The Unwritten: differenze tra le versioni

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Dopo essere stato in un mondo dove vivono molti dei personaggi delle fiabe classiche (una realtà alternativa rispetto a quella raccontata nel fumetto ''Fables''), si ritrova ad disorientato e confuso, scaraventato attraverso mondi immaginari<ref name=bes/>. Tra questi quello della favola [[La cicala e la formica]] di [[Esopo]], [[Il brutto anatroccolo]] di [[Hans Christian Andersen|Andersen]] e la bizzarra realtà descritta nel romanzo [[Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie]]<ref name=bes/>. Qui si trova a discutere animatamente con il [[Cappellaio Matto]] durante l'ora del [[Tè]]<ref name=bes/>. Il suo delirante interlocutore lo informa che quello che lui chiama mondo reale <<è morto ieri>> anche se non ha alcun senso separare mondi immaginari e mondo reale<ref name=bes/>. Tom sostiene però di essere un individuo che arriva da una realtà che ha creato il Cappellaio (che quindi è quindi fittizio), anche se questo contraddice tutto ciò a cui Tom ha assistito finora ma forse è confuso da ciò che lo circonda<ref name=bes/>. Il Cappellaio gli fa notare che se quello è un mondo di personaggi immaginari lo è anche Tom in quanto è lì che si trova<ref name=bes/>. Gli da un ulteriore suggerimento:«...se ti trovi nel mezzo di una storia...devi proseguire verso la fine...o l'inizio» solo così si può capire il proprio destino<ref name=bes/>. Tom decide quindi di non fermarsi e persevara ad attraversare mondi immaginari fino ad arrivare al ''Bosco di Willowback'', dove è ambientato il racconto che più amava da bambino<ref name=bes/>. Quella è la storia su cui di più ha fantastcato, e se continui a pensare ad una storia la tua immaginazione la rende più reale di ciò che ti circonda, tale da divenire uno snodo in cui la tua realtà tocca la storia ed è per questo da li che Tom rivede la strada per e rientrare nel suo mondo d'origine<ref name=bes/>. Si ritrova in una [[Trafalgar Square]] devasta, all'interno di una città che sembra avvolta in un incubo post-apocalittico<ref name=bes/>. Lo accolgono Lizzie, Savoy, Leon e Chadron che si trovano lì su indicazione di suo padre, in quanto nel suo ultimo romanzo è il luogo dove Tommy Taylor risorge<ref name=sto>"Storie di Guerra", in {{cita| Apocalisse parte 1 | The Unwritten: Apocalypse nn.2-4}}</ref>. Questi lo conducono dal padre attraversando una Londra dove ogni tipo di storia sembra essersi materializzata con una predilezione per le storie di guerra, da quelle fantasy con eserciti di orchi che si aggirano per la metropolitana a quelle ucroniche in cui i nazisti hanno invaso la capitale inglese, non mancano le distopie horror con gruppi voraci di zombie<ref name=sto/>. Il gruppo raggiunge l'orfanotrofio Coverdale dove si trova Wilson Taylor e che è stato scelto come luogo sicuro e difendibile da ciò che sta travolgendo il mondo<ref name=sto/>. Wilson spiega a Tom che il Leviatano sta morendo per la ferita e si sono manifestati dei cuccioli della stessa specie che ne vogliono prendere il posto, si sono annidiati nelle menti dell'umanità, come un parassita<ref name=sto/>. Queste larve non si nutrono però delle storie ma piuttosto mangiano quel terreno etereo dove le storie toccano la mente, ora ogni mondo immaginato e/o sognato diviene questo mondo, <<ogni sogno è vero e ogni verità è infranta>><ref name=sto/>. Tom comunica al padre di aver scoperto che ''Pullman/Caino'' è rientrato in questo piano della realtà e gli si è manifestato come un albero di rovi<ref name=sto/>. I soldati di questa Londra apocalittica lo chiamano Generale e probabilmente è lui che vuole trasformare la metropoli in un crogiolo di storie belliche<ref name=sto/>. Tom è riuscito con l'aiuto dei suoi compagni a sconfiggere le sue guardie e a dargli fuoco ma quello era solo un feticcio, l'entità antica che lo animava sta ancora tramando per eliminare definitivamente il Leviatano e portare l'Apocalisse in tutti i mondi<ref name=sto/>. Wilson sembra intimorito da Wilson e considera un suicidio doverlo affrontare, da quando è tornato dall'Ade ha perso fiducia nel suo piano e nel suo stesso figlio da lui creato come un salvatore proprio contro le macchinazioni del suo immortale nemico. Tom decide quindi di rivolgersi altrove e, mentre dorme, si avventura nel labirinto della terra dei sogni. Riesce ad orientarsi grazie al suo famiglio Mingus e a un filo, arriva così in posto denominato ''Un luogo che l'uomo non frequenta''. Qui vi è la dimora di ''Madame Rausch'' la quale vieve in un castello popolato da esseri umanoidi ricavati dal legno, si sta preparando a vivere in una realtà dove il Leviatano e la stessa umanità potrebbero non esistere più. Conosce però una possibile soluzione e risiede in un oggetto antico quanto la memoria dell'umanità e il cui (primo) nome con cui è stato chiamato è ''Maanim''.Ha il potere di curare ogni essere (compreso il Leviatano) e riportare integrità in ogni cosa. Anche Wilson Taylor come molti altri hanno provato a cercarlo ma non vi è mai riuscito ed è per questo che ha ripiegato sulla sua creatura letteraria Tommy Taylor. In scambio delle informazioni Tom dona parte del suo sangue per dare vita ai manichini di legno scolpita da Madame Rausch. Una volta svegliatosi è pronto a partire per la nuova ricerca, la parte finale del suo percorso.
