Castiglion Fiorentino: differenze tra le versioni

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[[File:CastiglionFiorentino-Parterre.jpg|upright=1.4|left|thumb|Piazzale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], comunemente detto "Parterre", affiancato dalle Mura Pisane.]]
Abitato fin dalla [[preistoria]], il territorio castiglionese conobbe un primo periodo di fioritura con l'[[civiltà villanoviana|epoca villanoviana]].<br />
Il nucleo abitato castiglionese si sviluppò in epoca [[Civiltà etrusca|etrusca]], già a partire dal [[VI secolo a.C.]] Crocevia fondamentale tra le due Lucumonie di [[Arezzo]] e [[Cortona]], il centro si ergeva sulla sommità del colle, come hanno testimoniato gli scavi archeologici operati nell'area della Torre del Cassero. Gli Etruschi apportarono una prima bonifica alla Val di chianaChiana, traversata all'epoca dal fiume ''[[Clanis (fiume)|Clanis]]'': questo scorreva nel senso opposto dell'attuale Canale Maestro e costituiva un'importante [[via d'acqua navigabile]]. Nell'area castiglionese restano a testimonianza di tale periodo numerosi reperti archeologici, tra cui il celebre ''Deposito di Brolio'', rinvenuto nel [[XIX secolo]] nell'[[Brolio|omonima frazione]], e costituito da una grande quantità di bronzetti.
 
Giunti i Romani, essi decisero di sfruttare la fertilità della zona per il fabbisogno alimentare dell'''Urbe''. Lo storico [[Tito Livio]] racconta di come ai tempi della [[Seconda guerra punica]] gli ''opulenta arva'' (ricchi campi) chianini avessero saputo fornire alla spedizione di [[Publio Cornelio Scipione]] ([[202 a.C.]]) oltre 10.000 quintali di grano.<br />