Lega di Alessio: differenze tra le versioni
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[[File:Liga von Lezha.jpg|miniatura|Lega di Alessio nel [[Museo Skanderbeg]] di [[Kruja]]]]
La '''Lega di Alessio''' (in [[lingua albanese|albanese]]: ''Beselidhja e Lezhës'') è stata un'alleanza difensiva di principi albanesi, formatasi a [[Lezha]] ([[Alessio (Albania)|Alessio]]) il 2 marzo [[1444]], nell'ambito della ribellione contro l'[[impero Ottomano]]. Il 28 novembre 1443 l'Albania proclama la propria bandiera, presente tutt'oggi, e dichiara l'indipendenza dai turchi.
Per 25 anni i turchi non riusciranno a battere gli albanesi, infatti l'Albania è l'unica nazione nei balcani che è riuscita a ribellarsi e dichiarare la propria indipendenza contro i turchi dal 1443 al 1468, anno della morte di Skenderbeu.
Promotore e guida della confederazione fu [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Giorgio Castriota]], detto Scanderbeg, signore di [[Krujë|Croia]].<ref>Southeastern Europe under Ottoman rule, 1354-1804 By Peter F. Sugar page 67 ISBN 0-295-96033-7</ref>
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=== L'epilogo ===
A seguito degli insuccessi, gli ottomani si dotarono di un caposaldo per le future invasioni dell'[[Albania]], costruendo nella valle dello Shkumbin la fortezza di [[Elbasan]], sebbene ancora nel [[1467]] fallissero nel terzo assedio di Krujë. Finalmente, quando il Castriota morì nel [[1468]] la Lega di Lezha cominciò a disgregarsi, nonostante gli albanesi settentrionali, appoggiati dai [[Repubblica di Venezia|veneziani]], proseguissero la lotta agli Ottomani. La fine della ribellione e la definitiva sottomissione dell'Albania è datata [[1479]], con la caduta della città veneziana di [[Scutari]].<ref>Lane–Poole, Stanley (1888), The story of Turkey, G.P. Putnam's sons, OCLC 398296</ref>
Dopo giorno è presente un libro scritto da Marin Barleti nel 1504, chiamato "The Siege of Shkodra" presente su Amazon scritto dallo storico David Hosaflook.
== Comandanti ==
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