Edward Idris Cassidy: differenze tra le versioni

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|ruoliricoperti=
* [[Arcivescovo titolare]] di [[Diocesi di Amanzia|Amanzia]] <small>(1970-1991)</small>
* Pro-[[nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica a Taiwan#Nunziatura apostolica|Cina]] <small>(1970-19791973)</small>
* Pro-[[nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Bangladesh#Nunziatura apostolica|Bangladesh]] <small>(1973-1979)</small>
* Pro-[[nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Lesotho#Nunziatura apostolica|Lesotho]] e [[delegato apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Sudafrica#Nunziatura apostolica|Sudafrica]] <small>(1979-1984)</small>
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|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Nazionalità = australiano
|PostNazionalità = , dal 3 marzo [[2003]] presidente emerito del [[Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani]] e della [[Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo]]
}}
 
== Biografia ==
Edward Idris Cassidy è nato il 5 luglio [[1924]] a [[Sydney]], Stato federato del [[Nuovo Galles del Sud]] ed [[arcidiocesi di Sydney]], nella parte meridionale dell'allora [[Federazione dell'Australia]] (oggi [[Australia|Commonwealth dell'Australia]]).
Nato a [[Sydney]] nel [[1924]], è stato ordinato [[Sacerdote (cattolicesimo)|sacerdote]] il 23 luglio [[1949]] dal [[cardinale]] [[Norman Thomas Gilroy]].
 
Ha ricevuto l'[[Ordinazione presbiterale nel Rito romano della Chiesa cattolica|ordinazione sacerdotale]] il 23 luglio [[1949]], presso la [[Cattedrale di Santa Maria (Sydney)|Cattedrale di Santa Maria]] a Sydney, per imposizione delle mani del [[cardinale]] [[Norman Thomas Gilroy]], [[arcivescovo metropolita]] di Sydney; si è incardinato, poco dopo aver compiuto venticinque anni, come [[presbitero]] della [[diocesi di Wagga Wagga]].
Dagli anni '70 agli anni '90 ha svolto un'intensa attività di [[nunzio apostolico]] in varie parti del mondo. Tra esse la [[Cina]] ([[1970]] - [[1979]]), il [[Sudafrica]] ([[1979]] - [[1984]]), i [[Paesi Bassi]] ([[1984]] - [[1988]]).
 
=== Nunzio apostolico ===
Il 23 marzo [[1988]] ha fatto il suo definitivo ritorno a [[Roma]], allorché [[Giovanni Paolo II]] lo ha nominato sostituto per gli Affari Generali.
Il 27 ottobre [[1970]] [[papa Paolo VI]] lo ha nominato, quarantaseienne, pro-[[nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica a Taiwan#Nunziatura apostolica|Cina]] con sede a [[Taiwan]], succedendo a [[Luigi Accogli]], trasferito a capo della [[Chiesa cattolica in Ecuador#Nunziatura apostolica|nunziatura apostolica in Ecuador]] il 29 settembre precedente; contestualmente gli è stata assegnata la [[Diocesi di Amanzia|sede titolare di Amanzia]] con dignità di [[arcivescovo titolare]], a titolo personale. Ha ricevuto la [[Ordinazione episcopale nel Rito romano della Chiesa cattolica|consacrazione episcopale]] il 15 novembre seguente, presso la cappella del [[Pontificio Collegio Urbano|Pontificio Collegio Urbano "De Propaganda Fide"]], per imposizione delle mani del [[cardinale]] [[Jean-Marie Villot]], [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] di [[Sua Santità]], assistito dai co-consacranti monsignori [[Giovanni Benelli]], arcivescovo titolare di [[Diocesi di Tusuro|Tusuro]] e sostituto per gli Affari Generale della [[Segreteria di Stato della Santa Sede|Segreteria di Stato]] nonché futuro cardinale, e [[Matthew Beovich]], arcivescovo metropolita di [[Arcidiocesi di Adelaide|Adelaide]]. Come suo motto episcopale il neo vescovo Cassidy ha scelto ''Fortitudo mea Dominus'', che tradotto vuol dire "Il Signore è mia forza".
 
