Leopoldstadt (dramma): differenze tra le versioni

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Debuttami il cane che lo piscio
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Vienna, 1899. La benestante famiglia ebrea dei Merz è riuscita ad integrarsi con l'alta società viennese: Hermann, il rampollo della famiglia, si è convertito al cattolicesimo per sposare Gretl, da cui ha avuto un figlio, il piccolo Jacob. Gli inviti e le frequentazioni altolocate non cancellano però il fatto che la famiglia sia ebrea: quando Hermann sfida l'ufficiale Fritz a duello per aver infangato il nome della moglie il militare rifiuta, affermando che il codice d'onore del suo battaglione gli impedisce di duellare con persone di ceto e rango inferiore, compresi tutti gli ebrei.
 
Vienna, 1924. La prima guerra mondiale ha cambiato molte cose, alcuni dei più giovani membri della famiglia sono rimasti vittime del conflitto mondiale e Jacob ne è tornato mutilato di un braccio. La società è cambiata, le donne sono più libere e la famiglia si accinge a dare l'addio a un membro della famiglia - l'anziana nonna Emilia, matriarca dei Merz - e il benvenuto a una nuova generazione: Sally, la figlia della sorella del cognato di Hermann, sta dando alla luce un bambino, il piccolo Nathan. Mentre i Merz aspettano l'arrivo del mohel per la circoncisione del bambino, Hermine, cugina della del neo-mamma, incontra e si innamora di Otto, un banchiere.
 
Vienna, 1938. L'antisemitismo solo temporaneamente sopito nel dopoguerra è scoppiano nuovamente e più forte che mai dopo l'[[Anschluss]], l'annessione dell'Austria alla Germania Nazista. La numerosa famiglia Merz e Jakobovics è tutta riunita e tra loro ci sono il giovane Nathan, quattordicenne, e il piccolo Leopold, pronipote dell'anziano Hermann. Le leggi razziali hanno spogliato la famiglia della loro industria, del prestigio, di molti possedimenti e del rispetto della comunità. Mentre i rumori della [[notte dei cristalli]] e della distruzione della [[Leopoldstädter Tempel]] si fanno sentire nel grande appartamento, la polizia irrompe in casa Merz e ordina ai presenti di presentarsi alla centrale di polizia l'indomani, dato che la casa di famiglia verrà confiscata e requisita dallo Stato. Temendo il peggio, Ernst Jakobovics pratica l'eutanasia alla moglie malata, sospettando che gli orrori che ha in serbo il futuro per loro non saranno adatti a un'invalida. Nellie, la madre di Leopold, decide di risposarsi con l'inglese Percy e di partire con lui per la Gran Bretagna e farsi lì una nuova vita con il figlio e con Percy dopo la morte del primo marito Aaron.