Informatica musicale: differenze tra le versioni
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L''''informatica musicale''' è una disciplina che analizza le tecniche relative all'uso dei sistemi informatici per la produzione e l’elaborazione dell’informazione musicale.<ref>{{cita web|autore=Alvise Vidolin|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/informatica-musicale_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=Informatica musicale|sito=Treccani|editore=Istituto della Enciclopedia Italiana|data=2000|accesso=28 agosto 2020}}</ref>
Inoltre, viene utilizzata dall'informatica per risolvere necessità legate alla musica attraverso la creazione di [[hardware]] e strumenti che aiutano la composizione e l'esecuzione musicale. L'applicazione dell'informatica al contesto musicale è data da due fattori principali
==Storia==
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La codifica del suono si ottiene per mezzo del [[Campionamento (teoria dei segnali)|campionamento]] ,ovvero la sostituzione del segnale analogico con quello digitale. Ciò rende possibile anche la simulazione sonora di strumenti abituali. La [[frequenza di campionamento]], ritmo con cui i campionatori estraggono l'ampiezza del segnale iniziale in un certo istante (campione) dal segnale analogico<ref>{{cita web|url=https://www.audiosonica.com/it/corsoaudio-online/campionamento-introduzione-all-audio-digitale|titolo="campionamento - introduzione all'audio digitale|accesso= 10 giugno 2020 }}</ref>, e il numero di bit necessario per stabilire una relazione tra indizio e disturbo sonoro, diventano i fattori fondamentali per un'efficiente propagazione sonora della musica.
La musica è elaborata dall'informatica attraverso due rappresentazioni diverse: audio e simbolica. La prima ha il compito di codificare il suono attraverso successioni numeriche
L'espressione musicale è un processo reso possibile da una sequenza di suoni emessi e poi codificati. Generalmente, i suoni si riferiscono a dei [[Segnale (elettronica)|segnali]] ovvero funzioni, di una o più variabili indipendenti
==Sintesi dei suoni==
Il processo per cui viene generato un suono è chiamato [[sintesi del suono]] e segue un algoritmo che consente di calcolare i valori dei campioni che lo costituiscono
Il suono campionato generato tende a essere simile all'emissione musicale prodotta durante la composizione: vengono svolte delle modifiche come passaggi di altezza, filtraggi e cambiamenti di durata (looping), sebbene lo scopo rimanga quello di formare una raccolta più minuziosa possibile di suoni campionati per un determinato strumento. Gli studi sulla musica elettronica hanno individuato più tipologie di sintesi del suono:
* La [[Sintesi additiva (musica elettronica)|sintesi additiva ]] è uno schema universale che si occupa di sintetizzare suoni pseudoarmonici con un ridotto livello di rumorosità e notevole difficoltà di calcolo. Questi suoni sono complessi e caratterizzati da valori come frequenza e ampiezza che mutano nel corso del tempo. La sintesi additiva è importante per la rappresentazione di suoni astratti durante l'esecuzione. e riprende alcuni fondamenti della [[ sintesi di Fourier]] inerente alle [[Funzione periodica|funzioni periodiche]]
* La prima teoria sulla [[sintesi granulare]] fu elaborata da Dennis Gabor mediante le sue ricerche relative alla comunicazione umana
* La [[Sintesi sottrattiva (musica elettronica)|sintesi sottrattiva]] è utilizzata nella produzione di timbri nell'elettronica analogica ed è in grado di generare armoniche mediante diverse operazioni di filtraggio. In campo digitale, questa sintesi ha bisogno di un algoritmo che riduca i calcoli necessari per la realizzazione del timbro ed assume proprietà diverse rispetto a quelle della sintesi analogica.
Il cambiamento dall'analogico al digitale ha diminuito l'uso di questo metodo di sintesi. La sintesi sottrattiva si basa sulla presenza di forme d'onda generate dal movimento di un oscillatore e di un filtro che seleziona delle frequenze con il fine di ottenere una variazione ininterrotta di queste.<ref> {{cita web|url=http://www.suonoelettronico.com/sintesi_sottrattiva.htm|titolo= Suono Sottrattivo|accesso=24 agosto 2020}}</ref>
* La [[sintesi per modulazione di frequenza]] ([[Modulazione di frequenza|FM]]) è una tecnica di sintesi, usata nei primi sintetizzatori digitali e in vari ambiti musicali, per cui dati due oscillatori sinusoidali, uno detto portante con frequenza p e l'altro chiamato modulante con frequenza m, si ottiene uno spettro risultante formato da frequenze p+km con k intero che varia tra -I e +I
[[File:Il Modello R151 - Mignonette MF.jpg|thumb|Primo modello audio dotato di modulatore di frequenza]]
==Modelli del suono==
I modelli di sorgente producono l’aspetto concreto della fonte sonora e sono rappresentazioni alternative delle informazioni prodotte dalla sorgente, in modo da ridurre la quantità di bit/secondo necessari alla trasmissione.
