Antonio Mosca: differenze tra le versioni

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=== Attività ===
[[File:Antonio-Mosca-Strada-panoramica-per-san-Michele-in-bosco.jpg|thumb|right|300px|Strada panoramica per San Michele in Bosco Bologna]]
 
Il 23 aprile [[1899]] gli viene rilasciato il lasciapassare per la [[Romania]]. Resta ignoto il motivo di quel viaggio e anche resta il dubbio che sia stato mai fatto<ref>In una agendina datata 1899 si trova solo la scaletta degli orari e delle tappe del treno da [[Bologna]] a [[Bucarest]] ma nessuna annotazione riguardante il viaggio e la sua permanenza a Bucarest. Cosa insolita data l'abitudine di Antonio Mosca di prendere nota anche dei più piccoli dettagli della vita quotidiana, infatti su questa agendina risultano spedite da Bologna due lettere, una in data 2 maggio e l'altra in data 11 maggio 1899, a tale Augusto Donati a Bucarest in Romania, ma niente di più.</ref>.
 
A questa data Antonio risulta già residente a Bologna dove il 10 luglio [[1901]] sposa Amedea Amalia Maria Stanzani ([[1878]]-[[1957]]), maestra elementare, figlia di Raffaele, deceduto il 9 gennaio dello stesso anno, e di Leonilde Pavignani.
Uno dei due testimoni di nozze fu [[Francesco Fabbri (pittore)|Francesco Fabbri]]<ref>Francesco Fabbri era il fratello maggiore di [[Remo Fabbri|Remo]] ([[1890]]-[[1977]]), pittore e cugino di [[Giuseppe Fabbri|Giuseppe]]([[1901]]-199?), giornalista e critico. Tutti e tre nati a Pieve di Cento.</ref>, decoratore, suo collaboratore nella coeva decorazione del catino della cupola della Chiesa di San Pietro di [[Castello d'Argile]], paese natale della suocera Leonilde Maria Pavignani, insieme al più anziano e già affermato [[Cesare Mauro Trebbi]] ([[1847]]-[[1931]]).<br />