Ischemia miocardica: differenze tra le versioni

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== Prognosi ==
All'ischemia, se non viene trattata e i valori di afflusso non tornano nella norma, consegue la [[morte]]. La zona a cui è sottoposto un lavoro maggiore è il [[subendocardio]], che è la prima ad andare incontro alla necrosi cellulare, che sviluppandosi all'interno del corpo umano può venire rallentata dalla quantità di flusso ematico rimanente, più è grave l'ostruzione più veloce è la morte dell'individuo.
 
===Conseguenze===
====Alterazioni metaboliche====
in presenza d'ischemia non avviene ossidazione di acidi grassi o glicolisi aerobia, bensì glicolisi anaerobia, con produzione di acido lattico e abbassamento del pH e delle riserve funzionali di ATP, con conseguente alterazione degli scambi ionici a livello del sarcolemma. L'aumento dell'Na porta ad incremento intracellulare di calcio, che si accumula nei mitocondricon ulteriore depressione di produzione di ATP.
Nelle cellule ischemiche si producono radicali liberi, che danneggiano le membrane.
 
====Alterazioni meccaniche====
L'ischemia miocardica determina alterazioni funzionali sia sistoliche che diastoliche.
 
=====Alterazioni della funzione funzione sistolica=====
La funzione contrattile risulta depressa. Nella zona infartuata si vede riduzione o abolizione del normale ispessimento sistolico. Si a riduzione della gittata sistolica, della portata cardiaca e della frazione d'eiezione: Se l'ischemia interessa il 20% circa del tessuto ventricolare sinistro si manifesta clinicamente scompenso. Se vi è poi interessamento dei muscoli papillari avviene insufficienza mitrialica acuta.
 
se si sviluppa necrosi il danno ischemico diventerà persistente; proporzionalmente all'estensione, sarà il grado di compromissione della funzionalità sistolica.
 
Il recupero contrattile dopo ischemia transitoria avviene solo dopo diversi minuti o addirittura giorni, se l'ischemia è più grave. Tale fenomeno vien chiamato "''stordimento miocardico''".
 
Viene definita invece "''ibernazione''" uno stato di ipocontrattilità cronica, instauratasi a seguito di un'estesa malattia coronarica che ha portato il tessuto miocardico ad adattarsi ad una riduzione di flusso ematico già a riposo.
 
== Terapia ==