Ferrari 512 S Pininfarina Modulo: differenze tra le versioni

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La '''Ferrari 512 S Pininfarina Modulo''', comunemente nota come '''Ferrari Modulo''', è la ''[[maquette]]'' di una [[concept car]], realizzata dalla [[Pininfarina]] in collaborazione con la [[Ferrari]] nel 1970.
 
Fu ideata nel 1967, su base [[Ferrari 512 S]], da [[Paolo Martin]],<ref>{{cita web|autore=Sergio Chierici|url=http://www.virtualcar.it/design-paolo-martin-racconta-la-ferrari-modulo-alla-conferenza-autor-di-zagabria/|titolo=Paolo Martin "racconta" la Ferrari Modulo alla conferenza Auto(r) di Zagabria|data=23 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141110201152/http://www.virtualcar.it/design-paolo-martin-racconta-la-ferrari-modulo-alla-conferenza-autor-di-zagabria/|urlmorto=sì}}</ref> all'epoca [[designer]] presso la [[Pininfarina]], ed è riconosciuta come una delle più famose ''[[dream car]]'' di tutti i tempi.
 
La vettura venne presentata nello Standda Pininfarina al [[Salonesalone dell'automobile di Ginevra]], il 12 marzo 1970, per poi rimanere in esposizione, dall'aprile al settembre dello stesso anno, nel Padiglione Italia all'EXPO[[Expo 701970]] di [[Osaka]], in coppia con la [[FIAT 3 ½ HP]].
 
Da allora la "Modulo" viene costantemente richiesta in diversi Salonisaloni di tutti i continenti, ricevendo decine di riconoscimenti, tra cui il prestigioso "''Award Forfor designDesign Excellence''" di "''Automobile Quarterly",'' nel 1971.
 
== Descrizione ==
[[File:Schizzo1 lat..jpg|thumb|left|Bozzetto originale di [[Paolo Martin]] del 1967: sono già presenti molte caratteristiche del concept definitivo, tra cui la ridotta altezza, le ruote carenate nonché l'assenza delle portiere, col caratteristico sistema d'ingresso.]]
 
Si tratta di un veicolo dalla forma inconsueta, dotato di soluzioni graficamente speculari considerate troppo avveniristiche per l'epoca; nello specifico, non è dotato di portiere ma tutto il [[parabrezza]] e la parte anteriore del tetto e dei finestrini viene spostata manualmente in avanti, in modo da permetterne l'ingresso. Questo sistema è derivato dalla ricerca sull'accesso in vetture di altezza limitata (meno di un metro nel caso specifico); questotale sistema, anche utilizzato sul coevo prototipo "''Strato's Zero'' di [[Bertone]], precursore della [[Lancia Stratos|Stratos]]", è stato ripreso dopo quarant'anni, in versione automatizzata, sulla ''concept'' [[Maserati Birdcage 75th]] del 2005).
 
Sono da notare anche gli interni, decisamente avveniristici, in cui tutti i comandi sono disposti su una particolare sfera dotata di pulsanti rivolta verso il guidatore e posizionata alla sua sinistra; questa disposizione era possibile per la notevole larghezza della vettura, sebbene il guidatore e il passeggero si ritrovino molto vicini l'uno all'altro. La leva del cambio è invece posizionata in asse col cruscotto.
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La Ferrari Modulo venne presentata al [[salone dell'automobile di Ginevra]] nel 1970 con una colorazione nera metallizzata e venne accolta come protagonista di quell'annata, sebbene poi la ''maquette'' sia stata ridipinta con il colore originale, un azzurro chiaro perlato. Per l'audacia delle sue soluzioni, vinse oltre ventidue premi internazionali per design e concetto.
 
A lungo conservata presso il Centro Stile Pininfarina di [[Cambiano]], nel settembre del 2014 la "Modulo" è stata venduta al collezionista di auto d'epoca statunitense [[James Glickenhaus]],<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Alex Nunez|url=http://www.roadandtrack.com/new-cars/a8744/james-glickenhaus-acquires-the-ferrari-modulo-from-pininfarina/|titolo=Jim Glickenhaus acquires the Ferrari Modulo from Pininfarina|data=26 settembre 2014}}</ref> importante [[Finanziere (finanza)|finanziere]], e [[produttore cinematografico]] estatunitense proprietario della [[Scuderia Cameron Glickenhaus| (SCG]]), piccola [[casa automobilistica]] che costruisce vetture da competizione, realizzate a [[Torino]] dalla [[Manifattura Automobili Torino|MAT]] (MAT). Dopo l'acquisto il nuovo proprietario ha affidato la "Modulo" ai tecnici della MAT, allo scopo di studiare e attuare la trasformazione della ''maquette'' in prototipo marciante.<ref>{{cita news|autore=Gilberto Milano|titolo=Smodulata|pubblicazione=Ruoteclassiche|data=febbraio 2016}}</ref>
 
== Caratteristiche tecniche ==