 
Madame Rausch come unico indizio sulla ubicazione del Maanim ha rivelato che si trova nella ''Cappella Pericolosa'' (o più correttamente rispetto alla traduzione italiana: ''Cappella Perigliosa'')<ref name=san>"Sang", in {{cita| Apocalisse parte 2 | The Unwritten nn.6-8}}</ref>. Si tratta di un luogo che rimanda espressamente alle saghe del [[Materia di Bretagna|Ciclo Arturiano]] (o ''Ciclo Bretone''). Si tratta infatti di uno dei possibili sacri edifici dove trovare il [[Graal]]<ref name=san/>. Wilson spiega al figlio Tom che il Graal è probabilmente un nome relativamente recente con il quale nella letteratura occidentale si è voluto denominare il ''Maanim'' le cui prime citazioni risalgono storicamente all'epoca Sumera<ref name=san/>. Inizialmente viene indicato come una tromba (o un tamburo) in possesso di Gilgamesh, uno dei primi grandi avversari di Utnapishim (ora conosciuto come ''Pullman''). Gilgamesh fu disposto a scendere negli inferi (dove era precipitato) e a recuperarlo, dando origine alla più antico mito di morte e resurrezione. Con questo significato viene successivamente associato alla passione e resurrezione del Cristo<ref name=san/>. In epoca medioevale viene poi indicato come un vassoio, una tromba e infine un calice, frutto della descrizione datagli da alcuni popolari racconti del ciclo arturiano<ref name=san/>. Tom e la sua compagnia pianificano quindi di entrare in uno dei poemi cavallereschi del Graal e cominciare la ricerca verso il sacro manufatto. Il passaggio nel mondo immaginario del Ciclo Bretone avviene leggendo dei poemi del poeta inglese [[Alfred Tennyson]]<ref name=san/>. La compagnia è formata da Tom (trasfigurato in novello Re Artù), Wilson Taylor (nel ruolo di Merlino), Savoy (nel ruolo di Lancillotto), Lizzie (nei panni di Ginevra), Lion e la sorella (cavalieri della [[Tavola Rotonda]])<ref name=san/>. Il gruppo si ritrova all'interno di una realtà che ricalca un [[Poema cavalleresco|poema cavalleresco medioevale]] e questo condiziona il loro linguaggio, il vestiario e lo stesso atteggiamento, la ricerca del Graal ha così inizio ma, come da copione, bisogna superare prove e avversità<ref name=san/>. A fornirle è lo stesso Pullman che si trova nel ''luogo delle scale'', una specie di dimensione/limbo (forse creato da Wilson a detta di Madame Rausch)<ref name=san/>. Qui ha incontrato Pauly sotto forma di coniglio dopo che è riuscito a fuggire dalla prigionia in cui l'aveva recluso Wilson. Pullman non vuole affrontare direttamente Tom (divenuto ''Sir Thomas'') in quanto all'interno di una storia che narra di cavalieri invincibili, avrebbe un netto vantaggio<ref name=san/>. Contamina quindi l'epopea dei suoi rivali con altri personaggi da opere simili quali un cavaliere nero (rivelatosi poi essere un redivivo Conte Ambrosio) e il [[Orlando (paladino)|Paladino Orlando]] del poema italiano [[Orlando Innamorato]] (di [[Matteo Maria Boiardo]]). Questi è infuriato contro Tom in quanto lo incolpa di avergli rubato l'amata Angelica<ref name=san/>. I due duellano e Orlando dovrebbe aver la meglio come combattente corpo a corpo (in armatura e spada) ma, distratto da Lizzie, viene sconfitto ma non ucciso dal suo avversario<ref name=san/>. Come ultima prova ''Pullman'' invoca due personaggi tratti dal poema epico [[La regina delle fate (Spenser)|La Regina delle Fate]] (''The Faerie Queene'' in originale) di [[Edmund Spenser]]. Il primo è uno spirito demoniaco che si presenta come una giovane e seducente fanciulla (''Ate'' o ''Armida'') che crea scompiglio e gelosia nel rapporto tra Tom e Lizzie, il secondo è il gigante ''Orgoglio'', un gigante peloso e affamato di carne (anche umana) che si posizione a difendere il ponte che copre l'ultimo tratto prima di giungere alla ''Cappella Perigliosa''<ref name=san/>. L'amore tra Lizzie e Tom vince i sotterfugi di Ate e WIlson/Merlino sconfigge ''Orgoglio'' con la sua potente magia druida<ref name=san/>. Tom e la sua compagnia entrano quindi nel sacro luogo del Graal al centro del quale vi è un' altare sul quale il mistico oggetto si manifesta come la tromba utilizzata dal mago Tommy Taylor nei romanzi di Wilson. La trasmutazione del Graal in varie forme (da corno di caccia sumero a tromba di