Abbazia di San Massimino: differenze tra le versioni

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La dipendenza diretta dell'abbazia dall'imperatore fu a lungo contestata e venne impugnata dal principato di Treviri (''Kurtrier'', la carica politica del vescovo della diocesi di Treviri). Nel [[1669]] Abate ed abbazia si sottomisero definitivamente, con rinuncia alla dipendenza diretta dall'impero, alla sovranità del principato.
 
A causa della lunga vertenza sulla dipendenza diretta dall'impero e della conseguente ambiguità dei diritti di signoria, vi sono molte fonti «… come concreto mezzo di prova per sfruttare la prassi signorile prima ottenuta come territori di indiscusso diritto di sovranità e giustizia».<ref name="Hexen">{{de}} [http://www.historicum.net/no_cache/persistent/artikel/1594/ Rita Voltmer (7. Dezember 2000): St. Maximin bei Trier (Reichsabtei) - Hexenverfolgung. In: Gudrun Gersmann, Katrin Moeller & Jürgen-Michael Schmidt (Herausgeber): Lexikon zur Geschichte der Hexenverfolgung. historicum.net] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111123062621/http://www.historicum.net/no_cache/persistent/artikel/1594/ |datedata=23 novembre 2011 }} (controllato il 30 gennaio 2007)</ref>
 
Di queste ha fatto tesoro la ricerca sui processi alle streghe nella zona di Treviri: presso San Maxim sono disponibile circa 250 incartamenti completi di processi e numerose parti di altri così come elenchi di accuse (indicazioni di altre streghe sotto tortura) e di impiccagioni, che per il territorio di San Massimino documentano una temporanea «…buona caccia alle streghe», mentre invece presso il principato quasi tutti gli atti sono stati eliminati.<ref name="Hexen"/>
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Dopo la [[secolarizzazione dei beni ecclesiastici]] del [[1802]] gli edifici dell'abbazia vennero utilizzati come caserma, chiesa per la guarnigione, prigione e scuola. Durante la [[seconda guerra mondiale]] essi andarono distrutti nei bombardamenti alleati.
 
Nel [[1953]] venne scoperto, nel corso di scavi disposti dall'Ufficio dei rifornimenti di Treviri, nella parte sud della chiesa, un piccolo edificio funerario quadrangolare con [[abside]] (11,7 x 4,7&nbsp;m) e riportato alla luce dal Museo regionale di Treviri. Nell'edificio furono identificate più costruzioni in fasi diverse relative al periodo romano ed a quello del primo [[medioevo]]. Una parte dei reperti poté essere conservato con tre sarcofagi nei sotterranei dall'Ufficio dei Rifornimenti.<ref name="kulturdatenbank">[http://bwpc08.fh-trier.de:8080/kuDb/servlet/stilObj?aktSchluessel=2406&epoche=Kelten-_/_R%C3%B6merzeit Kulturdatenbank Region Trier: ''Trier / Mitte-Gartenfeld. Sankt Maximin. Gräberfeld''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080506134104/http://bwpc08.fh-trier.de:8080/kuDb/servlet/stilObj?aktSchluessel=2406&epoche=Kelten-_%2F_R%C3%B6merzeit|datedata=6 maggio 2008}} (unter Angabe des Belegs "Archäologie zwischen Hunsrück und Eifel - Führer zu den Ausgrabungsstätten des Rheinischen Landesmuseums Trier. 1999. ISBN 3-923319-43-6 (Schriftenreihe des RLM Trier Nr. 15).") (Controllato il 30 gennaio 2007)</ref>
 
Dal [[1979]] fino al [[1995]] la chiesa di San Massimino venne utilizzata come palestra e salone per feste; in base ai piani di [[Gottfried Böhm]] furono installate strutture in acciaio con reti come parti mobili dello spazio, che però lasciano nella sua forma originale lo spazio sacro.<ref>Wolfgang Voigt (Hrsg.): ''Gottfried Böhm'' Katalogbuch zur Ausstellung ''Felsen aus Beton und Glas. Die Architektur Gottfried Böhms'' im Deutschen Architekturmuseum. JOVIS Verlag Berlin 2006, ISBN 978-3-936314-19-9, S. 127</ref> Lo spazio esistente petr i concerti, di circa 1.200 posti, nel quale vengono regolarmente eseguiti a turno i concerti, è noto per la sua eccellente acustica.
 
