Franca Viola: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 151.72.200.134 (discussione), riportata alla versione precedente di 80.18.75.142
Etichetta: Rollback
Mr Wolf (discussione | contributi)
m Piccole correzioni
Riga 24:
=== La vicenda del matrimonio ===
{{Citazione|Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce}}
Infine, il 26 dicembre [[1965]], all'età di 17 anni, Franca Viola fu rapita (assieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) da Melodia, che agì con l'aiuto di dodici amici, con i quali devastò l'abitazione della giovane e aggredì la madre che tentava di difendere la ragazza. Franca fu [[Violenza sessuale|violentata]], malmenata e lasciata a digiuno, quindi [[Sequestro di persona|tenuta segregata]] per otto giorni inizialmente in un casolare al di fuori del paese e poi in casa della sorella di Melodia ad [[Alcamo]] stessa; il giorno di Capodanno, il padre della ragazza fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta "''paciata''", ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Il padre e la madre di Franca, d'accordo con la [[polizia]], finsero di accettare le nozze riparatrici e addirittura il fatto che Franca dovesse rimanere presso l'abitazione di Filippo, ma il giorno successivo, 2 gennaio 1966, la polizia intervenne all'alba facendo irruzione nell'abitazione, liberando Franca ed arrestando Melodia ed i suoi complici.[[File:Viola02.jpg|miniatura|Franca Viola in una foto d'epoca]]Secondo la [[morale]] del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando il suo [[onore]] e quello familiare. In caso contrario, sarebbe potuta rimanere ''zitella'' e additata come "[[Onore|donna svergognata]]". All'epoca, la legislazione italiana, in particolare l'articolo 544 del [[Codice penale italiano|codice penale]], recitava: "Per i delitti preveduti dal capo primo e dall'articolo 530, il matrimonio, che l'autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali",; in altre parole, ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto "[[Matrimonio#Matrimonio riparatore|matrimonio riparatore]]", contratto tra l'accusato e la persona offesa; la [[violenza sessuale]] era considerata oltraggio alla [[morale]] e non reato contro la persona.
 
Il caso sollevò in Italia forti polemiche divenendo oggetto di numerose [[Interpellanza parlamentare|interpellanze parlamentari]].
Riga 42:
Franca Viola diventerà in Sicilia e in Italia un simbolo di libertà e dignità per tutte quelle donne che dopo di lei avrebbero subito le medesime violenze e ricevettero, dal suo esempio, il coraggio di "dire no" e rifiutare il matrimonio riparatore.
 
Si sposò nel [[1968]] con ilun giovane compaesano e amico d'infanzia, Giuseppe Ruisi, ragioniere, che insistette nel volerla prenderla in moglie, nonostante lei cercasse di distoglierlo dal proposito per timore di rappresaglie.
 
Come la stessa Franca ricordò anni dopo in una delle rare interviste concesse alla stampa, il futuro marito le avrebbe dichiarato di non temere ritorsioni da parte dei Melodia, dichiarando: "''Meglio vivere dieci anni con te che tutta la vita con un'altra''"<ref>Concita de Gregorio, "Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto", 2006, Mondadori Editore</ref>. La coppia ebbe due figli: si trasferì a vivere a [[Monreale]] per i primi tre anni di matrimonio, per poi tornare ad [[Alcamo]]. [[Giuseppe Saragat]], [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]], inviò alla coppia un dono di nozze per manifestare a Franca Viola la solidarietà e la simpatia sua e degli italiani. In quello stesso anno i due sposi furono ricevuti dal [[papa Paolo VI]] in udienza privata.
 
=== Gli anni 2000 ===
Il 22 ottobre [[2011]], Franca ha lanciato un appello sul Giornale di Sicilia per aiutare il figlio malato, costretto a continui trasferimenti dall'ospedale Cervello al Policlinico per curarsi. A circa 24 ore dall'appello, il figlio ha ottenuto il trasferimento definitivo, evitando i dolorosi spostamenti quotidiani. L'8 marzo [[2014]], in occasione della [[Giornata internazionale della donna|festa della donna]], Franca Viola è stata insignita al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] dell'[[onorificenza]] di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal [[Presidente della repubblica|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]]<ref name= quirinale>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=331792 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref> con la motivazione: "Per il coraggioso gesto di rifiuto del ''matrimonio riparatore'' che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell'emancipazione delle donne nel nostro Paese"<ref>{{Cita web |url=http://www.siciliaunopolis.com/2014/03/giornata-internazionale-della-donna.html |titolo=Giornata Internazionale Della Donna. Premiata Franca Viola per il suo epico "No" Al Matrimonio Riparatore che estingueva il Reato di Violenza Sessuale |accesso=12 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222123359/http://www.siciliaunopolis.com/2014/03/giornata-internazionale-della-donna.html |dataarchivio=22 dicembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
==Nei media==