rimase irremovibile nel suo proposito di [[lotta armata]] per la liberazione degli schiavi<ref>James M. McPherson, ''Battle Cry of Freedom: The Civil War Era'' (2003) p. 205</ref>.
[[File:Photocopy of photograph (date unknown, photographer unknown) SOUTHEAST ELEVATION - Kennedy Farm, Chestnut Grove Road, Samples Manor, Washington County, MD HABS MD,22-SAMAN.V,1-9.tif|thumb|La [[Kennedy Farm]] in cui prese alloggio Brown assieme ai suoi uomini
La [[Kennedy Farm]]<ref name=jb>{{Cita web|url=http://johnbrown.org/|titolo=The Kennedy Farmhouse|editore=The Kennedy Farmhouse|accesso=31 marzo 2017}}</ref> cominciò presto a fungere da [[caserma]], arsenale, deposito di rifornimenti, sala mensa, club di discussione e abitazione; si rivelò molto affollata e la vita quotidiana assai monotona. Brown si preoccupò anche di non destare alcun sospetto tra i vicini contadini; di conseguenza si rimaneva rinchiusi all'interno per tutto il giorno, senza molto da fare se non studiare, esercitarsi, discutere di [[politica]] o di [[religione]] e fare [[giochi di carte]] e partite a [[dama]].
La nuora di Brown - Matha - faceva le veci di cuoca e governante, mentre sua figlia Anne era assegnata al "posto di guardia"; Brown intestò la fattoria alle due donne per cercare di sviare gli eventuali sospetti che inevitabilmente si sarebbero raccolti attorno
Egli non ebbe mai in programma di fare un'[[incursione]] improvvisa e fuggire subito dopo in direzione delle montagne; piuttosto intendeva utilizzare i fucili e le picche sequestrati nell'arsenale, oltre alle armi che già aveva portato con sé, per armare gli schiavi ribelli con lo scopo precipuo di terrorizzare gli schiavisti virginiani. Credette che nella prima notte di azione da 200 a 500 schiavi neri si sarebbero uniti a lui nella "lotta di liberazione".
Sottovalutò ampiamente sia la [[milizia]]
Avrebbe quindi fatto muovere rapidamente i suoi uomini verso
== Conoscenza del proposito ==
Brown pagò ad [[Hugh Forbes]] 600 dollari per farlo diventare il suo supervisore e addestratore generale; si trattava di un [[mercenario]] inglese<ref>{{cita web|url=http://ir.uiowa.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=7840&context=annals-of-iowa|titolo=PDF}}</ref> il quale aveva già avuto l'occasione di servire [[Giuseppe Garibaldi]] nel corso della [[
Non riuscendo
Forbes esporrà invece parzialmente il progetto in corso a Wilson e poi anche ad altri. Il
In risposta a tali avvertimenti Brown dovette così temporaneamente ritornarsene nel [[Kansas]] per cercare di riconquistare il sostegno perduto e contemporaneamente per screditare Forbes; alcuni storici ritengono che questo viaggio improvviso abbia in conclusione ritardato gravemente l'azione in programma, costando molto tempo prezioso a Brown<ref>National Park Service. ''John Brown's Raid'' (2009), p. 16</ref>.
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Le stime stilate parlano di almeno 80 persone implicate che sarebbero state direttamente a conoscenza del raid pianificato in anticipo da Brown; in molti ebbero ragione di credere che egli stesse contemplando una mossa di [[guerriglia]] contro l'intero Sud schiavista. Uno di quelli che sicuramente sapeva cosa stava bollendo in pentola fu l'artista [[David John Gue]] di [[Springdale (Iowa)]]<ref>Oates (1984), p. 284</ref>.
Gue era un affiliato al [[
La lettera diceva che il "vecchio John Brown stava progettando di organizzare una [[rivolta]] degli schiavi nel Sud; affermava inoltre ch'egli possedeva un [[agente segreto]] operante in un'armeria del [[Maryland]]. Gue avvertì infine che Brown aveva programmato di entrare in Virginia con una banda di guerriglieri; l'informatore riconobbe di aver paura di rivelare la propria identità, ma chiese espressamente a Floyd di non ignorare la sua relazione per questo motivo<ref>Oates (1984), p. 285</ref>.
Gue sperò che il ministro non esitasse a mandare i soldati
Sapeva inoltre assai bene che il Maryland non possedeva un'armeria (Harper's Ferry si trova difatti dall'altra parte del fiume rispetto allo Stato in questione). Floyd pensò pertanto che lo scrittore anonimo non fosse altro che un [[mitomane]] e se ne dimenticò presto; più tardi avrà l'occasione di dichiarare che "''uno schema di tale malvagità ed oltraggio non poteva essere concepito da nessun cittadino degli Stati Uniti''"<ref>Oates (1984), p. 286</ref>.
