Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò: differenze tra le versioni

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Non c'è bisogno di scrivere nell'introduzione che l'autore è un matematico, altrimenti bisognerebbe anche scrivere che è un fotografo, un logico e un prete anglicano.
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* Preludio (proemio del romanzo);
* [[Jabberwocky]] (trad. "Il Ciciarampa", "Il Ciarlestrone", "Il Brillaloco", "Il Giabervocco"). Si tratta di un poema probabilmente ispirato ad una ballata di origini tedesche "Stanza of Anglo-Saxon Poetry", tradotta in lingua inglese, tra l'altro, da una cugina dello stesso Carroll, Mennella Lutwidge: in questa versione, si tratta di un Pastorello che parte di casa per andare ad uccidere il Grifone. Viene scovato da Alice in una sorta di diario (forse del Re Rosso), che stava sul tavolo della Casa nello Specchio (cap. I);
* [[Tweedledum and Tweedledee]] (trad. "Tuidòldii e Tuidoldàm", "Trullal ìTrullalì e Trullalà"). L'ipotesi della sua origine è stato affermato dallo stenografo John Byrom che in una sua opera riportava la lite tra i compositori Georg Friedrich Haendel e Giovanni Battista Bononcini, paragonabili ai due gemelli della storia.
Alice si ricorda di questa poesia appena nota i fratelli in lontananza (cap. IV);
* [[The Walrus and the Carpenter]] (trad. "Il Tricheco e il Carpentiere" o "Il Tricheco e il Falegname"). Questo poemetto è ricavato dall'opera "Dream of Eugene Adam" di Thomas Hood: qui, non si tratta di una parodia del testo, più che altro è lo stile dell'autore che Carroll mette in ridicolo. I due gemelli raccontano la storia alla bambina, nonostante ella insista sul fatto che sia troppo lunga (cap. IV);