Asherah (palo sacro): differenze tra le versioni

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]] o di [[YahwehLL<nowiki>'</nowiki>'''''asherah''''' era un palo sacro eretto nei luoghi di culto [[Canaan|cananei]] per onorare la dea madre [[ugarit]]ica [[Asherah]], consorte del dio [[El (divinità)|El]].<ref>Sarah Iles Johnston, ed. ''Religions of the Ancient World'', (Belnap Press, Harvard) 2004, p. 418; W.L. Reed, ''The Asherah in the Old Testament'' (Fort Worth: Texas Christian University Press) 1949; la connessione delle figurine a pilastro con Asherah è presentata in [[Raphael Patai]], ''[[The Hebrew Goddess]]'', 1967.</ref> La relazione tra i riferimenti letterari all<nowiki>'</nowiki>''asherah'' e i ritrovamenti archeologici in [[Giudea]] di figurine a pilastro è oggetto di dibattiti accademici.<ref>Raz Kletter, ''The Judean Pillar-Figurines and the Archaeology of Asherah'' (Oxford: Tempus Reparatum) 1996.</ref>
 
Le ''asherim'' erano oggetti di culto collegati alla venerazione di Asherah, intesa come consorte di [[Baal]] o di [[Yahweh]], come attestato da iscrizioni da [[Kuntillet Ajrud]] e [[Khirbet el-Qom]],<ref>W.G. Dever, "Asherah, Consort of Yahweh? New Evidence from Kuntillet ʿAjrûd" ''Bulletin of the American Schools of Oriental Research'',1984; D.N. Freedman, "Yahweh of Samaria and his Asherah", ''The Biblical Archaeologist'', 1987; [[Morton S. Smith]], "God Male and Female in the Old Testament: Yahweh and his Asherah" ''Theological Studies'', 1987; J.M. Hadley "The Khirbet el-Qom Inscription", ''Vetus Testamentum'', 1987</ref> e come tali oggetto di contrasto tra culti in competizione. La qualifica di «palo» suggerisce che il materiale di costruzione fosse il legno, ma John Day osserva che «non viene mai detto esattamente di cosa si trattasse».<ref>John Day, «Asherah in the Hebrew Bible and Northwest Semitic Literature», ''Journal of Biblical Literature'' '''105'''.3 (settembre 1986:385-408) p 401; le ''asherim'' sono trattate alle pp 401-04.</ref> Il ruolo di una ''asherah'' descritto nei testi fu probabilmente riscritto e reinterpretato dai seguaci di [[Esdra (Bibbia)|Esdra]], al ritorno degli Ebrei dall'[[esilio babilonese]] e con la scrittura della [[fonte sacerdotale]].<ref>R.E. Clements, ''Deuteronomy'' (1989); E.W. Nicholson, ''Deuteronomy and Tradition'' (1967).</ref> Se da una parte è vero che ci fu un movimento che si opponeva alla venerazione della dea nel [[Tempio di Gerusalemme]] al tempo del re [[Giosia]], questo non sopravvisse a lungo al suo regno, in quanto i successivi quattro re biblici «fece[ro] ciò che è male agli occhi del Signore» (''[[Secondo libro dei Re]]'', {{passo biblico|2Re|23:32, 37; 24:9, 19}}). Altre esortazioni vennero da [[Geremia]]. L'interpretazione tradizionale del testo biblico vuole che gli Israeliti abbiano importato elementi pagani come l<nowiki>'</nowiki>''asherah'' dai vicini [[Cananei]]; le moderne interpretazioni accademiche suggeriscono invece che la [[religione popolare]] israelita fosse stata politeista da sempre, e che siano stati i profeti e i sacerdoti che denunciarono le ''asherim'' ad essere gli innovatori.