Break: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|gli interludi tipici del metalcore e del deathcore|Breakdown (musica)}}
Nella musica popolare, un '''break''' è un interludio [[Musica strumentale|strumentale]], solitamente eseguito con [[percussioni]], di un brano cantato. Nel linguaggio dei [[DJ]] il ''break'' si verifica quando vengono esclusi per un momento tutti gli elementi di un brano (es. melodia, armonia, voce ecc.) tranne le [[percussioni]]. Un '''breakdown''' è una sezione musicale dove la composizione è deliberatamente decostruita in elementi minimali (generalmente le percussioni o l'intera sezione ritmica) con la successiva reintroduzione della voce come sottofondo minimo, mentre tutte le altre parti vengono gradualmente eliminate<ref>Brewster and Broughton 2003, p.&nbsp;79</ref>.
Dj [[Kool Herc]], nel [[1972]], riproducendo di seguito ([[loopLoop (musica)|loopando]]ando) un ''break'' creò il [[breakbeat]], ovvero un brano musicale con un [[Ritmo|beat]] seriale, che divenne caratteristico della [[musica hip hop]] e utilizzato per ballare [[break dance]] (da cui il termine).
 
== Etimologia ==
Molte teorie esistono sulle origini possibili del termine '''break''', nessuno trova un diffuso consenso. L'autore e musicista [[David Toop]] ha presentato la sua versione, in cui il nome deriva letteralmente dai ''break'' (pause) nei brani musicali, quando i ballerini si esibivano rapidamente, improvvisando passi di danza. I ''break'' diventarono parte consistente delle esibizioni dei [[Disc jockey|DJ]] dopo l'avvento della tecnica del ''cutting'' ovvero l'isolamento e la ripetizione di parti di disco senza supporto vocale.
Anche per ciò che riguarda i termini sopra detti, non vi è certezza sull'etimologia ed il dibattito è ancora aperto. Il termine ''break'' fu successivamente adattato dai media all'inizio degli anni '80 e largamente accettato dal pubblico.