Minio: differenze tra le versioni

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== Caratteri fisico-chimici ==
Solubile in [[Acido cloridrico]] (HCl), decomposto da [[Acido nitrico]] (HNO<sub>3)</sub>. Differisce dal [[realgar]] e dal [[cinabro]] per maggiore densità e colore più intenso.
 
== Località di ritrovamento ==
A [[Bleialf]] e [[Badenweiler]], in [[Germania]]; a [[Mežica]], in [[Slovenia]], e nei rilievi delle [[Leadhills]], in [[Scozia]].
 
In Italia si trova in masse di aspetto terroso su [[galena]] nella [[miniera di Reigraxius]], a [[Domusnovas]], comune della [[provincia del Sud Sardegna]]; in laminette o patine dentro le cavità della [[miniera di Monteponi]], ad [[Iglesias (Italia)|Iglesias]], in [[Sardegna]]; con un po' di fortuna è possibile trovare scarse patine terrose su [[calcare]] a [[Zuccarello]], in [[provincia di Savona]].
 
== Utilizzi ==
Noto fin dai tempi degli antichi romani, il minio si forma per alterazione della [[galena]]. Da molto tempo viene prodotto industrialmente ossidando il [[piombo]] fuso per mezzo di una corrente d'aria.
 
Molto pesante, era utilizzato nella fabbricazione delle [[vernici]] anti-[[ruggine]], mescolato con olio di lino cotto, prima che le vernici al piombo fossero messe al bando a causa delle loro [[avvelenamento da piombo|tossicità]].
 
Anticamente era utilizzato anche come pigmento pittorico, con i nomi ''rosso di Saturno'', ''rosso di piombo'', ''secondarium minium'', ''rosso di Parigi'', ''sandaraco'', ''sandix'', ''sanrendy'', ''usta'' e ''minio comune''.