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:<math>(-1)^l (-1)^{s+1} = -1 </math>
dove
Se in un sistema si aggiunge l'[[isospin]] (si prende, cioè, in considerazione il [[nucleo atomico]]), il principio di Pauli si esprime nel modo seguente:
:<math>(-1)^l (-1)^{s+1} (-1)^{i+1} = -1 </math>
dove
== Conseguenze ==
Il principio di esclusione di Pauli gioca un ruolo essenziale in un grande numero di fenomeni fisici. Uno dei più importanti, e quello per cui fu originariamente formulato, riguarda la struttura della nube elettronica degli atomi. Un'entità molecolare elettricamente neutra (cioè l'atomo) contiene un numero di elettroni pari a quello dei protoni del [[Nucleo atomico|nucleo]]. Siccome gli elettroni sono fermioni, il principio di esclusione proibisce loro di occupare lo stesso stato quantico.<ref>{{Cita|Silvestroni|p. 11}}.</ref>
Ad esempio, si consideri un atomo di [[elio (elemento)|elio]] neutro, che ha due elettroni associati. Entrambi gli elettroni possono occupare l'orbitale con il livello di energia più basso <math>(
In un atomo di [[litio]], che contiene tre elettroni, il terzo elettrone non può stare nell'orbitale
Il principio di Pauli spiega la stabilità su larga scala della materia. Le molecole non possono essere spinte arbitrariamente una contro l'altra, poiché gli elettroni di ogni molecola non possono entrare nello stesso stato degli elettroni di un'altra molecola - questa è la ragione per il termine repulsivo <math>r^{ - 12} </math> presente nel [[potenziale di Lennard-Jones]].
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Silvestroni | nome= Paolo | titolo= Fondamenti di chimica | editore= CEA | città= | anno= 1996 | ed= 10 | isbn= 88-408-0998-8 | cid= Silvestroni}}
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== Voci correlate ==
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