Abu Lahab: differenze tra le versioni

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Avversò strenuamente il nipote, ritenendolo un esaltato ostile alle tradizioni della comune [[tribù]] [[La Mecca|meccana]] dei [[Quraysh]] e un pericoloso eversore degli equilibri economici e sociali della città, tanto da essere uno dei pochi personaggi storici contemporanei del Profeta ad essere citato nel [[Corano]] che, alla [[sūra]] CXI, ne ricorda la moglie e le sue azioni parimenti ostili verso il nipote.
 
Il suo vero nome era ʿAbd al-[[Uzza|ʿUzzā]] (Adoratore di [[al-ʿUzzā]]) e dal maggiore dei due figli - [['Utba ibn 'Abd al-'Uzza ibn 'Abd al-Muttalib|ʿUtba]]<ref>Poi destinato ad abbracciare la fede [[islam]]ica.</ref> e ʿUtayba - assunse la sua ''[[kunya (onomastica)|kunya]]'' onorifica di Abū ʿUtba. Entrambi i figli andarono sposi a due figlie di Maometto (rispettivamente a [[Ruqayya]] e a [[Umm Kulthum bint Muhammad|Umm Kulthūm]]), secondo quello che gli [[antropologi]] definiscono "matrimonio preferenziale" che consentono alle unioni matrimoniali tra cugini di non disperdere il patrimonio del comune ascendente.<br />
Abū Lahab fu una ''kunya'' datagli invece in virtù della bellezza del suo aspetto (il significato infatti è "Quello della fiamma").