una saga fantasy) dipende da colui che lo possiede, Tom non fa parte dei poemi cavallereschi e quindi il Graal si è trasformato in un oggetto che facesse parte della sua storia<ref name=san/>. ''Pullman'' invia nella Cappella la [[Armida (personaggio)|strega Armida]] (dalla [[Gerusalemme liberata]] di [[Ludovico Ariosto]]) per impossessarsi della tromba e a portarla nel luogo immaginario di ''Eastbrooke'', nel dodicesimo libro di Tommy Taylor<ref name=san/>. In questo capitolo della saga il Conte Ambrosio riesce ad impossessarsi del potente strumento magico ed è pronto a suonarne le sette note, generando un potente incantesimo che distruggere non solo quella storia ma tutte le altre, compreso il Leviatano che ne è la rappresentazione metafisica<ref name=san/>. Tom si reca a Eastbrooke dove incontra il suo alter ego Tommy Taylor, il quale apprende di essere un personaggio immaginario ma intuisce anche che non vi è distinzione tra immaginazione e realtà in quanto sono due dimensioni simbiotiche<ref name=san/>. Insieme ai loro compagni sembrano aver successo nel fermare il Conte Ambrosio ma ''Pullman'' riceve l'aiuto inaspettato di ''Madame Rausche'' che con il suo potente incantesimo paralizza Tom, Lizzie e Savoy mentre l'immortale Caino/Pullman uccide Tommy, Peter e Sue, impossessandosi della Tromba<ref name=san/>. Ora può dare inizio all'atto finale dell'Apocalisse e trovare la sua stessa fine insieme a quella di tutte le storie, inclusa quella del genere umano.
 
Atto Finale: Il piano millenario di ''Pullman'' sembra avere effetto, il mondo che li circonda sembra svanire, comincia «la fine di una storia che è anche la fine di tutte le storie»<ref>Tagline in quarta di copertina del volume {{cita| Apcalisse parte 2 | The Unwritten TP 12: Apocalisse}}</ref>. Quello di cui lui e Madame Rausche non si sono accorti è che Wilson Taylor non è presente e che Bruckner ha deciso di tradire ''Pullman'' per ripulirsi dalle malefatte compiute e tornare nel mondo incantato di Willowbank Wood (da cui in passato aveva voluto fuggire)<ref name=ann>"Annali di letteratura comparata" in {{cita| Apocalisse parte 2 | The Unwritten: Apocalypse nn.10-12}}</ref>. Tom e suo padre erano stati avvertiti dalle parole scritte in una grotta di quello che sarebbe successo e della vittoria dei loro avversari<ref name=ann/>. Di conseguenza Bruckner, usando il gesso magico di ''The Tinker'', ha aperto un portale che portasse Wilson a Londra. Qui si è messo subito a scrivere un nuovo romanzo, ma non su Tommy Taylor, ma su suo figlio Tom. Il titolo è ''The Unwritten'' (ovvero "ciò che non è stato scritto") e vi racconta la storia di come uno scrittore (lo stesso Wilson) abbia creato il maghetto Tommy usando il figlio come modello al fine di sconfiggere una cabala occulta che vuole dominare il mondo<ref name=ann/>. Vi è l'intera storia del fumetto di Mike Carey e Peter Gross, ma questa volta riscrive il finale e dona al figlio il potere di liberarsi dal giogo di Madame Rausch e portare la monaca e ''Pullman'' a bordo della Peaquod, nel romanzo di ''Moby Dick'', l'unica storia in cui la Balena (simbolo del Leviatano) vince<ref name=ann/>. Tom ha intuito che il potere accumulato dai due immortali, combinato con il suo saranno l'esca che attrae il grande cetaceo ferito e, come scritto da Wilson (parafrasando Melville), li divorerà<ref name=ann/>. Si consuma quindi un sacrificio/incantesimo in grado di guarire il Leviatano e portare ad un totale reset di tutto quello che è accaduto, riscrivendo migliaia di anni di storia e miti<ref name=ann/>. Personaggi come ''Pullamn'', Madame Rausch, Tommy Taylor e tutti i suoi romanzi non sono mai esistiti se non nel racconto ''The Unwritten'' che però non viene pubblicato e la memoria della loro esistenza svanisce. Lizzie e Savoy vengono salvati perché Bruckner, su ordine di Tom, apre un portale che li porta al di fuori del mondo immaginario di Melville prima che siano divorati dalla Balena Bianca<ref name= ann/>. L'umanità può così continuare a creare, immaginare e sognare storie che, attraverso il Leviatano, modellano la realtà stessa ma senza più le pericolose interferenze della Cabala o di un avversario antico e malvagio quale ''Pullman''<ref name=ann/>.