Ugo di Lotaringia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
m Il ruolo di "duca" in età merovingia e carolingia indicava semplicemente il comando militare. Ciò significa che molti "duchi" erano comunque a capo di una contea e questo è anche il caso dell'Alsazia.
Riga 12:
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu duca della contea d'Alsazia dall'[[867]] all'[[869]] e pretendente al trono del regno di [[Lotaringia]] dall'869 alla sua morte
}}
{{Carolingi}}
Riga 19:
 
==Biografia==
[[File:Lotharingia-959.svg|thumb|In celeste illa ducatocontea d'Alsazia]]
[[File:843-870 Europe.jpg|thumb|Spartizione della [[Lotaringia]] ([[Trattato di Meerssen]] dell'[[870]]), descritta dalla riga marrone.]]
Nell'[[858]], molto probabilmente dopo la nascita di Ugo, suo padre, Lotario II, aveva allontanato la moglie, [[Teoberga]] (o Teutberga † prima del 25 novembre [[875]]), sostituendola, a corte, con la propria amante, la madre di Ugo, [[Waldrada di Wormsgau|Waldrada]], e, nel febbraio [[860]], aveva convocato un concilio ad [[Aquisgrana]] (o Aix-la-Chapelle), dove di fronte ai vescovi di Lotaringia, la regina Teoberga confessò le sue colpe e fu condannata, per cui fu imprigionata, ma il sinodo non si pronunciò sulla possibilità del secondo matrimonio.<br />Nell'[[861]], poi Lotario II, secondo la ''Chronica Albrici Monachi Trium Fontium'', aveva ripudiato Teoberga<ref name=Albrici>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=737&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, pag 737] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407070944/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=737&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=7 aprile 2014 }}</ref> e, nell'[[862]],con l'appoggio del fratello, l'imperatore, [[Ludovico II il Giovane|Ludovico (o Luigi) II]] e dello zio, il [[re dei Franchi orientali]], [[Ludovico II il Germanico|Ludovico il Germanico]], Lotario II aveva convocato un secondo concilio ad Aquisgrana, dove il sinodo dei vescovi aveva annullato il matrimonio con Teoberga, per cui era finalmente libero di sposare Waldrada<ref name=Bertiniani>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f137.image#ES Annales Bertiniani III, anno 862, Pag 115, nota b]</ref>. Secondo l'''Herimanni Augiensis Chronicon'', il matrimonio fu celebrato nello stesso anno ([[862]]), dopo che il legame con Teoberga era stato sciolto, col favore del [[Diocesi di Treviri|vescovo di Treviri]], Thetgaud (Dietgold), e dell'[[Arcidiocesi di Colonia|arcivescovo di Colonia]], Ghunter<ref name=Herimann>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000872.html?pageNo=105&sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germanica Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, pag 105] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407071342/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000872.html?pageNo=105&sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=7 aprile 2014 }}</ref>, che, secondo lo storico ''[[Alfred-Auguste Ernouf|Baron Ernouf]]'', erano rispettivamente fratello e zio di sua madre Waldrada<ref name=Waldrade>{{fr}} [https://archive.org/stream/histoiredewaldra00ernouoft#page/5/mode/1up#ES Histoire de Waldrade, de Lother II et de leurs descendants, pag. 5]</ref>.
Riga 25:
Nello stesso anno ([[863]]), per volere del [[papa Niccolò I]] ([[820]]-[[867]], papa [[858]]-[[867]]), fu convocato, a [[Metz]], un [[sinodo]] di [[vescovi]] [[Franchi]]<ref>I vescovi dovevano venire dalla Lotaringia, dalla Provenza, dal regno dei Franchi occidentali e da quello dei franchi orientali, ma i legati papali furono corrotti e convocarono solo vescovi lotaringi e pochi altri.</ref> nel quale si confermò la validità del matrimonio tra Lotario e Waldrada, basandosi su un preteso matrimonio tra Lotario e Waldrada, precedente all'unione di Lotario con Teoberga.<br />Ma l'abate [[Uberto del Valais|Uberto]], fratello di Teoberga<ref name=Lobienses>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000875.html?pageNo=232&sortIndex=010%3A050%3A0013%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germanica Historica, tomus I: Annales Lobienses, anno 855, pag. 232] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407071338/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000875.html?pageNo=232&sortIndex=010%3A050%3A0013%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=7 aprile 2014 }}</ref>, intervenne presso il [[Papa Nicola I]] che, venuto a conoscenza di ciò che era accaduto al sinodo, sconfessò i suoi legati e annullò le decisioni prese a Metz.<br />Allora Lotario II, abbandonato da tutti, si appellò al papa dichiarandosi disposto ad accettare ogni sua decisione.<br />Teoberga, che, nel frattempo si era rifugiata nell'abbazia di [[Avenay-Val-d'Or|Avenay]], sotto la protezione dello zio di Lotario II, il [[re dei Franchi occidentali]], [[Carlo il Calvo]], rientrata in [[Lotaringia]] accompagnata dal [[legato papale]], Arsenio, fu investita delle insegne della sovranità, mentre sua madre, Waldrada, essendo state dichiarate nulle le sue nozze, fu costretta a partire per [[Roma]], con Arsenio, per discolparsi di fronte al papa.<br />Waldrada però, giunta a [[Pavia]], elusa la sorveglianza del legato papale, rientrò in Lotaringia, dove, secondo il ''Folcuini Gesta Abbatum Lobiensium'', sia lei che Lotario II, sempre nell'[[865]], furono raggiunti dalla scomunica papale<ref name=Folcuini>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000871.html?pageNo=61&sortIndex=010%3A050%3A0004%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus IV: Folcuini Gesta Abbatum Lobiensium, par 13, Pag 61] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407073806/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000871.html?pageNo=61&sortIndex=010%3A050%3A0004%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=7 aprile 2014 }}</ref> e Ugo e le sorelle, nate nel frattempo, furono dichiarati bastardi.
 
