Giuliano Bugiardini: differenze tra le versioni

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Il ''Ritratto femminile'' detto anche ''la Monaca'', agli [[Uffizi]], fu già attribuito a [[Leonardo da Vinci]], e come tale fu acquistato nel [[1819]] da [[Ferdinando III di Toscana]], Granduca di Toscana. È attribuito al Bugiardini ma non univocamente: alcuni fanno i nomi anche di [[Mariotto Albertinelli]] o [[Ridolfo del Ghirlandaio]]<ref>[http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?language=it&case=&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-work_63918 Scheda su ''La Monaca'' degli Uffizi]</ref>.
 
Il ''Ritratto femminile'' ovvero ''Ritratto di giovane donna'' conservato al [[Museo Calouste Gulbenkian]] di Lisbona, databile al 1520 circa e talvolta attribuito a Giulio Romano, offre testimonianza del retaggio raffaellesco riproducendo il modulo compositivo usato dall'Urbinate nella [[Velata]]. Il quadro del Bugiardini riproduce lo schema del ritratto della manica e riprende la particolare posa della mano sul petto del modello raffaellesco, da cui si contraddistingue, oltre che per la resa cromatica e per l'assenza di attributi nobiliari, per la presenza del laccio d'amore annodato al collo della giovane<ref>Cf. {{collegamentocita interrottoweb|1|url=[http://fecatalogo.fondazionezeri.unibo.it/catalogoscheda/scheda.jsp?decorator=layout&apply=true&tipo_scheda=OA&id=30261&titolo=Pippi+Giulioopera/38609/Bugiardini%0A20Giuliano%092C%0920Ritratto%09%0A%09%09%09+%28Giulio+Romano%29%0A%09%09%09%0A%09%09+++++%2c+Ritratto+femminile20femminile|titolo= Scheda relativa al ''Ritratto femminile'' Bugiardini/Romano a cura della |editore=Fondazione Federico Zeri] |dateaccesso=marzo12 2018 |bot=InternetArchiveBotottobre 2020}}; </ref><ref>Luisa Sampaio, cit., pag. 38</ref>.
 
''Leda con Elena e Polluce'' e la pendant ''Leda con Catore e Clitennestra'' (entrambe 76x164) probabilmente facente parti di spalliere poste nei saloni di qualche palazzo signorile. Il primo è conservato nella collezione Treccani degli Alfieri a Milano, mentre il secondo che raffigura Leda con i due gemelli nati dall'unione con Tyndaro è conervato a Nilano presso la sede della Banca Popolare Commercio e industria. La piccola Clitennestra è raffigurata a fianco della madre mentre Castore si sta avvicinando tenendo per il collo un cigno, a indicare le sua grandi qualità di lottatore.<ref>{{cita libro|autore=Francesco Rossi|titolo=Cultura e memoria|editore=BPU|editrice=Bolis|anno=2006|p= 44}}</ref>