L'ultimo castello: differenze tra le versioni

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}}
'''''L'ultimo castello''''' (''The Last Castle'') è un [[romanzo]] breve di [[fantascienza]] di [[Jack Vance]] del [[1966]], vincitore del [[Premio Nebula per il miglior romanzo breve|Premio Nebula]]<ref>{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/ay.cgi?31+1967|titolo=Isfdb - Best Novella Nebula Award 1967|accesso=26 marzo 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://nebulas.sfwa.org/search-awards/?sa=1&award%5B7%5D=on&statusfilter=both&start_year=1966&end_year=1966&search=|titolo=Nebula Awards Best Novella 1967|accesso=26 marzo 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sfadb.com/Nebula_Awards_1967|titolo=Sfadb - Nebula Awards Best Novella 1967|accesso=26 marzo 2019|lingua=en}}</ref> e del [[Premio Hugo per il miglior romanzo breve|Premio Hugo]].<ref>{{cita web|url=http://www.thehugoawards.org/hugo-history/1967-hugo-awards/|titolo=1967 Hugo Awards|accesso=7 aprile 2019|sito= sito ufficiale del premio|lingua=en}}</ref>
 
Venne pubblicato per la prima volta nella rivista ''[[Galaxy Science Fiction|Galaxy]]'' nell'aprile 1966<ref>{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/title.cgi?29365|titolo=Isfdb - The Last Castle|accesso=1º maggio 2019|lingua=en}}</ref> e successivamente inserita all'interno dell'[[antologia]] ''[[Nebula Award Stories Two]]''<ref name="NebulaStories">{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/title.cgi?34094|titolo=Isfdb - Nebula Award Stories Two|accesso=1º maggio 2019|lingua=en}}</ref> l'autore ed editore [[Algis Budrys]] definirà l'opera un romanzo eccellente.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Algis Budrys|url=https://archive.org/stream/Galaxy_v26n03_1968-02_modified#page/n99/mode/2up|titolo=Galaxy Bookshelf|editore=Galaxy Science Fiction|data=febbraio 1968|pp=157-162|accesso=1º maggio 2019|lingua=en}}</ref>
 
Il romanzo è ambientato in un lontano, imprecisato futuro su un pianeta [[Terra]] parzialmente ripopolato dopo millenni di abbandono, un gruppo di umani provenienti da alcune lontane colonie hanno dato vita ad una [[civiltà]] improntata sullo stile [[Rinascimento|rinascimentale]], comodamente rifugiati nei loro castelli, vengono serviti da alieni importati dai loro pianeti originari, l'atmosfera decadente come la [[belle epoque]] è destinata però a non durare per sempre.<ref>{{cita web|url=http://www.bibliotecagalattica.com/romanzi/ultimo_castello.html|titolo=L'ultimo castello|accesso=1º maggio 2019}}</ref>
 
== Storia editoriale ==
Venne pubblicato per la prima volta nella rivista ''[[Galaxy Science Fiction|Galaxy]]'' nell'aprile 1966<ref>{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/title.cgi?29365|titolo=Isfdb - The Last Castle|accesso=1º maggio 2019|lingua=en}}</ref> e successivamente inserita all'interno dell'[[antologia]] ''[[Nebula Award Stories Two]]''<ref name="NebulaStories">{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/title.cgi?34094|titolo=Isfdb - Nebula Award Stories Two|accesso=1º maggio 2019|lingua=en}}</ref> l'autore ed editore [[Algis Budrys]] definirà l'opera un romanzo eccellente.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Algis Budrys|url=https://archive.org/stream/Galaxy_v26n03_1968-02_modified#page/n99/mode/2up|titolo=Galaxy Bookshelf|editore=Galaxy Science Fiction|data=febbraio 1968|pp=157-162|accesso=1º maggio 2019|lingua=en}}</ref>
 
In Italia è stato edito in varie traduzioni, la prima volta nel 1975.
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== Trama ==
 
In un imprecisato e remoto futuro su di un pianeta [[Terra]] irriconoscibile si è stabilita una società sofisticata suddivisa train [[nobiltà|nobili]] e [[schiavitù|schiavi]].
 
Poche migliaia di nobili, originari di Altair, vivono in ozio in nove magnifici, tecnologici, castelli circondati dal lusso, alla ricerca della perfezione estetica, bevendo raffinati liquori e disquisendo di questioni formali.
I nobili hanno perso la capacità di affrontare i problemi della vita reale essendo serviti in tutto e per tutto da schiere di servi alieni raccolti qua e là per la Galassia in millenni di viaggi spaziali e disprezzano gli umani che si dedicano a questioni pratiche o, peggio, si dedicano ai lavori manuali.
 
MaTuttavia il fuoco cova sotto la cenere: una un'improvvisa e apparentemente inspiegabile rivolta di una delle razze di schiavi, i Mek (caratterizzati da potenti facoltà telepatiche e che fungevano da tecnici per ogni apparato tecnologico), piomba l'intera società nel caos. Non solo i Mek abbandonano contemporaneamente gli umani ma cominciano ad attaccare e a porre sotto assedio un castello dopo l'altro.
 
Quando, uno dopo l'altro, i castelli cadono, i Mek ne sterminano sistematicamente e senza pietà tutti gli abitanti, umani e non. Tuttavia neppure questa constatazione spinge la maggioranza dei nobili a reagire, in qualche modo ritenendo che il solo fatto di prendere atto di quanto sta succedendo per opera dei loro ex schiavi li ponga al loro livello.
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[[Categoria:Romanzi di fantascienza]]
[[Categoria:Premio Hugo come miglior romanzo breve]]
[[Categoria:Opere vincitrici del Premio Nebula]]