Disastro aereo dell'Istituto Salvemini: differenze tra le versioni

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espando, aggiungo fonti e sezione sul velivolo; tolgo un'immagine ripetitiva, aggiungo video dei soccorsi
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== Lo schianto ==
{{Dx|[[File:Disastro aereo Istituto Salvemini - aula - 6-12-1990.jpg.jpg|miniatura|Il muro di fondo dell'aula sfondato nell'impatto. In primo piano i resti del motore e una ruota del carrello.]]}}
Alle 10:33, il velivolo, ormai con nessuno a bordo, andò a schiantarsi contro la succursale dell'Istituto Tecnico ''[[Gaetano Salvemini]]'', situata in Via del Fanciullo n°6, prendendocolpendo fuocol'aula della classe 2ª A. In quel momento, all'interno dell'edificio vi erano 285 studenti e 32 tra professori e personale scolastico. Sedici alunni e un'insegnante si trovavano nell'aula colpita.<ref name="AP-01"/>
 
L'aereoDodici colpìalunni l'aulaquindicenni della classe 2ª A, uccidendofurono uccisi sul colpo; dodicialtri studentiquattro quindicennirimasero egravemente ferendoferiti, gravementecosì altricome quattrol'insegnante studentidi tedesco Cristina Germani, che stava tenendo lezione in quel momento.<ref name="stampa_ostolaniStampa-Rizzo-01">{{Cita news|autore=MarisaRenato OstolaniRizzo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0923_01_1990_0286_0001_12643620/anews,true/|titolo=«QuelSui cadavereragazzi èuna mio figlio«bomba» impazzita|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=7 dicembre 1990|p=32|accesso=24 novembre 2018}}</ref> e l'insegnante di tedesco Cristina Germani che stava tenendo lezione in quel momento<ref name="stampa_rizzostampa_ostolani">{{Cita news|autore=RenatoMarisa RizzoOstolani|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0923_01_1990_0286_0001_12643620/anews,true/|titolo=Sui«Quel ragazzicadavere unaè «bombamio figlio» impazzita|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=7 dicembre 1990|p=23|accesso=24 novembre 2018}}</ref>. Il combustibile fuoriuscito prese fuoco, incendiando l'edificio<ref name="stampa_rizzo" />.
 
Il [[cherosene]] presente nei serbatoi dell'MB-326 fuoriuscì e prese fuoco. Il motore, la parte più massiccia dell'aereo, colpì il muro posteriore dell'aula, sfondandolo. Le fiamme si propagarono nel resto dell'edificio, intrappolando diverse persone al piano superiore<ref name="Stampa-Rizzo-01" />
 
I primi soccorsi furono portati da passanti e residenti della zona, che aiutarono vari sopravvissuti a calarsi dalle finestre dell'istituto. In breve tempo, squadre di vigili del fuoco e ambulanze coordinate dal servizio Bologna Soccorso arrivarono sulla scena del disastro, riuscendo a spegnere le fiamme e ad evacuare i feriti nel giro di due ore.<ref name="Stampa-Padovani-01">{{Cita news|autore=Gigi Padovani|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0923_01_1990_0286_0001_12643620/anews,true/|titolo=Terrore e morte nell'ora di tedesco|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=7 dicembre 1990|p=3|accesso=27 settembre 2020}}</ref><ref name="Bologna Soccorso">{{Cita web|url=https://www.118er.it/emiliaest/download_NEW.asp?id=781&isZip=0|titolo=118 Bologna soccorso storia}}</ref>
 
== Le vittime ==
{{Dx|[[File:Disastro aereo Istituto Salvemini - aulasoccorsi - 6-12-1990.jpg.jpgwebm|miniatura|Ilthumbtime=83|Le murooperazioni di fondosoccorso dell'aulasulla sfondato nell'impatto. In primo piano i restiscena del motore e una ruota del carrello.disastro]]}}
Questi i nomi delle 12dodici vittime della strage, 11undici ragazze e un ragazzo:
{{Dx|[[File:Strage Istituto Salvemini.png|miniatura|I resti del velivolo all'interno dell'aula]]}}
* DarioDeborah LucchiniAlutto di Bologna
Questi i nomi delle 12 vittime della strage, 11 ragazze e un ragazzo:
* DeborahLaura AluttoArmaroli di BolognaSasso Marconi
* Sara Baroncini di Casalecchio di Reno
* Laura ArmaroliCorazza di Sasso Marconi
* Sara Baroncini di Casalecchio di Reno
* Tiziana de Leo di Casalecchio di Reno
* Laura Corazza di Sasso Marconi
* AlessandraAntonella GennariFerrari di Zola Predosa
* Tiziana de Leo di Casalecchio di Reno
* AntonellaAlessandra FerrariGennari di Zola Predosa
* Dario Lucchini di Bologna
* Alessandra Gennari di Zola Predosa
* Elisabetta Patrizi di Casalecchio di Reno
* Dario Lucchini di Bologna
* LauraElena CorazzaRighetti di Sasso Marconi
* Elisabetta Patrizi di Casalecchio di Reno
* ElenaCarmen RighettiSchirinzi di Sasso Marconi
* Carmen Schirinzi di Sasso Marconi
* Alessandra Venturi di Monteveglio
 
