Magia naturale: differenze tra le versioni

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==Il dibattito sulla magia naturale==
Il dibattito sulla liceità o meno di una magia naturale risale al [[Medioevo]], quando i [[teologia cristiana|teologi cristiani]] cercarono di definire i limiti che separassero la magia «vera» o appunto ''naturalis'', cioè rispettosa delle leggi iscritte da [[Dio]] nella natura, da quella «falsa» che sarebbe stata ispirata dal [[demonio]]. Un tale aproccio tuttavia spogliava di fatto la magia della sua valenza straordinariaprodigiosa, respingendo come [[soprannaturale]] e perciò maligna qualsiasi operazione che alterasse l'intima [[essenza (filosofia)|essenza]] degli [[sublunare|enti sublunari]], concepiti secondo la dottrina [[aristotelismo|aristotelico]]-[[tomismo|tomista]] delle [[forma (filosofia)|forme]], immettendo o risvegliando in loro delle ''virtutes'' o proprietà [[occulte]] che esse prima non manifestavano.<ref name=naturale>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/la-magia-naturale_%28Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Scienze%29/|titolo=La magia naturale: il contributo italiano alla storia del Pensiero|autore=Vittoria Perrone Compagni|anno=2013}}</ref>
 
Il successivo dibattito che si protrarrà fino al [[Rinascimento]] inoltrato assumerà le vesti di una battaglia culturale per ampliare la legittimità e la definizione stessa della magia naturale, oltre le ristrettezze imposte dalle strutture mentali dell'[[inquisizione]] ecclesiastica.<ref name=naturale/>