Primo concilio di Tiro: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|gli omonimi concili|Concilio di Tiro}}
 
Il '''Primoprimo concilio di Tiro''' fu convocato da [[Costantino I|Costantino]] nel [[335]] nella [[città]] [[Libano|libanese]] dia [[Tiro (città)|Tiro]] per giudicare il caso di [[Sant'Atanasio|Atanasio di Alessandria]], sostenitore delle conclusioni del [[Primo concilio di Nicea|Concilioconcilio di Nicea]] del 325 e quindi avversario degli [[Arianesimo|Ariani]]. Nel [[328]] Atanasio divenne [[vescovo]] e [[Lista dei Patriarchi di Alessandria d'Egitto fino allo scisma del 451|patriarca]] di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], dove [[Ario]] era [[sacerdote]]. La situazione fu complicata dal fatto che Atanasio non aveva ancora compiuto 30 [[anno|anni]], l'[[Sviluppo umano (biologia)|età]] minima per diventare vescovo. Il [[Arianesimo|partito ariano]] lo accusò, tra le altre cose, di condotta immorale, di [[tassa]]zione illegale del [[popolo]] [[Egitto|egiziano]], di dare aiuto a [[ribellione|ribelli]], di uccisione di un [[vescovo]] e uso di [[magia|arti magiche]].
 
Nel [[328]] Atanasio era stato nominato [[Lista dei Patriarchi di Alessandria d'Egitto fino allo scisma del 451|Vescovo di Alessandria]], dove [[Ario]] era presbitero. La situazione fu complicata dal fatto che Atanasio non aveva ancora compiuto 30 anni, l'età minima per diventare vescovo. Il partito ariano lo accusò, tra le altre cose, di condotta immorale, di tassazione illegale del popolo egiziano, di dare aiuto a ribelli, dell'assassinio di un vescovo e dell'uso di arti magiche.
Il concilio fu presieduto da Flacillo di [[Patriarcato di Antiochia|Antiochia]]<ref>Simonetti, ''La crisi ariana nel IV secolo'', p. 125, nota 80.</ref> e vi parteciparono numerosi vescovi. Incerto è il loro numero esatto; con Atanasio vennero dall'Egitto 48 vescovi, alcuni dei quali erano [[Melezio di Licopoli|meleziani]] riconciliatisi con lui;<ref>La lista dei 48 vescovi sostenitori di Atanasio, senza l'indicazione della sede di appartenenza, si trova in: Atanasio di Alessandria, [https://archive.org/stream/AthanasiusWerkeII/AthanasiusWerkeIi#page/n158/mode/1up ''Apologia contra Arianos''], II, in ''Athanasius Werke'', a cura di Hans Georg Opitz, vol. II, p. 159.</ref> [[Sozomene]] riferisce di altri 60 vescovi venuti dalle altre parti dell'Impero. Tra questi si possono ricordare [[Eusebio di Cesarea]], [[Eusebio di Nicomedia]], Teognide di [[Arcidiocesi di Nicea|Nicea]], Narciso di [[Diocesi di Irenopoli di Cilicia|Neroniade]], Patrofilo di [[Arcidiocesi di Scitopoli|Scitopoli]], [[Valente di Mursa]], [[Ursacio di Singiduno]], Macedonio di [[Arcidiocesi di Mopsuestia|Mopsuestia]], Teodoro di [[Arcidiocesi di Eraclea di Europa|Eraclea]], [[Marcello di Ancira]], Alessandro di [[Arcidiocesi di Tessalonica|Tessalonica]], [[Giorgio di Laodicea]] e Maris di [[Metropolia di Calcedonia|Calcedonia]].<ref>Simonetti, ''La crisi ariana nel IV secolo'', p. 125. Martin, ''Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle'', p. 363.</ref>
 
Il concilio fu presieduto da [[Flacillo di Antiochia|Flaccillo]] [[Patriarcato di Antiochia|di Antiochia]]<ref>Simonetti, ''La crisi ariana nel IV secolo'', p. 125, nota 80.</ref> e vi parteciparono numerosi vescovi. Incerto è il loro numero esatto; con Atanasio vennero dall'Egitto 48 vescovi, alcuni dei quali erano [[Melezio di Licopoli|meleziani]] riconciliatisi con lui;<ref>La lista dei 48 vescovi sostenitori di Atanasio, senza l'indicazione della sede di appartenenza, si trova in: Atanasio di Alessandria, [https://archive.org/stream/AthanasiusWerkeII/AthanasiusWerkeIi#page/n158/mode/1up ''Apologia contra Arianos''], II, in ''Athanasius Werke'', a cura di Hans Georg Opitz, vol. II, p. 159.</ref> [[Sozomene]] riferisce di altri 60 vescovi venuti dalle altre parti dell'Impero.; Tratra questi si possono ricordare [[Eusebio di Cesarea]], [[Eusebio di Nicomedia]], Teognide di [[Arcidiocesi di Nicea|Nicea]], Narciso di [[Diocesi di Irenopoli di Cilicia|Neroniade]], Patrofilo di [[Arcidiocesi di Scitopoli|Scitopoli]], [[Valente di Mursa]], [[Ursacio di Singiduno]], Macedonio di [[Arcidiocesi di Mopsuestia|Mopsuestia]], Teodoro di [[Arcidiocesi di Eraclea di Europa|Eraclea]], [[Marcello di Ancira]], Alessandro di [[Arcidiocesi di Tessalonica|Tessalonica]], [[Giorgio di Laodicea]] e Maris di [[Metropolia di Calcedonia|Calcedonia]].<ref>Simonetti, ''La crisi ariana nel IV secolo'', p. 125. Martin, ''Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle'', p. 363.</ref>
Il concilio condannò [[Sant'Atanasio|Atanasio]], che si recò direttamente a [[Costantinopoli]] dall'[[imperatori romani|imperatore]], che però lo esonerò personalmente e lo esiliò a [[Treviri]]. I vescovi del concilio convinsero Costantino a esiliare [[Marcello di Ancira]], un altro forte anti-ariano. Questo concilio fu dunque una vittoria del partito [[Arianesimo|ariano]]. Atanasio tornerà dall'esilio solo dopo la [[morte]] di Costantino.
 
Il concilio condannò [[Sant'Atanasio|Atanasio]], che si recò direttamente a [[Costantinopoli]] dall'[[imperatori romani|imperatore]]Imperatore, che però lo esonerò personalmente e lo esiliò a [[Treviri]]. ; Ii vescovi del concilio convinsero Costantino a esiliare [[Marcello di Ancira]], un altro forte anti-ariano.: Questoquesto concilio fu dunque una vittoria del partito [[Arianesimo|ariano]]. Atanasio tornerà dall'esilio solo dopo la [[morte]] di Costantino.
 
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