Tribunale rivoluzionario: differenze tra le versioni

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== Funzionamento ==
Era composto da una giuria, un procuratore pubblico e due sostituti, tutti nominati dalla Convenzione, e non si poteva ricorrere in [[appello (diritto)|appello]]. Con [[Martial Herman|M.J.A. Herman]] come presidente e [[Antoine Quentin Fouquier-Tinville|Fouquier-Tinville]] come procuratore pubblico, il tribunale inquisì i [[Monarchia|monarchici]], i [[preti]] refrattari e tutti i protagonisti, tali o presunti, della [[controrivoluzione]]. Il 10 giugno 1794, con l'applicazione della famosa [[Legge del 22 Pratile anno II|Legge di Pratile]], che proibì agli imputati di avere [[avvocato|consulenti legali]] per la loro difesa ed anche l'escussione di testimoni a discarico, le condanne del Tribunale aumentarono. Bisogna comunque ricordare che la legge di Pratile nel progetto originale avrebbe dovuto essere mediata dall'esecuzione dei decreti di Ventoso, che istituivano ben sei gradi di giudizio prima di quello definitivo, tutti con la possibilità di presentare testimoni. Prima di questa legge, in tredici mesi, le condanne a morte eseguite a Parigi erano state 1.220, nei quarantacinque giorni che passarono tra l'emanazione della legge e la caduta di Robespierre (che peraltro in quel periodo si era ritirato dal Comitato di Salute Pubblica vedendosi impossibilitato a fermare queste condanne), furono 1.376. Questo perché la legge di Pratile imponeva che tutte le sentenze venissero eseguite nella capitale, e non perché si stesse effettivamente verificando un aumento spropositato delle esecuzioni (errore in cui peraltro cadde lo stesso Robespierre, nel denunciare quella che vedeva come una crudele esagerazione della "giustizia" rivoluzionaria)
 
== Note ==