[[File:Barclay Coppoc - History of Iowa.jpg|thumb|Foto di [[Barclay Coppock]]
== Operazione ==
=== 16 ottobre ===
Il 16 ottobre del 1859 alle 22
[[File:Lewis Washington cph.3b21088.jpg|thumb|left|[[Lewis Washington]] nel 1861
Qui diede l'incarico a John Cook Jr. di catturare il colonnello [[Lewis Washington]], pronipote di [[George Washington]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=National Register of Historic Places Nomination: Beall-Air |url=http://www.wvculture.org/shpo/nr/pdf/jefferson/73001914.pdf |formato=pdf |data=5 aprile 1973 |autore=Ted McGee |editore=National Park Service
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130203074855/http://www.wvculture.org/shpo/nr/pdf/jefferson/73001914.pdf |dataarchivio=3 febbraio 2013 }}</ref>, assalendolo nella sua vicina proprietà di "Beall-Air"<ref>{{Cita web |url= http://www.law.umkc.edu/faculty/projects/ftrials/johnbrown/brownaccount.html |titolo= The Trial of John Brown: A Commentary |accesso= 20 agosto 2010 |cognome= Linder |nome= Douglas O. |anno= 2005 |editore= University of Missouri-Kansas City, School of Law |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100722144122/http://www.law.umkc.edu/faculty/projects/ftrials/johnbrown/brownaccount.html |dataarchivio= 22 luglio 2010 }}</ref>, sequestrando poi alcuni dei suoi schiavi e impossessandosi di due reliquie appartenute al 1º presidente da lui possedute<ref name=nrhpinv2>{{Cita pubblicazione|titolo=National Register of Historic Places Nomination: Beall-Air|url=http://www.wvculture.org/shpo/nr/pdf/jefferson/73001914.pdf|formato=pdf|data=5 aprile 1973|autore=Ted McGee|editore=National Park Service|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130203074855/http://www.wvculture.org/shpo/nr/pdf/jefferson/73001914.pdf|dataarchivio=3 febbraio 2013}}</ref>: una spada - presumibilmente offerta a Washington da [[Federico II di Prussia]] - e due pistole donategli da [[Gilbert du Motier de La Fayette]], che Brown considerava essere dei potenti [[talismano|talismani]]<ref name=nrhpinv2 />.
La squadra svolse con estrema diligenza la missione che le era stata affidata e tornò indietro attraversando l'abitazione di Allstadt, ove prese in consegna altri [[ostaggi]]; il gruppo principale diretto da Brown riuscì invece a catturare numerosi guardiani di [[piantagione]], ma anche semplici cittadini<ref name=nrhpinv3>{{Cita pubblicazione|titolo=National Register of Historic Places Nomination: Allstadt House and Ordinary|url=http://www.wvculture.org/shpo/nr/pdf/jefferson/85000767.pdf |formato=pdf|data=luglio 1984 |autore=Frances D. Ruth|editore=National Park Service}}</ref>. Ci si doveva impossessare delle armi e fuggire rapidamente prima che potesse esser dato l'allarme: il raid iniziò così sotto i miglior auspici e parve procedere al meglio<ref name=nrhpinv3 />.
[[File:HarpersF1862.jpg|thumb|L'ingresso dell'[[arsenale di
Tagliarono il filo del [[telegrafo]]
Per qualche strana ragione rimasta oscura Brown decise poco dopo che il treno continuasse la sua corsa, liberando il conduttore il quale non esitò ad avvisare le autorità alla prima fermata nella stazione successiva.
Brown era sicuro che si sarebbe conquistato il sostegno degli schiavi locali, arruolandoli così nella ribellione. Ma la massiccia insurrezione preventivata non si verificò affatto, in quanto non si sparse la voce sulla rivolta in corso e neppure gli schiavi delle proprietà situate nelle immediate vicinanze ne vennero a sapere alcunché. Benché i cittadini bianchi iniziarono presto ad impugnare le armi ed ad impegnarsi in uno scontro a fuoco con i rivoltosi, gli uomini di Brown riuscirono
=== 17 ottobre ===
I militari scopersero gli uomini di Brown la mattina del 17 ottobre; milizie locali, agricoltori e commercianti cominciarono a circondare l'armeria. Quando una compagnia della [[milizia]] occupò il ponte che attraversava il [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]] qualsiasi via di fuga per gli assalitori venne interrotta.
[[File:General view, EAST ELEVATION - John Brown Fort, Shenandoah Street, Harpers Ferry, Jefferson County, WV HABS WVA,19-HARF,2-9.tif|thumb|Il [[fortino di John Brown]] in cui si asserragliarono i rivoltosi
Nel corso della giornata 4 cittadini furono uccisi, incluso il [[sindaco]]. Comprendendo che la sua via di fuga era stata tagliata Brown prese con sé 9 dei suoi prigionieri e si trasferì nella sala macchine più piccola, che sarebbe divenuta nota come [[Fortino di John Brown]].