Nel [[1983]] nel fabbricato vicino alla ex chiesa abbaziale, si è trasferita la ''Kath. Konstantin Hauptschule Trier'' (Scuola media superiore cattolica Costantino di Treviri). Rinominata nel [[1996]] in Scuola privata San Massimino. Scuola media superiorein gestione alla diocesi di Treviri. Essa conta circa 450 allievi.<ref name="schule">{{de}} [http://www.st-maximin.de/schule/pages/geschich.htm Internetseite ''Geschichte''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101119084705/http://www.st-maximin.de/schule/pages/geschich.htm |datedata=19 novembre 2010 }} der [http://www.st-maximin.de/ Privatschule St. Maximin] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120219055724/http://www.st-maximin.de/ |datedata=19 febbraio 2012 }} (20 gennaio 2007)</ref>
 
Da molti anni il cimitero scoperto sotto San Massimino può essere visitato: ivi si trovano più di 1.000 tombe, in gran parte semplici sarcofagi, i più antichi dei quali risalgono al [[II secolo]]. Una piccola quantità di essi si trova sotto i muri portanti dell'attuale chiesa e sostiene così da secoli l'attuale edificio. In alcuni sarcofagi sono stati rinvenuti gioielli ed in parte anche resti umani; alcuni di essi vengono ancor oggi analizzati dai restauratori e con l'aiuto di tecniche moderne.<ref>{{de}} [http://www.uni-bamberg.de/fakultaeten/guk/faecher/iabd/denkmalpflege/leistungen/forschung/dissertationen/reifarth/ Nicole Reifarth: Grabausstattung früher Christen aus St. Maximin in Trier. Kulturhistorischer Erkenntnisgewinn unter Erhaltung der Befunde im Sarkophag.] ''Exposé einer Dissertation an der [[Otto-Friedrich-Universität Bamberg|Universität Bamberg]]'' (abgerufen 8. September 2008)</ref>
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*{{de}} [https://web.archive.org/web/20070927185937/http://www.uni-bamberg.de/fakultaeten/ggeo/faecher/iabd/denkmalpflege/leistungen/forschung/dissertationen/reifarth/ Forschung über die Grabausstattung früher Christen aus St. Maximin in Trier] (Exposé einer geplanten Dissertation sowie Bilder)
*{{cita web|1=http://www.historicum.net/themen/hexenforschung/lexikon/alphabethisch/p-z/art/St_Maximin_bei/html/artikel/1594/ca/760a84c778/|2=Hexenverfolgungen St. Maximin bei Trier (Reichsabtei), auf ''historicum.net - Geschichtswissenschaften im Internet''|lingua=de|accesso=5 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111123063352/http://www.historicum.net/themen/hexenforschung/lexikon/alphabethisch/p-z/art/St_Maximin_bei/html/artikel/1594/ca/760a84c778/|dataarchivio=23 novembre 2011|urlmorto=sì}}
*{{de}} {{collegamento interrotto|1=[http://www-alt.uni-trier.de/uni/fb3/geschichte/haverkamp/lehrst/stadtfu.pdf Allgemeine geschichtliche Informationen zur Reichsabtei im ausführlichen Internet-Stadtführer zum mittelalterlichen Trier] |datedata=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} ([[Portable Document Format|pdf]]-Format; 3,26 MB)
*{{cita web|url=http://bwpc08.fh-trier.de:8080/kuDb/servlet/stilObj?aktSchluessel=2406&epoche=Kelten-_/_R%C3%B6merzeit|titolo=Bilder des römischen Gräberfelds|lingua=de|urlmorto=sì|accesso=15 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080506134104/http://bwpc08.fh-trier.de:8080/kuDb/servlet/stilObj?aktSchluessel=2406&epoche=Kelten-_%2F_R%C3%B6merzeit|dataarchivio=6 maggio 2008}}
*{{de}} [https://web.archive.org/web/20160304111207/http://baugeschichte.a.tu-berlin.de/bg/forschung/dissertationen/homann.pdf Photo vom Innenraum in der Nutzung als Sporthalle] ([[Portable Document Format|pdf]]-Format; 224 kB)