Cineteca Nazionale: differenze tra le versioni

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==Storia==
Istituita nel [[1949]], con sede a [[Roma]], conserva tutti i film di nazionalità italiana prodotti da allora. Sorse dal patrimonio archivistico del [[Centro sperimentale di cinematografia]] che nel 1943 era stato asportato dagli occupanti tedeschi perdendo materiali unici.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/cineteca_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/], [http://www.treccani.it/enciclopedia/centro-sperimentale-di-cinematografia_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/], [http://www.fondazionecsc.it/context.jsp?ID_LINK=10&area=6] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140319204438/http://www.fondazionecsc.it/context.jsp?ID_LINK=10&area=6 |datedata=19 marzo 2014 }}</ref>. I film, inviati in Germania, andarono perduti nel corso degli eventi bellici e inutili furono tutti i tentativi di rintracciarli in Germania e in Unione Sovietica nel dopoguerra<ref>Fausto Montesanti, all'epoca direttore del Centro Serimentale, in ''Sperduti nel buio... a mezzogiorno'', articolo apparso su ''Bianco e nero'', n. 6, del giugno 1953</ref>.
 
Ha in archivio {{formatnum:80000}} pellicole, {{formatnum:600000}} fotografie e {{formatnum:50000}} manifesti. A questo si affianca l'attività di restauro di opere significative e la collaborazione con istituzioni estere per la distribuzione di film italiani nei festival e nelle manifestazioni nel mondo.