Alakhai Bekhi: differenze tra le versioni

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|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu una figlia di [[Gengis Khan]] e della sua prima moglie [[Borte]].<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo= Genghis Khan: The Man Who Conquered the World |url = https://books.google.com/books?id=1yv3BgAAQBAJ |editore= Random House|data= 2 luglio 2015 |isbn = 9781446449295 |autore= Frank McLynn}}</ref> Giocò un ruolo importante durante la vita di suo padre.<ref>{{cita libro |lingua=en |autore= JackWeatherford |titolo= The Secret History of the Mongol Queens: How the Daughters of Genghis Khan Rescued His Empire |anno=2010 |editore=Crown Publishing Group |città= New York |p= xiii, 2}}</ref>
}}
 
Il suo nome Alakhai significherebbe forse "marmotta siberiana" o "palmo della mano", mentre Beki vuol dire "principe", o nel suo caso "principessa".
 
== Vita ==
Alakhai nacque nel [[1191]] circa da parte di [[Genghis Khan]] (allora Temujin) e [[Borte]]. Era forse la terzogenita, secondo il persiano [[Rashid al-Din Hamadani]], nata dopo [[Ogodei]] (1186) e prima di [[Tolui]] (1193).<ref name="rashid1">{{cita libro |autore=[[Rashid al-Din Hamadani]] |titolo=Cronache |url=https://www.vostlit.info/Texts/rus16/Rasidaddin_2/kniga2/frametext4.html}}</ref>
 
Alakhai nacque nel [[1191]] circa da parte di [[Genghis Khan]] (allora Temujin) e [[Borte]]. Era forse la terzogenita, secondo il persiano [[Rashid al-Din Hamadani]], nata dopo [[Ogodei]] (1186) e prima di [[Tolui]] (1193).<ref name="rashid1">{{cita libro |autore=[[Rashid al-Din Hamadani]] |titolo=Cronache |url=https://www.vostlit.info/Texts/rus16/Rasidaddin_2/kniga2/frametext4.html}}</ref>
 
Durante il ''[[kurultai]]'' del [[1206]] che segnò la nomina di Temujin come Genghis Khan, grande Khan di tutti i Mongoli, erano presenti, tra i suoi alleati, gli [[Onguti]], una tribù sedentaria che viveva nel [[deserto del Gobi]], nel nord della [[Cina]]; costoro ricevettero, come tutti gli altri, grandi doni e terre, dato che, nel [[1204]], il loro capo Alaqush-Digitkuri aveva avvertito Temujin dell'attacco dei [[Naiman]], contro cui questi fece dunque campagna per anticiparlo. Come riconoscenza per la loro lealtà, Alakhai, allora sedicenne, fu data in sposa a un parente di Alaqush, forse suo figlio Bai Sibu, alias Buyan-Shuiban, anche se sarebbe prima andata in sposa ad Alaqush stesso. L'arrivo di Alakhai diede così a Genghis una base nella zona, dove si trovavano vari regni sedentari molto popolati; Alakhai stessa rifornì i Mongoli con cavalli e provviste ogni volta che venivano a sud.<ref>Weatherford, 2010, p. 57</ref>
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Nel [[1211]], una fazione onguta, forse istigata dalle altre mogli dello sposo di Alakhai ripudiate a seguito dell'accordo stipulato da Genghis, si rivoltarò contro Alaqush, il quale fu ucciso insieme a Bai Sibu e altri sostenitori; Alakhai riuscì a fuggire insieme a vari suoi seguaci, tra cui due dei suoi figliastri, Zhenguo (o Jingue) e Boyaoha, che tra l'altro erano, di conseguenza, figliastri anche di Genghis. Il Gran Khan, furioso, mandò una parte del suo esercito, alla quale si unì anche Alakhai, e la rivolta fu soppressa. Tuttavia, anche se il padre aveva in mente lo sterminio dei maschi onguti in segno di rappresaglia, Alakhai lo persuase a punire solo gli assassini del marito e del di lui parente Alaqush; gli Onguti, che rimasero così leali a lei e al padre Genghis<ref>Weatherford, 2010, p. 69</ref>, furono gli unici ribelli di a sopravvivere alla furia del Grande Khan. Alakhai ne divenne la governatrice, e sposò dunque il figliastro Zhenguo, dal quale ebbe un figlio, [[Negudei]], e gli Onguti rimasero leali a lei e al padre Genghis.
 
In seguito, quando Genghis conquistò la parte settentrionale del [[dinastia Jin|regno dei Jin]], costringendo involontariamente tra l'altro i suoi capi a cambiare capitale più a sud, diede ad Alakhai, dopo la sua ritirata vittoriosa in Mongolia nel [[1215]], il dovere di amministrare buona parte delle conquiste in quella regione (tali terre sarebbero poi passate al nipote [[Mongke]], cedute poi al fratello [[Kublai Khan|Kublai]]); grazie a tale carica, la giovane, che non smise mai di mandare truppe e provviste al padre nelle di lui future campagne, ricevette da lui il titolo di "Principessa che governa lo Stato".<ref>Weatherford, 2010, p. 72</ref> Nel [[1225]], morì il marito Zhenguo, e Alakhai ne sposò il fratello Boyaohe, allora diciassettenne.<ref>{{cita libro |lingua=en |url=https://www.guide2womenleaders.com/womeninpower/Womeninpower1200.htm |titolo=Women in power}}</ref> Suo figlio Negudei, che era sposato con una delle figlie di Tolui, morì in battaglia negli anni '30 del 1200 durante una campagna contro i [[dinastia Song|Song]]. Alakhai lavorò per promuovere gli interessi degli altri figli di Boyaohe facendoli sposare con donne del clan [[Borjigin]].<ref>Weatherford, 2010, p. 80</ref> Promosse anche la letteratura e la scrittura, e patrocinò testi religiosi e medici; stando a una spedizione cinese, si dice che leggesse ogni giorno.<ref>Weatherford, 2010, p. 70</ref> Morì dopo il [[1230]], e nel 1305, con un decreto dell'imperatore [[Temür Khan]] della [[dinastia Yuan]], ad Alakhai fu assegnato il titolo postumo di Qi-go da-zhan gong-ju.<ref>{{ru}} [https://www.vostlit.info/Texts/rus13/Menda/primtext3.phtml]</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro |lingua=en |titolo=The Secret History of the Mongol Queens |autore= Jack Weatherford |anno=2010 |editore=Broadway Paperbacks |città=New York}}
 
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Storia della Mongolia]]