Campo geomagnetico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ortografia
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
[[File:Magnetosphere rendition.jpg|thumb|upright=1.4|Il campo magnetico terrestre fa da scudo alla [[superficie della Terra]] dalle particelle cariche del [[vento solare]]. È compresso dal lato del giorno (ovvero del Sole) a causa della forza delle particelle in avvicinamento, mentre è esteso dal lato della notte.]]
[[File:Aurora australis 20050911.jpg|thumb|Aurora australe ripresa l'11 settembre 2005 da un satellite [[NASA]].]]
[[File:Poli.jpg|thumb|Illustrazione esplicativa del flusso elettronico nella polarità terrestre, l'immagine mostra volutamente una Terra più appiattita per rendere più comprensibile il concetto]]Il '''magnetismo terrestre''' è un [[fenomeno fisico]] naturale presente sul pianeta [[Terra]], assimilabile al [[campo magnetico]] generato da un [[dipolo magnetico]] con poli magnetici non coincidenti con quelli geografici e non statici, e con asse inclinato di 11,30[[Grado d'arco|°]] rispetto all'[[asse di rotazione terrestre]]. L'intensità del campo geomagnetico sulla superficie terrestre varia da 25 a 65 microtesla (o da 0.25 a 0.65 gauss).<ref>Finlay, C. C.; Maus, S.; Beggan, C. D.; Bondar, T. N.; Chambodut, A.; Chernova, T. A.; Chulliat, A.; Golovkov, V. P.; Hamilton, B.; Hamoudi, M.; Holme, R.; Hulot, G.; Kuang, W.; Langlais, B.; Lesur, V.; Lowes, F. J.; Lühr, H.; Macmillan, S.; Mandea, M.; McLean, S.; Manoj, C.; Menvielle, M.; Michaelis, I.; Olsen, N.; Rauberg, J.; Rother, M.; Sabaka, T. J.; Tangborn, A.; Tøffner-Clausen, L.; Thébault, E.; Thomson, A. W. P.; Wardinski, I.; Wei, Z.; Zvereva, T. I. (December 2010). "International Geomagnetic Reference Field: the eleventh generation". ''Geophysical Journal International''. '''183''' (3): 1216–1230. Bibcode:2010GeoJI.183.1216F. doi:10.1111/j.1365-246X.2010.04804.x.</ref> Anche altri corpi celesti, come il [[Sole]] o [[Giove (astronomia)|Giove]], generano un loro campo magnetico. Le ipotesi sulle origini di questo campo sono numerose, ma oggi le teorie sono orientate verso un modello analogo a quello di una [[dinamo ad autoeccitazione]].
 
Primo [[Campo (fisica)|campo]] terrestre ad essere teorizzato e descritto, la sua scoperta è attribuita alle osservazioni di [[Pierre de Maricourt]], riportate nella sua ''[[Epistola de magnete]]'' (Lettera sul magnete) del [[1269]]. La sua formazione viene datata a 4 miliardi di anni fa<ref>{{Cita web|url = https://www.nature.com/news/earth-s-ancient-magnetic-field-just-got-a-lot-older-1.18072|titolo = Earth's ancient magnetic field just got a lot older|accesso = 2015-08-28}}</ref>. Causa numerosi effetti facilmente sperimentabili, ad esempio l'[[aurora polare]] è generata dall'interazione tra il [[vento solare]] e la magnetosfera. Il magnetismo terrestre ha inoltre una notevole importanza per la vita sulla Terra: esso si estende per svariate decine di migliaia di chilometri nello spazio, formando una zona chiamata [[magnetosfera]], la cui presenza genera una sorta di "scudo" elettromagnetico che devia i [[raggi cosmici]] e tutte le particelle cariche, riducendo la quantità che raggiunge il suolo dando origine alle [[fasce di Van Allen]].
 
== Descrizione ==
[[File:Aurora australis 20050911.jpg|thumb|Aurora australe ripresa l'11 settembre 2005 da un satellite [[NASA]].]]
[[File:Poli.jpg|thumb|Illustrazione esplicativa del flusso elettronico nella polarità terrestre, l'immagine mostra volutamente una Terra più appiattita per rendere più comprensibile il concetto]]Il '''magnetismo terrestre''' è un [[fenomeno fisico]] naturale presente sul pianeta [[Terra]], assimilabile al [[campo magnetico]] generato da un [[dipolo magnetico]] con poli magnetici non coincidenti con quelli geografici e non statici, e con asse inclinato di 11,30[[Grado d'arco|°]] rispetto all'[[asse di rotazione terrestre]]. L'intensità del campo geomagnetico sulla superficie terrestre varia da 25 a 65 microtesla (o da 0.25 a 0.65 gauss).<ref>Finlay, C. C.; Maus, S.; Beggan, C. D.; Bondar, T. N.; Chambodut, A.; Chernova, T. A.; Chulliat, A.; Golovkov, V. P.; Hamilton, B.; Hamoudi, M.; Holme, R.; Hulot, G.; Kuang, W.; Langlais, B.; Lesur, V.; Lowes, F. J.; Lühr, H.; Macmillan, S.; Mandea, M.; McLean, S.; Manoj, C.; Menvielle, M.; Michaelis, I.; Olsen, N.; Rauberg, J.; Rother, M.; Sabaka, T. J.; Tangborn, A.; Tøffner-Clausen, L.; Thébault, E.; Thomson, A. W. P.; Wardinski, I.; Wei, Z.; Zvereva, T. I. (December 2010). "International Geomagnetic Reference Field: the eleventh generation". ''Geophysical Journal International''. '''183''' (3): 1216–1230. Bibcode:2010GeoJI.183.1216F. doi:10.1111/j.1365-246X.2010.04804.x.</ref> Anche altri corpi celesti, come il [[Sole]] o [[Giove (astronomia)|Giove]], generano un loro campo magnetico. Le ipotesi sulle origini di questo campo sono numerose, ma oggi le teorie sono orientate verso un modello analogo a quello di una [[dinamo ad autoeccitazione]].
La prima esatta configurazione del campo magnetico terrestre, con uno studio fisico-matematico e la delineazione delle linee di forza fu ad opera di [[Carl Friedrich Gauss|Gauss]] nel [[1832]]. Il campo magnetico terrestre può essere assimilato, in prima approssimazione, al campo prodotto da un [[Dipolo magnetico|dipolo]] situato al centro della terra e formante un angolo di 11,3[[Grado (simbolo)|°]] con l'asse terrestre.