Una questione privata (Fenoglio): differenze tra le versioni

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== Trama ==
La storia inizia con la conoscenza di Milton da parte del lettore,è un giovanepartigiano alto e assai magro,badogliano che casualmente ritorna nella villa in cui, prima dello scoppio della guerra di resistenza, ebbeviveva unFulvia, incontro con unala ragazza di nomecui Fulviaè innamorato. Il ragazzo si innamorò della giovane torinese, e traTra di loro nacqueera nato un particolare rapporto, rapportoparticolare che purtroppo si spezzòera alinterrotto sopraggiungerecon l'inizio della guerra contro i fascisticivile. RipercorrendoEntrato dunquenel queigiardino postidella così a lui tanto carivilla, Milton si imbattéimbatte nella custode della famiglia di Fulvia: dopo un paio di domande poste all’indaffarataalla donna, Milton venneviene a conoscenza di una relazione tra la giovane ragazza e Giorgio, un partigianoamico di Milton diventato propriopartigiano comeanche lui. La delusione, dopo quelle parole, era percettibile nel ragazzo, che da quel momento in poi, con completa disperazione e frenesia, tenta in tutti i modi di trovare Giorgio, per scoprire che cosa ci fosse veramente tra lui e Fulvia. Ed è qua infatti che il paragone precedentemente accennato trova un senso. Con i fascisti alle spalle Milton salutò in fretta la donna, e scappò via.
Il libro si sviluppa principalmente attorno ad un personaggio, si tratta di Milton, un partigiano badogliano. La prefazione scritta da uno dei maggiori esponenti della letteratura del ‘900, Italo Calvino, compie una persuadente e convincente analogia tra il romanzo scritto da Fenoglio e l’opera di Ariosto, l’Orlando furioso. A primo impatto sembra fuori contesto tale assonanza, ma leggendo il romanzo ci si accorge che questo parallelismo diventa sempre più sagace, pagina dopo pagina.
 
ConoscevaMilton conosceva abbastanza bene Giorgio, ma prestavano servizio in due reggimenti diversi, dunque Milton intraprese il cammino verso di lui: la scena del suo arrivo al reggimento è tra le tante che dimostra quanto poco fossero organizzati i gruppi partigiani. Non trovando Giorgio nei vari appostamenti, venne a sapere che era uscito insieme ad altri compagni; al ritorno di quest’ultimi Giorgio tardava ad arrivare, e nella confusione più totale il giovane badogliano cercò di capire che fine avesse fatto, ma tutto ciò che gli seppero rispondere fu esageratamente vago. La giornata era dominata da una nebbia fittissima, e si realizzò dunque che Giorgio fosse stato rapito dai fascisti senza che nessuno se ne accorgesse.
La storia inizia con la conoscenza di Milton da parte del lettore, un giovane alto e assai magro, che casualmente ritorna nella villa in cui, prima dello scoppio della guerra di resistenza, ebbe un incontro con una ragazza di nome Fulvia. Il ragazzo si innamorò della giovane torinese, e tra di loro nacque un particolare rapporto, rapporto che purtroppo si spezzò al sopraggiungere della guerra contro i fascisti. Ripercorrendo dunque quei posti così a lui tanto cari, Milton si imbatté nella custode della famiglia di Fulvia: dopo un paio di domande poste all’indaffarata donna, Milton venne a conoscenza di una relazione tra la giovane ragazza e Giorgio, un partigiano proprio come lui. La delusione, dopo quelle parole, era percettibile nel ragazzo, che da quel momento in poi, con completa disperazione e frenesia, tenta in tutti i modi di trovare Giorgio, per scoprire che cosa ci fosse veramente tra lui e Fulvia. Ed è qua infatti che il paragone precedentemente accennato trova un senso. Con i fascisti alle spalle Milton salutò in fretta la donna, e scappò via.
 
