Indro Montanelli: differenze tra le versioni

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Tra i più popolari giornalisti italiani del [[XX secolo|Novecento]], si distinse per la concisione e limpidezza della sua scrittura, iniziando la sua carriera durante il ventennio fascista. Successivamente fu per circa quattro decenni l'uomo-simbolo del principale quotidiano d'Italia, il ''[[Corriere della Sera]]''. In seguito, lasciato il ''Corriere'' per contrasti sulla nuova linea politica della testata, diresse per vent'anni un altro quotidiano fondato da lui stesso, ''[[il Giornale]]'', distinguendosi come opinionista di stampo conservatore. Fu gravemente ferito nel 1977 in un attentato dai terroristi delle [[Brigate Rosse]]. Con l'entrata in politica di [[Silvio Berlusconi]], da lui apertamente disapprovata, lasciò ''Il Giornale'' e, nel marzo 1994, fondò ''[[La Voce (quotidiano)|la Voce]]'', un quotidiano che chiuse tuttavia l'anno seguente. Fu anche l'autore di una collana di [[Storia d'Italia (Montanelli)|libri di storia]] a carattere divulgativo, che[[Storia divennerod'Italia molto(Montanelli)|Storia popolarid'Italia]], i quali coprono la storia dell'Italia dall'antichità alla fine del ventesimo secolo. In ciascuna di queste attività Montanelli seppe conquistarsi un largo seguito di lettori.
 
== Biografia ==