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=== La campana di Hōkō-ji ===
[[File:Hokoji-BellDetail-M1767.jpg|thumb|right|Iscrizioni sopra la campana ''[[Hōkō-ji (Kioto)|Hōkō-ji]]'', a [[Kyōto]].]]
Sebbene l'atteggiamento di Ieyasu prima dell'incontro non fosse mai stato ostile, fece pressioni su Hideyori e sulla madre per spendere gran parte delle ricchezze che il padre Hideyoshi aveva accumulato sotto forma dilingotti d'oro <ref>{{cita|Turnbull 2006b|p. 12}}.</ref>. Uno dei progetti principali nel quale si impegnò Hideyori fu la ricostruzione del grande Buddha di Kyōto, lo stesso che Hideyoshi aveva eretto nel 1587 e che fu distrutto da un terremoto nel 1596<ref>{{cita|Dougill 2006|p. 114}}.</ref>. All'inizio del 1603 un incendio distrusse la statua quando questa era quasi ultimata. I lavori ripresero nel 1608 e terminarono nel 1612, quando rimase solo il fondere launa campana di bronzo per procedere con l'apertura del tempio Hōkō-ji, dove sarebbe stata ospitata la statua<ref>{{cita|Dougill 2006|p. 13}}.</ref>. Dopo aver terminato il lavoro nel maggio 1614, Hideyori si consultò con Ieyasu chidendogli di poter supervisionare la cerimonia, permesso che gli fu concesso e durante la quale si assicurò anche che lo stesso figlio di Ieyasu, Hidetada, fosse presente all'evento<ref name="Murdoch518">{{cita|Murdoch 1996|p. 518}}.</ref>.
 
[[Ernest Mason Satow|Ernest Satow]] (1843 - 1929, diplomatico inglese in Giappone) descrisse gli eventi nel seguente modo: {{Citazione|Nella primavera del 1614 sia la statua che il tempio erano stati completati con successo e la popolazione della capitale e delle province limitrofe accorse per assistere alla cerimonia di apertura. Ma i sacerdoti che, con l'aiuto di centinaia di bonzi minori, avrebbero dovuto celebrare la cerimonia di dedicazione, avevano appena preso il loro posto e iniziando a ripetere le loro liturgie quando due messaggeri a cavallo arrivarono dalla residenza dello Shōgun con l'ordine di interrompere il processo e proibire la consacrazione. Il conseguente disordine tra i [...] partecipanti, molti dei quali vennero da grande distanza e ignari della causa della conclusione inaspettata della celebrazione, si concluse in una rivolta, che la polizia non fu in grado di reprimere, e si dice che la città venne saccheggiata dalla folla inferocita [...]<ref name="Murdoch518" />|}}
 
Le ragioni per le quali la celebrazione non ebbe luogo furono note in seguito: sulla campana venne incisa una scritta che recava ''kokka anko'' (({{Nihongo2|国家 安康}}) ossia ''possa lo stato essere pacifico e prospero'' <ref>{{cita|Dougill 2006|p. 116}}.</ref><ref name="Osaka14">{{cita|Turnbull 2006b|p. 14}}.</ref>. I caratteri secondo la lettura cinese [[on'yomi]] si pronunciavano ''ka'' e ''ko'', mentre secondo la lettura giapponese [[kun'yomi]] diventavano ''ie'' e ''yasu'' (({{Nihongo2|家康}}), e quindi Ieyasu affermò che Hideyori lo stesse denigrando. Inoltre sulla campana venne incisa un'altra frase che riportava ''a est dà il benvenuto alla luna splendente, a ovest dà l'addio al sole che tramonta''. Per questa frase Ieyasu si adirò ancor di più poichè il Giappone orientale, dove si trovava la capitale dello shogunato, fosse considerato inferiore, facendo apparire Hideyori come il grande luminare<ref name="Osaka14" />.
 
Nonostante i tentativi di Katagiri Katsumoto di mediare la situazione, Ieyasu trovò il pretesto ideale per assumere un atteggiamento bellicoso contro Hideyori<ref name="Osaka15">{{cita|Turnbull 2006b|p. 15}}.</ref>. La situazione peggiorò nel settembre di quell'anno, quando a Edo arrivò la notizia che nel castello di Ōsaka si stavano radunando un gran numero di [[rōnin]] su invito di Hideyori<ref name="Osaka15" />.
 
