Walt Disney: differenze tra le versioni
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Nonostante ciò, ''"Walt Disney non era un razzista"'', scrisse Gabler, ''"né pubblicamente o privatamente ha mai fatto osservazioni denigratorie sui neri o affermato una qualsivoglia superiorità bianca. Come molti bianchi americani della sua generazione, tuttavia, non era sensibile sulle tematiche razziali"''.<ref name="Gabler 2006">{{cita pubblicazione|nome=Neal|cognome=Gabler|titolo=Walt Disney: The Triumph of the American Imagination|editore=Knopf Doubleday Publishing Group|città=New York|anno=2006|lingua=en}}</ref> Per esempio, si racconta che durante una riunione su ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Biancaneve e i sette nani]]'', si riferì ai nani che si mettevano uno sopra l'altro come una ''"pila di negri"'', termine regionale statunitense che indica un gioco da bambini,<ref>{{cita libro|nome=Frederic Gomes|cognome=Cassidy|titolo=Dictionary of American Regional English: I-O|anno=1996|editore=Belknap Press of Harvard University Press|volume=3|p=799|url=https://projects.iq.harvard.edu/files/cb45/files/20101119151543252.pdf|ISBN=978-0-674-20519-2}}</ref> e che mentre faceva il casting per ''[[I racconti dello zio Tom]]'' (''[[Song of the South]]'') usò il termine ''"pickaninny"'',<ref name="Gabler 2006" /> traducibile in italiano come "[[Negro|negretto]]".<ref>{{cita libro|titolo=Il Sansoni inglese. Dizionario English-Italian, italiano-inglese. Con CD-ROM|anno=2008|editore=Rizzoli Larousse|url=http://dizionari.corriere.it/dizionario_inglese/Inglese/P/pickaninny.shtml|ISBN=978-88-525-0165-4}}</ref>
''I racconti dello zio Tom'' o ''Song of the South'' fu ampiamente contestato da critici cinematografici, attivisti e
L'animatore afroamericano [[Floyd Norman]], che lavorò per Walt Disney a stretto contatto negli anni cinquanta e sessanta, disse: ''"Non una sola volta ho mai osservato un cenno del comportamento razzista del quale Walt Disney fu spesso accusato dopo la sua morte. Il suo trattamento delle persone - e con questo intendo tutte le persone - può solo definirsi esemplare"''.<ref>{{cita web|url=http://www.mouseplanet.com/10606/Debunking_Meryl_Streep_Part_Two|autore=Jim Korkis|data=26 febbraio 2014|titolo='Debunking Meryl Streep, Part Two'|editore=MousePlanet|accesso=21 gennaio 2015}}</ref>
{{citazione|''Walt Disney non era un razzista, né i suoi animatori. Walt Disney era un artista e un intrattenitore e i suoi film d'animazione semplicemente riflettevano ed emulavano i famosi artisti e performers del mondo dello show-business dei suoi tempi. Cantanti e ballerini afroamericani hanno ispirato gli animatori Disney, e ballerini afroamericani (Freddie e Eugene Jackson) vennero assunti da Disney per fare da riferimenti visivi e modelli per gli animatori... Il mondo è cambiato e la cultura è cambiata. Non c'è niente di sbagliato nel riconoscerlo. Tuttavia è totalmente sbagliato rivedere e cancellare la storia semplicemente perché vi mette in qualche modo a disagio... Purtroppo, il [[sarcasmo]] sembra sprecato per la generazione ignorante e iper-sensibile di oggi. La ragione per cui il leader dei corvi venne chiamato "Jim" è Disney e [[Ward Kimball]] che prendono in giro in modo cartoonesco l'oppressivo sud americano di allora e le sue oppressive [[leggi Jim Crow]]. Non stavano "celebrando" Jim Crow, stavano PRENDENDO IN GIRO Jim Crow. Nessuno riesce più a cogliere il sarcasmo oggi?... Il classico d'animazione di Walt Disney non è razzista, né le persone che hanno realizzato il film. Ho avuto il privilegio di conoscere e lavorare con la maggior parte di loro. L'unica cosa che questi uomini e donne di talento volevano era portare su schermo il miglior intrattenimento Disney. In questa folle e irrazionale era di sciocchezze e insensatezze "politicamente corrette" ho pensato doveste saperlo... Miei cari amici, la [[Disney Legend|Leggenda Disney]] Ward Kimball ha animato questi corvi jazzisti cool negli anni '40. Se trovate ''Dumbo'' di Walt Disney "razzista", è solo un vostro problema.''|3=}}
Nel 1989, l'attore afroamericano [[Nick Stewart]] venne richiamato alla Disney per riprendere il suo ruolo di [[Compare Orso]] per il tour di [[Splash Mountain]]. Lo storico della Disney [[Jim Korkis]] gli chiese se pensava che fosse davvero degradante interpretare Compare Orso in ''[[Song of the South]]'' (''[[I racconti dello zio Tom]]''), riguardo a tutte le controversie sulla rappresentazione degli afroamericani. Stewart rise e rispose "Disney ci ha trattati come dei re." Concluse poi dicendo che i soldi guadagnati per il suo ruolo di Compare Orso sono andati a un teatro per attori afroamericani per interpretare ruoli diversi da maggiordomi e cameriere. Disse anche che intendeva fare la stessa cosa con i soldi del giro d'inaugurazione di Splash Mountain.
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