I modelli di segnale sono dinamici a livello di calcolo, diffusi e regolati dal metodo di campionamento
La sintesi più frequente, chiamata per modelli fisici, è data dalla relazione che si instaura tra un eccitatore
Questo rapporto è detto ''feedback'', nel caso in cui i due componenti lavorino insieme
La differenza tra modelli di sorgente e di segnale sta nella diversa capacità di sfruttare i criteri di controllo corrispondenti ai movimenti effettuati dal musicista con il proprio strumento: il modello è in grado di esaminare i gesti del compositore
Esistono anche altri tipi di modelli legati alla sintesi del suono: quando la relazione e la formazione di un modello è garantita da una successione di equazioni differenziali, ottenute dalla frammentazione dello schema fisico in componenti, si parla di modelli meccanici; quando un sistema fisico viene diviso in costituenti isolati, il modello è realizzato per la [[sintesi modale]], fondamentale per la teoria dei sistemi e prodotta dalla totalità delle oscillazioni incomplete; gli ultimi tipi di modelli sono detti a [[Guida d'onda|guide d'onda]] e vengono caratterizzati da una natura computazionale complessa e rappresentati da aspetti fisici o elementi di dispersione che ne evidenziano le interruzioni.
==Digital Signal Processing==
Il Digital Signal Processing (DSP), in italiano elaborazione numerica dei segnali, è un processo che permette l'osservazione e la visualizzazione in tempo reale del suono campionato ed elaborato su degli appositi processori detti [[Digital Signal Processor ]], realizzati alla fine degli anni ’80
In molti campi della scienza e della tecnologia, i segnali sono elaborati per semplificare l'estrazione di un'informazione. Perciò , lo sviluppo di sistemi per l'elaborazione dei segnali sono diventati molto importanti e hanno permesso la trasformazione di un segnale in un altro ritenuto più auspicabile rispetto a quello originario.
Si possono distinguere diversi tipi di sistemi:
*I sistemi a tempo continuo sono descritti da equazioni differenziali di forma complessa per cui input e output sono segnali che trasmettono informazioni variabili nel tempo.
*I sistemi a tempo discreto sono descritti dalle ripetizioni della funzione in cui input e output sono segnali caratterizzati da valenze discrete nel tempo.
*I sistemi analogici seguono l’andamento della grandezza che rappresentano e possiedono input e output come segnali analogici
* I [[sistemi digitali]] che hanno input e output come segnali digitali: l'elaborazione del segnale digitale ha a che fare con i cambiamenti di segnale considerati discreti a livello di ampiezza e di tempo
L'elaborazione dei suoni è realizzata da programmi che attuano un cambiamento di segnale: la lunghezza di un suono può essere modificata con metodologie simili adottate per la variazione di altezza dei suoni
Quando varia la frequenza di campionamento
▲L'elaborazione dei suoni è realizzata da programmi che attuano un cambiamento di segnale: la lunghezza di un suono può essere modificata con metodologie simili adottate per la variazione di altezza dei suoni .
▲Quando varia la frequenza di campionamento ,un suono viene sollecitato o reso meno intenso affinché possa raggiungere esattamente un'altezza più grave e una più acuta. I cambiamenti di altezza e durata del suono sono legati all'ambito del timbro per cui un suono viene reso più acuto o grave in dipendenza delle dinamiche che affronta.
Le modalità di sintesi sono in grado di cambiare l'altezza indipendentemente dalla durata del suono. Se ne possono elencare alcune:
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==Sistemi MIDI e per l'esecuzione==
Il sistema MIDI è un protocollo di comunicazione seriale a 8 bit e velocità di trasmissione di 31
È formato da una tastiera elettronica detta master keyboard legata a un sintetizzatore ([[expander]]) e a un elaboratore in cui agisce un programma detto [[sequencer]] che registra suoni e musica con un certo ritardo rispetto al tempo stabilito per l'esecuzione.
Questo processo avviene mediante varie interfacce-utente ovvero hardware
Per la trasmissione dell'informazione musicale digitalizzata, viene utilizzato un formato di memorizzazione e di scambio di tracce musicali chiamato Standard [[Musical Instrument Digital Interface|Midi File]] (SMF).
Nonostante la sua lentezza e insufficienza in alcuni processi di codifica, il MIDI è molto importante per le industrie di strumenti musicali informatici e ha un raggio d'azione e di applicazione universale poiché è sfruttato anche in molti campi legati alla moda e allo spettacolo. Il MIDI rappresenta una tappa del progresso tecnologico strettamente connessa con l'evoluzione e il miglioramento dei dispositivi elettronici.
Gli strumenti musicali tradizionali appartengono a un complesso di apparecchi digitali programmati affinché sia possibile avvicinarsi al classico significato di strumento
Un sistema tecnologico viene convertito in strumento musicale per ottenere un brano con criteri di controllo che
MULTIMODALE INTERATTIVO PER L’INSEGNAMENTO A BAMBINI IN SITUAZIONE DI MULTI-DISABILITÀ|accesso=27 agosto 2020}}</ref>
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