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:::Leggendo queste parole mi pare abbastanza chiaro che tu non conosca cosa sia la moderna archeologia e come lavori. L'archeologia è un lavoro interdisciplinare. I risultati di uno scavo archeologico (specialmente su larga scala) sono analizzati da diversi specialisti: geologi; palinologi che, attraverso i residui pollinici, ricostruiscono le piante presenti al momento in cui l'insediamento era in vita; archeozoologi, che, dallo studio delle ossa, ricostruiscono la fauna; bioarcheologi che individuano e studiano i semi; ci si avvale di fisici che, attraverso il metodo della termoluminiscenza, del radiocarbonio (e altre metodologie) datano l'insediamento; tipologi che studiano i reperti vascolari, metallici...; altri laboratori specializzati che analizzano i legni (sia riguardo le specie arboree che la dendrocronologia); (e l'elenco potrebbe allargarsi allo studio dei tessuti, della composizione dei reperti metallici e alle decine di altre classi di reperti che emergono dal suolo). Per l'epoca classica e medievale, le fonti ricoprono un ruolo primario, ma qualsiasi archeologo sia classico che medievista sa che le fonti vanno vagliate criticamente perché, come oggi tanti commettono errori nel riportare un avvenimento, così avveniva in passato. Per questi e altri mille motivi, se un (qualsiasi) archeologo afferma che la statua detta Lamia è un togato (maschio, perché rappresenta un maschio!) realizzata tra I secolo avanti e I secolo dopo Cristo, è perché, sulla base di elementi stilistici che gli archeologi hanno visto altrove centinaia di volte, quella statua è stata realizzata in quell'arco temporale. Non è una dea (perché rappresenta un maschio) e non è stata realizzata dai Taurani nel I millennio a.C., come hanno scritto, anche perché nel I millennio a.C. nessuno in Italia realizzava statue di marmo. Il termine lamia o lamione fa riferimento, come (giustamente, a mio parere) ipotizzato da un geologo di Pagani, al deflusso dei detriti che provengono dalle alture e che, scendendo per Via Matteotti, si andavano a impantanare all'altezza della chiesa di San Francesco. Ripeto, c'è un lavoro enorme dietro le opinioni di un archeologo, lavoro che va oltre quello che un presunto studioso deduce sulla base di un'assonanza fonetica, facendo i salti mortali per attribuire a una statua maschile fattezze femminili e associarla a una divinità che fa originariamente parte del pantheon punico... --[[Utente:Nuceria5|Nuceria5]] ([[Discussioni utente:Nuceria5|msg]]) 07:41, 31 dic 2020 (CET)
 
Condivido quanto asserisci, nulla da obiettare. Consentitemi però di poter dire (scrivere) , circa l’accenno fatto sulla dea Lamia, che su di essa ci sono tutta una serie di studi che vanno dal T. Trade al G. Greco e M. De Spagnolis. Certamente quella è una statua Romana, ma lo “studio” condotto porta ad asserire un collegamento diretto/indiretto con culti pagani e che sarebbe un dato per comprendere a chi fosse stato dedicato nel passato il luogo di culto di Pagani (cito uno scritto della De Spagnolis, archeologo, in merito ad una trattazione sul santuario della Madonna delle Galline ). Potremmo dilungarci troppo, ed andremmo forse contro un requisito di Wikipedia che a quanto pare non vorrebbe assimilare questa sezione ad una chat. Dico solo che essendo tu una persona istruita e competente , potresti (se non lo hai già fatto ) documentarti con la bibliografia citata nella storia di Pagani (soprattutto i lavori della De Spagnolis) per non escludere l’una o l’altra interpretazione, che va “letta” in un contesto diverso rispetto al semplice ritrovamento archeologico e conseguente datazione. Grazie ancora. [[Utente:Wilky73|Wilky73]] ([[Discussioni utente:Wilky73|msg]]) 10:12, 31 dic 2020 (CET)