Seconda spedizione a Palembang: differenze tra le versioni

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Dopo la fallita [[prima spedizione a Palembang]] del 1819, il governo delle Indie orientali olandesi decise di organizzare una seconda spedizione punitiva. L'obiettivo era di nuovo quello di ripristinare e rovesciare l'autorità del sultano locale e porre fine alla tratta degli schiavi nella zona di Palembang e nelle aree circostanti, in particolare [[Benkoelen]], isola che si trovava sotto il dominio britannico all'epoca.
 
A causa della presenza dei [[monsoni]], ad ogni modo, i preparativi vennero rimandati notevolmente sino al 1821. All'inizio di maggio dedel l18211821, la spedizione lasciò infine Batavia per poi attraccare a Muntok per definire gli ultimi preparativi. La flotta era composta da 32 navi armate per un totale di oltre 400 cannoni e 84 piccoli mezzi da sbarco. L'equipaggio era composto da oltre 2500 marinai, quasi la metà dei quali era europea. 14 navi da trasporto contenevano 1679 soldati (più di 1560 europei) di cui 1450 soldati con 18 cannoni. Il maggiore generale [[Hendrik Merkus de Kock]], venne posto al comando della spedizione personalmente.
 
Durante il viaggio due delle navi del convoglio rimasero intrappolate nella [[barriera corallina]] presso le [[Mille isole]], incidente che aveva provocato la morte di 30 persone a bordo. Tra l'8 maggio ed il 1° giugno di quello stesso anno, inoltre, si ebbero 126 decessi per colera.