Dopo questa totale dimostrazione di mancanza di spirito di gruppo, a Milton venne l’unica idea possibile che gli permettesse di ritrovare Giorgio: il piano era quello di rapire un fascista, e successivamente di fare a scambio con Giorgio, cosa molto comune in tempi di guerra, ma doveva faretrovarlo velocevelocemente, altrimenti il suo amico sarebbe stato ucciso e con lui sarebbe svanita la possibilità di conoscere la verità.
Conosceva abbastanza bene Giorgio, ma prestavano servizio in due reggimenti diversi, dunque Milton intraprese il cammino verso di lui: la scena del suo arrivo al reggimento è tra le tante che dimostra quanto poco fossero organizzati i gruppi partigiani. Non trovando Giorgio nei vari appostamenti, venne a sapere che era uscito insieme ad altri compagni; al ritorno di quest’ultimi Giorgio tardava ad arrivare, e nella confusione più totale il giovane badogliano cercò di capire che fine avesse fatto, ma tutto ciò che gli seppero rispondere fu esageratamente vago. La giornata era dominata da una nebbia fittissima, e si realizzò dunque che Giorgio fosse stato rapito dai fascisti senza che nessuno se ne accorgesse.
 
Dopo questa totale dimostrazione di mancanza di spirito di gruppo, a Milton venne l’unica idea possibile che gli permettesse di ritrovare Giorgio: il piano era quello di rapire un fascista, e successivamente di fare a scambio con Giorgio, cosa molto comune in tempi di guerra, ma doveva fare veloce, altrimenti il suo amico sarebbe stato ucciso e con lui sarebbe svanita la possibilità di conoscere la verità.
 
I giorni che seguirono furono difficili per Milton: dovette resistere all’umidità incessante delle colline, ad una nebbia che lo penetrava fino alle ossa, a un terreno pieno di fango e alla quasi completa mancanza di cibo, ma nonostante tutte le difficoltà, riuscì a cavarsela solo grazie alla malattia che l’aveva ormai catturato: l’amore.
 
Dopo giorni di completo disorientamento, il giovane badogliano ricevette un’informazione molto importante da un’anziana signora: in un paesino non lontano dallada [[Alba (Italia)|Alba]]<nowiki/>a città in cui era detenuto Giorgio, un sottufficiale fascista aveva intrapreso una relazione con una sarta e i due si incontravano sistematicamente per consumare il loro amore. Per Milton si aprì una grande porta di speranza: dopo aver studiato le mosse del fascista, il partigiano lo catturò e finalmente si diresse verso la città per portare a termine lo scambio. L’entusiasmo di Milton era alle stelle, ma questo entusiasmo era destinato a durare poco: in un tentativo di fuga da parte del fascista, Milton lasciò partire uno sparo, e il militare cadde a terra morto. Il badogliano cascò in un profondo senso di colpa, e cercò sempre di più di far cadere la responsabilità della morte del fascista a lui stesso, e cercare di deresponsabilizzarsi. Purtroppo, i fascisti vennero a sapere della morte di un loro sottufficiale, quindi per vendetta fucilarono due ragazzi prigionieri nella loro caserma, catturati quattro mesi prima. Quando però l’unica possibilità di recuperare Giorgio era ormai svanita, Milton decise di tornare dalla vecchia governante per chiederle maggiori informazioni sulla relazione tra Fulvia e Giorgio. Giunto dunque alla villa, Milton fu sorpreso dai fascisti, da quel momento inizia un folle inseguimento: i fascisti sparano colpi di mitraglia contro il badogliano, che con fortuna riesce a sottrarsi ad essi. Dopo pagine di fuga, Milton crolla a terra nei pressi di un bosco.
 
=== Personaggi principali ===
* Milton: il protagonista, è un giovane partigiano, molto alto e molto magro, ventenne, colto, poco socievole. È innamorato di Fulvia.
* Fulvia: la ragazza amata da Milton. È una giovane di [[Torino]], sfollata per qualche tempo ad Alba.
* Giorgio Clerici: amico e possibile rivale in amore di Milton.