L'imprevisto (racconto): differenze tra le versioni

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Storia
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== Trama ==
Alcuni cercatori d'oro si sono trattenuti anche in inverno nella remota località dello [[Yukon]] dove, durante l'estate, hanno raccolto polvere d'[[oro]] per circa ottomila [[Dollaro statunitense|dollari]]; fra loro c'è una donna, Edith, una inglese ligia a tutte le tradizioni del suo paese natale. Durante la colazione, Michael Dennin, uno dei cercatori, per impossessarsi di tutto l'oro spara improvvisamente contro i suoi colleghi e ne uccide due, Hurkey e Dutchy. Edith è pronta a reagire e con l'aiuto di suo marito Hans riesce ad avere la meglio sull'assassino e a immobilizzarlo. Hans vorrebbe ucciderlo subito, ma Edith si oppone: il criminale dev'essere consegnato a un tribunale. «Non era un impulso ragionato che la spingeva; né si trattava di pietà, o di obbedienza al “Tu non devi” della religione. Era piuttosto il senso innato della legge e della morale della sua razza e dell’ambiente in cui aveva passato la giovinezza»<ref name = Citaz>Tutte le citazioni sono tratte dalla traduzione di Lieta Viscardini tratte dalla {{Cita|Edizione elettronica Landscape Books}}</ref>. Le avverse condizioni climatiche impediscono ai due di condurre il prigioniero in una località abitata e consegnarlo alle forze dell'ordine; né gli indigeni Siwash sono disponibili ad aiutarli. Allora Edith e Hans costruiscono una specie di prigione e sorvegliano l'omicida col fucile in mano. La vita diventa del tutto insopportabile. L'uomo non ne può più e supplica i due di ammazzarlo. Edith trova una via d'uscita: «le si affacciò l’idea che la legge non era altro che il giudizio e la volontà di un gruppo di persone; quante queste fossero, non importava». Lei e Hans organizzano perciò una specie di [[tribunale]], facendo tutto insieme da testimoni, giudici e giurati. Pronunciano un [[Verità processuale|verdetto]] di colpevolezza ed emettono una sentenza di [[Pena di morte|condanna a morte]], e dopo avergli messo al condannato un berretto di pelliccia perché non gli si congelino le orecchie, e scovato degli indiani a far da testimoni all'esecuzione, lo impiccano a un albero con una corda dal cappio accuratamente preparato.
 
== Storia ==
Il racconto fu scritto da Jack London il 5 novembre 1905<ref>Magazine Sales Notebooks. London Collection, Henry E. Huntington Library, San Marino, Calif. 933-935. Citato in {{Cita|Jack London's Works by Date of Composition}}</ref>, apparve dapprima sul numero di agosto 1906 del mensile ''McClure's Magazine''<ref>{{cita | McClure's Magazine, 1906}}</ref> e infine compreso nel volume "Love of Life & Others Stories" (''L'amore della vita'') pubblicato dall'[[Macmillan Publishers|editore McMillan]] nel settembre 1907<ref name = McMill>{{Cita|Edizione Macmillan, 1907}}.</ref>.
 
== Edizioni ==
* {{cita pubblicazione |nome= Jack |cognome= London |titolo= The Unexpected |rivista= McClure's Magazine |editore= The S.S. McClure Company |città=New York |volume= XXVII |anno= 1906 |mese=August |pp= |url= |lingua= en |cid= McClure's Magazine, 1906}}
*{{cita libro |capitolo = The Unexpected |titolo = Love of Life & Others Stories |anno= 1907 |editore=Macmillan and Co |città= New York |lingua= en |illustratore = Charles Livingston Bull |SBN= |cid= Edizione Macmillan, 1907}}
* {{cita libro |capitolo = L'imprevisto |titolo=I cercatori d'oro : Racconti |traduttore = G. Delaudi |anno=1928 |editore=Monanni |città=Milano |SBN=IT\ICCU\CUB\0377015 |cid= Edizione Monanni, 1928 }}