Teoria delle laringali: differenze tra le versioni

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Un'ulteriore evidenza delle laringali è stata trovata nelle [[lingue uraliche]] (ugro-finnico). Mentre non ci sono prove che il [[proto-uralico]] ed il PIE siano stati imparentati, alcune parole ricostruite nei 'proto-dialetti' dell'uralico (come [[proto-ugrofinnico]], [[proto-finnopermico]] ecc.) sono state identificate come probabili prestiti dai primissimi dialetti indoeuropei (cfr. finnico ''nimi'' e inglese ''name'', latino ''nōmen'', greco ''ónoma'', ecc.; e ''porsas'' "maiale" con l'elemento PIE *''porḱ''- che dà il latino ''porcus'' "maiale", l'inglese antico ''fearh'' (> ing. ''farrow'' "giovane maiale"), lituano ''par̃šas''). Ma è difficile datare questi prestiti e si sa bene che il finnico li ha presi in massima parte dal germanico e dal baltico (e la forma di ''porsas'' si rifarebbe ad una fonte specificatamente [[satem]] della parola e anche relativamente recente dato che nei prestiti antichi la *''š'' del baltico si riflette in finnico come ''h'').
 
Il lavoro di ricerca, in particolare quello fatto dallo studioso J. Koivulehto, ha identificato un certo numero di aggiunte alla lista dei prestiti finnici da fonti indoeuropee o da fonti interessanti per l'appartenteapparente correlazione delle laringali PIE con un'occlusiva velare (o i suoi riflessi) nelle forme finniche. Se così, questo punterebbe ad una remota antichità dei prestiti, dato che nessuna lingua indoeuropea attestata presenta consonanti come riflessi di laringali. E ciò sosterrebbe l'idea che le laringali fossero di natura consonantica, foneticamente.
 
Per esempio il finnico ''kalja'' «birra», cfr. inglese antico ''alu'' (sassone occidentale ''ealu''), antico nordico ''ǫl'' "birra" (e poche altre forme in latino) che puntano ad una radice *''h₂el''- "amaro"; il finnico ''lehti'' "foglia" cioè *''lekte''-, cfr. PIE *''bhlh₁dh''-, come nel tedesco ''Blatt'' «foglia», inglese antico ''blæd'' "lama" (la semantica non è un problema, se interessante, ed il troncamento dei nessi consonantici iniziali è un fenomeno tipico in finnico). Di grande effetto è il finnico ''teke''- "fare" che suggerisce una radice PIE ''*dheh₁''- "mettere, posizionare" (ma "fare" nelle lingue IE occidentali, es. la forma germanica ''do'', tedesco ''tun'', ecc. e la latina ''faciō''—sebbene ''dón'' in inglese antico ed nel primo inglese moderno significa alle volte "mettere" e ancora succede nel tedesco colloquiale). Qualcuno pensa in questo caso anche ad una evidenza di una ancestrale '''unità''' linguistica Uralica-PIE piuttosto che a prestiti. In altre parole il finnico ''teke''- potrebbe essere ereditato da una proto-lingua e non essere un prestito (Vedi Kortlandt.)