Giuliana Minuzzo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Esordi ===
L'anno successivo, allenata da Leo Gasperl, fu seconda in [[discesa libera|discesa]] e terza in [[Slalom gigante|gigante]]<ref name="Stampa Sera 1951">{{Cita news | titolo = La brillante carriera dell'allieva di Gasperl | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1599_02_1951_0052_0005_22413412/ | data = 2 marzo 1951 | pubblicazione = Stampa Sera | pagina = 5 | accesso = 26 marzo 2016 }}</ref> al concorso femminile di [[Grindelwald]] ([[Svizzera]]) ma, durante la prova di discesa ai campionati italiani del 1950 a [[Breuil-Cervinia|Cervinia]], si infortunò<ref name="Stampa Sera 1951" /> e rimase lontana dalle competizioni per quasi un anno, fino ai successivi campionati nazionali a [[Vipiteno]]
=== Il debutto olimpico ===
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Nel 1952 prese parte a tutte e tre le gare femminili di sci alpino previste nel programma dei [[VI Giochi olimpici invernali|giochi olimpici di Oslo]] ([[Norvegia]]), risultando 20ª nel [[Sci alpino ai VI Giochi olimpici invernali - Slalom gigante femminile|gigante]] con 2'18"2<ref>{{Cita|Oslo 1952|pag. 229}}.</ref>, 8ª nello [[Sci alpino ai VI Giochi olimpici invernali - Slalom speciale femminile|speciale]] a pari merito con l'[[austria]]ca [[Trude Beiser]] con 2'15"9<ref>{{Cita|Oslo 1952|pag. 231}}.</ref> (e in entrambe le gare seconda miglior italiana dopo [[Celina Seghi]]) e 3ª nella [[Sci alpino ai VI Giochi olimpici invernali - Discesa libera femminile|discesa]] con 1'49"0<ref>{{Cita|Oslo 1952|pag. 227}}.</ref>, divenendo così la prima donna italiana a vincere una medaglia alle Olimpiadi invernali<ref>{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0047_02_1952_0042_0005_12060988/ | pubblicazione = Stampa Sera | data = 18 febbraio 1952 | accesso = 27 marzo 2016 | autore = Elvezio Bianchi | pagina = 5 | titolo = La Minuzzo terza alle Olimpiadi }}</ref>.
Quattro anni dopo, i [[VII Giochi olimpici invernali]] si tennero in Italia, a [[Cortina d'Ampezzo]]. Giuliana Minuzzo nel frattempo si era sposata, aggiungendo al suo il cognome del marito (Chenal - pron. [[lingua francese|fr]]. <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ʃənal]}}) {{cn|e aveva avuto una figlia}}, ma non aveva abbandonato l'attività agonistica ed era una delle figure di punta della [[Italia ai VII Giochi olimpici invernali|squadra olimpica italiana]]<ref name=cortina>''VII Giochi olimpici invernali - Cortina d'Ampezzo 1956. Rapporto ufficiale'', p. 573.</ref>. In quell'edizione dei Giochi mise a segno un altro primato femminile: fu la prima donna nella storia delle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]] (estive e invernali) a pronunciare il [[giuramento olimpico]] a nome degli atleti partecipanti<ref name=cortina />. {{cn|Per esigenze [[televisione|televisive]], pronunciò il giuramento due volte}}: i Giochi di Cortina furono i primi a essere ripresi e trasmessi in televisione<ref>''VII Giochi olimpici invernali - Cortina d'Ampezzo 1956. Rapporto ufficiale'', p. 421.</ref>, {{cn|ma l'inquadratura della cerimonia d'inaugurazione era troppo distante e i tecnici della [[Rai]] chiesero in un secondo tempo alla sciatrice di ripetere il giuramento per avere un filmato in [[primo piano]]}}. Giuliana Minuzzo non riuscì però a conquistare alcuna medaglia a Cortina. Arrivò ai piedi del podio, quarta, sia [[Sci alpino ai VII Giochi olimpici invernali - Discesa libera femminile|nella discesa libera]] sia [[Sci alpino ai VII Giochi olimpici invernali - Slalom speciale femminile|nello slalom speciale]]; partecipò anche [[Sci alpino ai VII Giochi olimpici invernali - Slalom gigante femminile|allo slalom gigante]], classificandosi tredicesima, e alla [[Combinata alpina|combinata]], disputata nel contesto olimpico ma valida solo ai fini dei [[Campionati mondiali di sci alpino 1956|Mondiali 1956]], in questo caso andando a medaglia (bronzo).
==== Stagioni 1957-1963 ====
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