Nell'[[867]], secondo gli [[Annales Bertiniani]], il padre lo nominò duca della contea d'[[Alsazia]]<ref name=Bertinian>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f188.image#ES Annales Bertiniani III, anno 867, Pag 166, nota b]</ref>.
 
Alla morte del padre, l'8 agosto [[869]]<ref name=Necrologi>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000875.html?pageNo=219&sortIndex=010%3A050%3A0013%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus XIII: Annales Necrologi Prumienses, Pag 219] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407073351/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000875.html?pageNo=219&sortIndex=010:050:0013:010:00:00#ES |date=7 aprile 2014 }}</ref> vicino a [[Piacenza]], di ritorno da [[Roma]], dove aveva perorato la causa del suo matrimonio con [[papa Adriano II]] ([[792]]-[[872]], papa [[867]]-[[872]]), non poté entrare in possesso dell'eredità paterna, in quanto era stato dichiarato bastardo. L'eredità sarebbe spettata al fratello di suo padre l'imperatore [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], il quale era impegnato in Italia, ma soprattutto non aveva un grosso seguito tra i nobili di Lotaringia, gli zii Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo, che invece avevano parecchi sostenitori tra la nobiltà della Lotaringia, poterono reclamare la successione, impossessandosi dei domini del nipote<ref name=Bertinia>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f219.image#ES Annales Bertiniani III, anno 869, pag 197]</ref>, e, l'anno seguente sancirono la spartizione col [[Trattato di Meerssen]].<br />Carlo il Calvo che aveva occupato l'[[Alsazia]], tolse ad Ugo il ducato dl'Alsazia<ref name=Hugues>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/ALSACE.htm#Huguesdied895#ES Foundation for Medieval Genealogy :ALSACE - HUGUES]</ref> che, col Trattato di Meerssen, fu annesso al regno orientale.<br />Ugo, da quel momento fu pretendente al trono di Lotaringia e, per una quindicina d'anni, tentò di recuperare il suo ducatol'Alsazia.
 