Oltre ai dodici morti vi furono 88 ricoverati: 72 feriti riportarono invalidità permanenti in misura variabile tra il 5 e l'85 per cento. Infatti molti degli occupanti dei piani superiori, visto che la via di fuga era sbarrata dall'incendio che divampando sviluppava fumo denso e acre, saltarono dalle finestre<ref name="stampa_rizzoStampa-Rizzo-01" /><ref>{{Cita news|autore=Nicodemo Mele|url=https://www.comune.casalecchio.bo.it/upload/casalecchiodireno_ecm6/rassegnastampa/carl%20pilota_8087_19631.pdf|titolo=<<Volevo incontrare quel pilota, non mi ha mai risposto>>|pubblicazione=[[il Resto del Carlino]]|città=Bologna|data=6 dicembre 2010|p=9|accesso=24 novembre 2018|formato=pdf|citazione=Torniamo indietro, dove vedo che tanti d'istinto si buttano giù dalle finestre.}}</ref>. I soccorsi furono prestati dal gruppo Bologna Soccorso<ref name="stampa_padovani">{{Cita news|autore=Gigi Padovani|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0923_01_1990_0286_0001_12643620/anews,true/|titolo=Terrore e morte nell'ora di tedesco|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=7 dicembre 1990|p=3|accesso=24 novembre 2018}}</ref>, che in seguito sarebbe diventato il primo nucleo del servizio di emergenza [[118 - Emergenza Sanitaria|118]]<ref>{{Cita web|url=https://www.118er.it/emiliaest/download_NEW.asp?id=781&isZip=0|titolo=118 Bologna soccorso storia}}</ref>.
 
Dopo l'incidente l'edificio fu ricostruito come ''Casa della Solidarietà''<ref>{{Cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/07/20/la-camera-ha-approvato-la-legge-per.html|titolo=La Camera ha approvato la legge per la realizzazione della Casa della Solidarietà|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=20 luglio 2000|accesso=15 dicembre 2018}}</ref><ref name="resto_carlino_2011">{{Cita news|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/provincia/2011/12/06/632824-strage_salvemini.shtml|titolo=Strage del Salvemini, tra dolore e ricordo|pubblicazione=[[il Resto del Carlino]]|città=Bologna|data=6 dicembre 2011|accesso=15 dicembre 2018}}</ref> per ospitare le associazioni di volontariato locali e la sede della Protezione Civile e della Pubblica Assistenza. L’aula della strage fu nominata ''Aula della Memoria'' e la parete sventrata dall’aereo fu ricostruita sotto forma di finestra, lasciando intatto l’enorme foro lasciato dall’aeromobile<ref name="resto_carlino_2011" />.
 
== L'aeroplano ==
[[File:Aermacchi_MB326E_MM54389_68_(6571223379).jpg|thumb|right|Un [[Aermacchi MB-326]] simile a quello coinvolto nell'incidente]]
Il velivolo coinvolto era un [[addestratore]] biposto monomotore a reazione [[Aermacchi MB-326]] (matricola MM54386/65). Dall'entrata in servizio nel 1960, l'Aeronautica Militare aveva ricevuto in totale 136 esemplari del modello, ma all'epoca del disastro ne rimanevano in linea solo 58, relegati perlopiù a ruoli di supporto, traino bersagli e collegamento, essendo il ruolo di addestramento passato al più moderno [[MB-339]].<ref name="Stampa-Bisio-01">
{{Cita news
| autore=Gianni Bisio
| titolo=Un jet da addestramento
| url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0923_01_1990_0286_0001_12643620/anews,true/
| urlmorto=no
| accesso=25 settembre 2020
| pubblicazione=[[La Stampa]]
| data=7 dicembre 1990
| pagina=3
| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181124055251/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0923_01_1990_0286_0001_12643620/anews,true/
| dataarchivio=24 November 2018
}}
</ref>
 
== L'inchiesta ==
[[File:Aermacchi_MB326E_MM54389_68_(6571223379).jpg|thumb|right|Un [[Aermacchi MB-326]] simile a quello coinvolto nell'incidente]]
L'inchiesta successiva all'incidente non riuscì a stabilire immediatamente la causa dell'accaduto: vennero avanzate le ipotesi di un guasto meccanico o di un malore al pilota. Al termine delle verifiche la causa risultò essere un guasto, già rilevato prima del passaggio su [[Ferrara]].