Katsumoto propusopropose a Hideyori queche Yodogimi fuerafosse enviadainviata a [[Edo]] comocome rehénostaggio connel eltentativo afándi deevitare evitarle las hostilidadesostilità, ama loil quegiovane ellaToyotomi serifiutò negó rotundamente.categoricamente<ref>{{Cita Harvard cita|Murdoch| 1996|p=. 521|sp=sí}}.</ref>. SospechosoSospettato dedi intentartrame traicionarcontro alil [[clan Toyotomi]], Katsumoto dejólasciò OsakaŌsaka elil 2 de noviembrenovembre<ref name="Murdoch523">{{Cita Harvard cita|Murdoch| 1996|p=. 523|sp=sí}}.</ref> ye volviótornò alin servicioservizio del clan Tokugawa,<ref name="Frédéric488">{{Cita Harvard cita|Frédéric| 2005|p=. 488|sp=sí}}.</ref>, conannullando locosì queogni sepossibilità disolvió cualquier posibilidad de llegar adi un acuerdoaccordo contra elle shogunato.parti<ref name="Murdoch523" />.
Las causas de que no se llevara a cabo la celebración se supieron después: en la campana se escribió {{nihongo|''kokka anko''|国家安康|extra=«paz y estabilidad al país»<ref>{{Cita Harvard |Dougill|2006|p=116|sp=sí}}.</ref> o «que el estado esté en paz y prospere».<ref name="Osaka14">{{Cita Harvard |Turnbull|2006b|p=14|sp=sí}}.</ref>}} ''Ka'' y ''ko'' eran la lectura ''[[on'yomi]]'', o china, de los [[kanji]]s, que según su lectura japonesa, o ''[[kun'yomi]]'', se leen ''ie'' y ''yasu'' (家康), por lo que Ieyasu reclamó que dichos kanjis hacían alusión a su nombre. Además, se escribió una oración que decía «en el Este saluda a la brillante luna, en el Oeste dice adiós al sol que se pone». Con dicha oración Ieyasu protestó aún más, asegurando que se hacía referencia al este de Japón —donde Ieyasu estableció la capital— como inferior, y que Hideyori aparecía alegóricamente como la gran luminaria.<ref name="Osaka14" />
 
A pesar de los intentos de Katagiri Katsumoto de mediar la situación, Ieyasu encontró el pretexto ideal para tomar una actitud beligerante contra Hideyori.<ref name="Osaka15">{{Cita Harvard |Turnbull|2006b|p=15|sp=sí}}.</ref> La situación se agravó para septiembre de ese año, cuando llegó a Edo la noticia de que en Osaka se estaban agrupando una gran cantidad de ''[[rōnin]]'' —samuráis sin señor— por invitación de Hideyori.<ref name="Osaka15" />
 
Katsumoto propuso a Hideyori que Yodogimi fuera enviada a [[Edo]] como rehén con el afán de evitar las hostilidades, a lo que ella se negó rotundamente.<ref>{{Cita Harvard |Murdoch|1996|p=521|sp=sí}}.</ref> Sospechoso de intentar traicionar al [[clan Toyotomi]], Katsumoto dejó Osaka el 2 de noviembre<ref name="Murdoch523">{{Cita Harvard |Murdoch|1996|p=523|sp=sí}}.</ref> y volvió al servicio del clan Tokugawa,<ref name="Frédéric488">{{Cita Harvard |Frédéric|2005|p=488|sp=sí}}.</ref> con lo que se disolvió cualquier posibilidad de llegar a un acuerdo con el shogunato.<ref name="Murdoch523" />
 
== Preparativi ==
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* {{cita libro|cognome=Deal |nome=William |titolo=Handbook to life in medieval and early modern Japan |anno=2007 |editore=Oxford University Press |lingua=EN |isbn=0195331265 }}
* {{cita libro|cognome=Dougill |nome=Jhon |titolo=Kyoto: a cultural history |anno=2006 |editore=Oxford University Press |lingua=EN |isbn=0195301374 |cid=Dougill 2006 }}
* {{Cita libro|apellidos=Frédéric |nome=Louis |titolo=Japan encyclopedia |editore=[[Harvard University Press]] |anno=2005 |lingua=EN |isbn=0674017536 |cid=Frédéric 2005}}
* {{cita libro|cognome= Gaskin |nome= Carol |cognome2=Hawkins |nome2=Vince |cognome3=Cebrian |nome3=Juan Antonio |editore= Nowtilus S.L |titolo= Breve historia de los samuráis |anno= 2005|isbn= 8497631404||lingua=ES}}
* {{cita libro|cognome=González |nome=Jesús |titolo=Filosofía de las artes japonesas. Artes de guerra y caminos de paz |anno=2008 |editore=Verbum Editorial|isbn=8479623853|lingua=ES }}