Borat - Seguito di film cinema: differenze tra le versioni
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Seguendo i consigli di una [[influencer]], Borat decide di "modificare" Tutar in modo da rispecchiare la moda americana e così, dopo averla fatta [[ballo delle debuttanti|debuttare]], i due avvicinano Pence ad una convention [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicana]]: non avendo successo Borat decide allora di dare Tutar ad un altro strettissimo collaboratore di Trump, [[Rudolph Giuliani]], e per questo convince Tutar a sottoporsi ad un intervento di [[mastoplastica additiva]]. Nel periodo necessario a racimolare i soldi per l'intervento, tuttavia, Borat lascia Tutar con una babysitter che la spinge a pensare con la sua testa e così la ragazza decide di non sottoporsi più all'intervento, avendo scoperto tutte le menzogne del padre sulle donne e sul mondo.
Persa la figlia, Borat decide di suicidarsi cercando la morte in una [[sinagoga]] (essendo gli ebrei nemici giurati dei Kazaki) ma dopo aver parlato con una [[superstiti dell'Olocausto|superstite dell'Olocausto]] cambia idea anche su di loro; nel frattempo
Tutar, per amore del padre, riesce a ottenere un'intervista con Giuliani, ma Borat, dopo aver parlato con la babysitter, si rende conto di volere molto bene alla figlia e di non poterla perdere così: per questo riesce a far saltare l'intervista e decide di tornare a casa con Tutar. Pronto ad affrontare la morte, Borat viene inaspettatamente graziato dal suo presidente e grazie alla figlia si rende conto di essere stato usato per diffondere il COVID-19 in tutto il mondo a causa del progetto di vendetta del suo presidente: Borat decide così di incastrarlo e grazie all'aiuto di Tutar e Brian, un tecnico informatico conosciuto appena ritornato in America, ne registra la confessione.
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