Liceo classico Quinto Orazio Flacco (Potenza): differenze tra le versioni

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Il '''Liceo classico Quinto Orazio Flacco''' è un istituto di [[istruzione superiore]] di [[Potenza (Italia)|Potenza]], fondato il 30 maggio del 1807.
 
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=== Dalle origini all'Ottocento ===
Nel [[XVII secolo]] ad [[Avigliano]] esisteva una scuola religiosa legata al convento dell'[[ordine dei frati predicatori]] che fu chiusa e nel secolo successivo sostituita con un nuovo istituto, il ''Real Collegio''.
Nel [[XIX secolo]] fu fondato il liceo classico e Avigliano venne preferita inizialmente a [[Potenza (Italia)|Potenza]] perché il capoluogo ospitava già un seminario diocesano. Questo avvenne per disposizione di [[Giuseppe Bonaparte]] il 30 maggio [[1807]] e le lezioni iniziarono nel novembre del [[1809]] .<ref>M. T. Gino, ''Esemplari annotati di edizioni del XVI secolo nelle biblioteche del Liceo classico e del Seminario di Potenza. Descrizione e studio di possessori e provenienze'', Moliterno, Valentina Porfidio, 2014, p. 449.</ref>. L'intendente Luigi Flach annunciò l'apertura con le parole: «"Mi affretto ad annunziare, o signori, che S.M. ha deciso che il primo novembre 1809 è aperto in Avigliano il Collegio Reale di [[Basilicata]] per l'istruzione dei suoi giovanetti"»<ref>M. T. Gino, ''Esemplari annotati'', cit., p. 450.</ref>.
[[File:Busto di Orazio, Potenza.jpg|thumb|Busto di Quinto Orazio Flacco posto nell'ingresso storico.]]
 
Nel 1821 che il comune di Potenza acquistò il palazzo del Marchese Loffredo e vi trasferì il Collegio Reale. Nel 1850 venne affidato ai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]]<ref name="p5">A{{CitaA. Capoluongo Ferrari, ''Cenni Storici Sul Liceo Ginnasio di Potenza'', Potenza, Nucci, 1956, p. 5.</ref> poi, nel 1857, fu gravemente danneggiato dal [[Terremoto della Basilicata del 1857|sisma del 16 dicembre]] e riprese attività regolare solo nel 1864.
 
Con l'[[insurrezione lucana]] e poi con l'editto di [[Nicola Alianelli]], venne affidato ad una commissione di cittadini presieduta da Pasquale Ciccotti<ref name="p5"/> e nel 1868 l'Istituto venne intitolato a [[Salvator Rosa]]<ref name="p6">A. Capoluongo Ferrari, ''Cenni Storici Sul Liceo Ginnasio di Potenza'', Potenza, Nucci, 1956, p. 6.</ref> con un'organizzazione sempre più stabile.
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La biblioteca svolse funzione pubblica in convenzione con il comune di Potenza fino al terremoto del 1990, quando venne chiusa per ristrutturazione. Dal 2002 ha riaperto al pubblico. La documentazione più antica risale all'età napoleonica e l'istituto ereditò in quel periodo parte dei fondi librari dei conventi della provincia di [[Basilicata]] quando le istituzioni religiose vennero soppresse.
L'autorità francese intendeva accrescere il ruolo dei laboratori e soprattutto delle biblioteche tuttavia non finanziò mai queste iniziative limitandosi ad espropriare i beni della chiesa. Nel decreto del 7 agosto 1809<ref>M. T. Gino, ''Esemplari annotati'', cit., p. 452.</ref> [[Gioacchino Murat]] soppresse l’ordine dei domenicani e ne suddivise i loro beni. In base all'articolo 19, "«gli incaricati (…) faranno di tutti gli oggetti esistenti nel monastero inventari dettagliati e distinti”distinti»<ref>M. T. Gino, ''Esemplari annotati'', cit., p. 453.</ref>. Il secondo rettore denunciava ancora l’assenza di una biblioteca nell'istituto.
 
== Note ==