Senza famiglia: differenze tra le versioni

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A causa di problemi familiari congiunti a malanni di salute del patrigno, si trova ora a dover lasciare questa famiglia e viene affidato alle cure del maestro Vitalis (Vitali in alcune traduzioni), un artista di strada che gira la Francia con una compagnia formata da tre cani ammaestrati, tra cui Capi (dalla parola 'capitano', questo è il suo ruolo nel piccolo branco), Zerbino e Dolce, nonché dalla scimmietta Joli-Coeur (chiamata anche Belcore o Cuorgentile in alcune edizioni italiane). Col tempo il rapporto tra Rémi e Vitalis diventa sempre più affettuoso e familiare. Vitalis gli insegna a leggere e a scrivere, gli insegna la sua lingua d'origine, l'italiano, e anche a suonare l'arpa. A [[Tolosa]], per difendere Capi dal maltrattamento di un [[poliziotto]], Vitalis viene arrestato e condannato ad un periodo di detenzione, durante il quale il piccolo Rémi gira solo per la Francia fino ad incontrare il "Cigno", il battello della signora Milligan, dama inglese che risale i canali della Loira col figlio infermo Arthur (in italiano Arturo). I due decidono di ospitare il ragazzo sulla barca finché Vitalis non uscirà di prigione, e Rémi diventa molto amico di Arthur.
 
Uscito Vitalis di prigione, la compagnia si riforma e si avvia per passi innevati dal rigido inverno, dove Zerbino e Dolce vengono uccisi dai [[Canis lupus|lupi]] e Joli-Coeur muore di polmonite. Decidono così di andare a Parigi, dove si separeranno temporaneamente: Rémi andrà a stare con un conoscente di Vitalis, GarofoliGarofali, mentre il padrone si troverà un lavoro, per poi ricongiungersi a primavera. Arrivato a casa di GarofoliGarofali, Rémi fa conoscenza con Mattia, un piccolo violinista italiano originario di [[Lucca]], nipote del conoscente di Vitalis. Questi gli racconta di come sia finito in affidamento a GarofoliGarofali lasciando a malincuore la sua famiglia, in particolare la sua sorellina Cristina, e gli rivela che GarofoliGarofali è in realtà uno sfruttatore di bambini, per il quale ogni occasione è buona per picchiarli. Quando poi rientra in casa, fa per riscuotere il denaro dei ragazzini sotto la sua "protezione" che si sono guadagnati facendo piccoli spettacoli, e dato che a uno mancano dei soldi prende in mano la frusta. A un tratto entra Vitalis che lo ferma e si porta via Rémi.
Durante il cammino vengono sorpresi da una tormenta di neve, e dal momento che il ragazzo è stanco e febbricitante, si riparano dietro lo steccato di una casa e Vitalis lo protegge col suo corpo. Il mattino dopo Rémi è salvo, mentre per il vecchio non c'è più nulla da fare.
Dopo poco, Rémi scoprirà la vera identità di Vitalis: era Carlo Balzani, un grande tenore dei teatri italiani, uscito dalle scene perché una sera, davanti al pubblico, rimase senza voce.