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Si individua nella parte meridionale della costellazione, poco a nord della linea che congiunge le stelle {{STL|Zeta|Cep}} e {{STL|Delta|Cep}}; il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di luglio e dicembre ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'[[emisfero boreale]] terrestre, dove si presenta [[circumpolare]] fino alle regioni temperate calde.
 
Si tratta di una [[regione H II]] legata a una [[nebulosa oscura]] di [[polvere interstellare]], che mostra un fronte di ionizzazione pronunciato e in espansione; un modello che può spiegare bene la situazione è il cosiddetto ''blister model'': secondo questo schema, il gas ionizzato è spazzato via dal fronte di ionizzazione a seguito dell'interazione fra la regione H&nbsp;II e la [[nube molecolare]] adiacente. La stella responsabile della ionizzazione dei gas è di [[classe spettrale]] O9,5V, secondo i primi studi, o forse di classe B iniziale, e con una massa di circa 7 [[masse solari|M<sub>☉</sub>]].<ref name="Winston2019">{{cita pubblicazione|autore=Winston, Elaine; Hora, Joseph; Gutermuth, Robert; Tolls, Volker|titolo=A Census of Star Formation in the Outer Galaxy: The SMOG Field|url=https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/2019ApJ...880....9W|rivista=The Astrophysical Journal|volume=880|numero=1|anno=2019|DOI=10.3847/1538-4357/ab27c8|accesso=31 ottobre 2020}}</ref> Stime sulla distanza iniziali hanno fornito un valore di circa 1900&nbsp;[[parsec]] (circa 6200 [[anni luce]]),<ref name="Pismis1986">{{cita pubblicazione|autore=Pismis, P.; Hasse, I.; Moreno, M. A.|titolo=Internal motions in H II regions. XIV. The bright rimmed region S135:a Blister phenomenon?|url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1986RMxAA..13..131P|rivista=Revista Mexicana de Astronomia y Astrofisica|volume=13|numero=2|pagine=131-135|anno=1986|mese=dicembre|accesso=24 marzo 2013}}</ref> mentre stile molto più recenti hanno dato valori decisamente superiori, nell'ordine di 3100 parsec (circa 10100 anni luce).<ref name="Winston2019"/> Numerose sorgenti di [[radiazione infrarossa]] sono state individuate attorno a questa nebulosa dall'[[IRAS]],<ref name="Helou1988">{{cita pubblicazione|autore=Helou, George; Walker, D. W.|titolo=Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1988IRASP.C......0J|rivista=Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases|volume=7|pagine=1-265|anno=1988|accesso=24 marzo 2013}}</ref><ref name="Winston2019"/> indicando così la presenza di recenti processi di [[formazione stellare]]; gran parte di queste stelle sono raggruppate in un giovano ammasso aperto, assieme a 174 [[oggetto stellare giovane|oggetti stellari giovani]] identificati con certezza e costituenti due addensamenti principali.<ref name="Winston2019"/>
 
==Note==