Secondo il ''Conventu Compendiensi'', Ugo, che non accettava la situazione e si ribellava, nell'[[878]], fu scomunicato da [[papa Giovanni VIII]], in quanto figlio illegittimo<ref name=Hugue>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/LOTHARINGIA.htm#HuguesAlsacedied895#ES Foundation for Medieval Genealogy :LOTHARINGIA - HUGUES]</ref>.<br />Ugo infatti aveva osato sfidare il nuovo [[re dei Franchi occidentali]], [[Luigi il Balbo]]<ref name=Hugue/> e dopo la morte di quest'ultimo, nell'[[879]], il suo successore, [[Luigi III di Francia|Luigi III]]<ref name=Herimanni/>, che alleatosi col fratello il re di [[Aquitania]], [[Carlomanno II di Francia|Carlomanno II]] e col cugino, il re di [[Alemannia]], da poco eletto [[re d'Italia]] e (e futuro imperatore), [[Carlo il Grosso]], nell'[[880]], sconfisse Ugo, costringendolo a fuggire<ref name=Fuldensium>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000868.html?pageNo=393&sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Annalium Fuldensium Pars Tertia, Pag 393] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170417070329/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000868.html?pageNo=393&sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=17 aprile 2017 }}</ref>. Ugo, alleatosi al cognato, il marito della sorella [[Berta di Lotaringia|Berta]], [[Tebaldo d'Arles]], fu ancora sconfitto dalle truppe di Ludovico II, comandate da [[Enrico di Franconia]], assieme ad [[Adalardo il Siniscalco]],<ref name=Fuldensiu>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00429.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Annalium Fuldensium Pars Tertia, Pag 394] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160311034837/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00429.html?sortIndex=010:050:0001:010:00:00&zoom=0.50#ES |date=11 marzo 2016 }}</ref>.<br />Ugo allora, a [[Gondreville (Meurthe e Mosella)|Gondreville]] fece pace con [[Ludovico III il Giovane]], che gli fece dono dell'[[abbazia di Lobbes]]<ref name=Hugue/>.
Riga 33:
Dopo la morte di Ludovico III il Giovane, Carlo il Grosso, che gli era succeduto come [[re dei Franchi orientali]], nell'[[882]], fece dono a Ugo del [[Diocesi di Metz|vescovado di Metz]], con tutte le sue proprietà, ma Ugo si ribellò e ancora una volta sconfitto<ref name=Hugue/>, dovette rifugiarsi in [[Borgogna]]<ref name=Hugue/>.
 
Ugo, per poter riconquistare il suo ducatol'Alsazia ed il regno di suo padre, si ribellò, per l'ultima volta, nell'[[884]], alleandosi con i [[Normanni]] della [[Frisia (regione storica)|Frisia]], guidati da [[Godfrid di Frisia|Goffredo]], che, nell'[[882]], aveva sposato sua sorella, Gisella<ref name="Reginoni">{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00629.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germanica Historica, tomus I, Reginonis Chronicon, pag 593] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150523073639/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00629.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=23 maggio 2015 }}</ref> ([[860]]-[[908]]).<br />Carlo il Grosso, che, in quello stesso anno, aveva riunito sotto la sua corona imperiale tutti i regni che erano stati di suo nonno, [[Ludovico il Pio]] e prima di lui di [[Carlomagno]] inviò contro i ribelli le sue truppe guidate da [[Enrico di Franconia]], che, nell'[[885]], prima attirò in un tranello Goffredo, che fu trucidato coi suoi pochi accompagnatori, disperdendo i suoi Normanni<ref name="Reginon">{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00631.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germanica Historica, tomus I, Reginonis Chronicon, pag 595] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150523073630/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00631.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=23 maggio 2015 }}</ref>, poi invitò Ugo a [[Gondreville (Meurthe e Mosella)|Gondreville]], dove lo fece prigioniero<ref name="Regino">{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00632.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germanica Historica, tomus I, Reginonis Chronicon, pag 596] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171013013102/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00632.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES |date=13 ottobre 2017 }}</ref> e per ordine di Carlo il Grosso, lo fece accecare<ref name="Vedastini">{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000868.html?pageNo=522&sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germanica Historica, tomus I, Annales Vedastini, pag 522] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150523073633/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000868.html?pageNo=522&sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES |date=23 maggio 2015 }}</ref>.<br />Ugo prima fu inviato in [[Alemannia]]<ref name="Regino" />, nel monastero di [[Fulda (città)|Fulda]], poi fu trasferito nel monastero di [[Distretto di San Gallo|San Gallo]]<ref name="Regino" />, ed infine fu rinchiuso nel monastero della [[abbazia di Prüm]], dove, al tempo del re [[Sventiboldo]] fu tonsurato<ref name="Regino" /> dove morì non molto tempo dopo<ref name="Regino" /> (ca. [[895]]), e dove molto probabilmente fu tumulato.
 
== Discendenza ==