Gli '''aulerci''' è un [[nome]] generico dato ad alcune [[tribù]] e [[popolo|popoli]] [[celti|celtic]]c della [[Gallia]]. [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] nomina nel II libro del ''[[De Bello Gallico]]''<ref>Cesare ''B.G.'' II 34</ref> gli aulerci insieme ai [[veneti (Gallia)|veneti]] e altre tribù marittime, mentre nel VII libro<ref>Cesare, ''B.G.'' VII 75</ref> enuemra tra i clietni degli [[edui]] gli [[brannovices|aulerci brannovici]] e brannovi, anche se il [[nome]] di quest'ultima tribù non apapre genuino dato che in questo [[capitolo]] i nomi sono corotti. Se il nome di brannovici in questo capitolo non è corrotto, questo ramo degli aulerci, che dipendeva dagli edui, deve essere distinto da quello degli aulerci situati tra il basso corso della [[Senna]] e la [[Loira]] e separato dagli edui dai [[senoni]], dai [[carnuti]] e dai [[biturigi cubi]]. Sempre in questo passo Cesare menziona anche gli [[cenomani|aulerci cenomani]] e gli [[eburones|aulerci eburoni]], anche se è generalmente accettato il fatto che per gli eburoni bisogna leggere [[eburovici]] (come in ''B.G.'' III 17). Cesare menziona anche i popoli costieri dell'[[Armorica]], ma questa lista non collima che quella del II libro e non riporta gli aulerci. Nel III libro<ref>Cesare, ''B.G.'' III 17</ref>, poi, Casare menziona la [[tribù]] dei [[diablinti]] o diablintri, a cui [[Claudio Tolomeo]] dà il nome generico di aulerci. Sembra dunque che aulerci sia un nome generico utilizzato per diverse tribù.