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Nel frattempo - verso le ore 15 - una compagnia di miliziani guidata dal capitano E. G. Alburtis giunse in treno da [[Martinsburg (Virginia Occidentale)]]; la maggior parte dei membri erano degli impiegati della "Baltimore & Ohio Railroad". La milizia costrinse i rivoltosi ad asserragliarsi all'interno della sala-motori, ma questa riuscì ad irrompere nella guardiola e a liberare altri 2 dozzine di prigionieri. Nello scontro che ne seguì rimasero feriti 8 miliziani. In seguito Alburtis dichiarerà che avrebbe potuto porre fine al raid già in quel momento se solo avesse avuto a disposizione un numero maggiore di volontari<ref>National Park Service History Series. ''John Brown's Raid'' (2009), pp. 49–50</ref>.
[[File:Robert Edward Lee.jpg|thumb|L'allora [[tenente colonnello]] [[Robert Edward Lee]] guidò le truppe contro John Brown
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Aggravamento delle tensioni sulla questione della schiavitù}}
Alle 15:30 il presidente [[James Buchanan]] ordinò ad una compagnia degli [[United States Marine Corps]] (le uniche truppe governative presenti nelle immediate vicinanze) di marciare sulla cittadina sotto il comando del [[Brevetto (militare)|Brevetto]] colonnello [[Robert Edward Lee]], allora [[tenente colonnello]] del "2nd U.S. Cavalry Regiment".
Riga 119:
Lee si trovava in congedo dal proprio [[reggimento]] di stanza nel [[Texas]] quando venne chiamato frettolosamente a dirigere il distaccamento e dovette comandarlo mentre indossava ancora i suoi abiti civili; inizialmente egli offrì il ruolo di dare l'assalto al "fortino" alle unità miliziane locali già schierate; ma entrambi i suoi comandanti rifiutarono e quindi Lee si dovette rivolgere ai marines<ref>Emory M. Thomas, ''Robert E. Lee: A Biography'' (1995) pp.180</ref>.
{{citazione|Con un figlio morto al suo fianco e un altro ferito, egli tastava il polso del figlio moribondo con una mano e con l'altra teneva il fucile e comandava i suoi uomini con la massima compostezza, incoraggiandoli ad essere fermi e vendere le loro vite al più caro prezzo possibile... contento, scrisse, di morire per la [[Verità]] eterna di [[Dio]]<ref>Giampiero Carocci ''Storia della guerra civile americana'' Tascabili Newton 1996 pag. 25</ref>.}}
[[File:John brown interior engine house.jpg|thumb|left|Un'illustrazione da un giornale del tempo che mostra l'interno della casa macchine immediatamente prima che la porta venisse scardinata dai reparti dei marines
=== 18 ottobre ===
Riga 134:
In 3 minuti tutti i componenti la banda rimasti ancora vivi vennero fatti prigionieri. L'azione si era conclusa.
=== 19 ottobre ===
Lee diede un resoconto degli eventi che ebbero luogo
Lee contribuì anche a creare il "momentaneo successo" di John Brown - attendendo quasi una giornata intera prima di decidersi ad attaccarlo - creando in tal modo [[panico]] e confusione tra i civili
[[File:John Brown - Treason broadside, 1859.png|thumb|left|"''Tutti i veri cristiani che credono nell'[[immortalità dell'anima]] attraverso [[Gesù Cristo]] sono invitati a pregare per il capitano John Brown''"
Poco più tardi però a smentirne le conclusioni tratte vi sarà lo stesso [[governatore della Virginia]] [[Henry Alexander Wise]] il quale, dopo aver fatto affiggere manifesti invitando la popolazione a pregare per l'anima del condannato, dichiarerà:
{{citazione|Si sbagliano di grosso coloro che lo considerano un pazzo... Egli è invero un uomo di mente lucida, coraggioso, forte e schietto. Egli è freddo, calmo e indomabile... mi ha ispirato una grande fiducia nella sua sincerità<ref>Discorso del 21 ottobre 1859. Citato in Raimondo Luraghi ''Storia della guerra civile americana'' BUR 1995, p. 142</ref>.}}
== Conseguenze ==
[[File:Old Jail at Charlestown, Jefferson County, Virginia, where John Brown was imprisoned.jpg|thumb|La vecchia [[prigione]] di [[Charles Town]] ove venne tenuto prigioniero J. Brown
{{citazione|Vorrei cantare di come un vecchio alto,{{ - }}
capelli bianchi, salì il patibolo in Virginia,{{ - }}
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