Il 31 gennaio [[1973]], con il [[Breve apostolico|breve]] ''Catholica Ecclesia'', è stata istituita la [[Chiesa cattolica in Bangladesh#Nunziatura apostolica|pro-nunziatura apostolica in Bangladesh]]; contestualmente è divenuto, quarantottenne, il primo rappresentate diplomatico nel Paese asiatico, da poco indipendente dal [[Pakistan]].
È stato presidente del [[Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani]] e presidente della Commissione per le Relazioni Religiose con gli Ebrei dal 12 dicembre [[1989]] al 3 marzo [[2001]], quando gli è succeduto il cardinale [[Walter Kasper]].
 
Il 25 marzo [[1979]] [[papa Giovanni Paolo II]] lo ha trasferito, cinquantaquattrenne, come pro-[[nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Lesotho#Nunziatura apostolica|Lesotho]] e [[delegato apostolico]] in [[Chiesa cattolica in Sudafrica#Nunziatura apostolica|Sudafrica]]; è succeduto al sessantaquattrenne [[Alfredo Poledrini]], dimissionario per motivi di salute.
[[Papa Giovanni Paolo II]] lo ha innalzato alla dignità cardinalizia nel [[concistoro]] del 28 giugno [[1991]], assegnandogli la [[Santa Maria in Via Lata (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Via Lata]]. Il 26 febbraio [[2002]] ha optato per l'[[Cardinale#Cardinali presbiteri|ordine dei cardinali presbiteri]], mantenendo inalterato il titolo, elevato ''pro hac vice''.
 
{{Galleria
|larghezza = 250px
|titolo = Il nunzio Cassidy nei Paesi Bassi.
|align = left
|Immagine:Aankomst nieuwe pauselijke nuntius mgr. Cassidy op Schiphol, Bestanddeelnr 933-1771.jpg|Il nunzio Cassidy al suo arrivo all'[[Aeroporto di Amsterdam-Schiphol]] l'11 dicembre [[1984]].
|Immagine:Aankomst nieuwe pauselijke nuntius mgr. Cassidy op Schiphol, Bestanddeelnr 933-1773.jpg|
|Immagine:Aankomst nieuwe pauselijke nuntius mgr. Cassidy op Schiphol, kop, Bestanddeelnr 933-1772.jpg|
|Immagine:Edward Idris Cassidy (1984).jpg|
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Il 6 novembre [[1984]] papa Giovanni Paolo II lo trasferito ancora, sessantenne, a capo della [[Chiesa cattolica nei Paesi Bassi#Nunziatura apostolica|pro-nunziatura apostolica nei Paesi Bassi]]; è succeduto a [[Bruno Wüstenberg]], deceduto a settantadue anni il 31 maggio precedente.
 
==== Curia romana ====
Il 23 marzo [[1988]] papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, sessantatreenne, sostituto per gli Affari Generale della [[Segreteria di Stato della Santa Sede|Segreteria di Stato]]; è succeduto ad [[Eduardo Martínez Somalo]], cessato nell'incarico e poco dopo creato cardinale. Contestualmente ha ricevuto anche l'incarico di [[Segretario della cifra]], occupandosi di tenere la corrispondenza con i nunzi apostolici coadiuvato da più cifristi; l'ufficio non è più menzionato nella [[costituzione apostolica]] ''[[Pastor Bonus]]'', promulgata il 28 giugno dello stesso anno, per cui è stato soppresso.
 
Il 12 dicembre [[1989]] papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, sessantacinquenne, presidente del [[Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani]]; è succeduto all'ottantenne cardinale [[Johannes Willebrands]], dimissionario per raggiunti limiti d'età. Lo stesso giorno è divenuto anche il primo presidente della [[Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo]].
 
=== Cardinalato ===
Il 29 maggio [[1991]], al termine dell'Udienza generale, papa Giovanni Paolo II ha annunciato la sua creazione a [[cardinale]] nel [[Concistori di papa Giovanni Paolo II#28 giugno 1991|concistoro del 28 giugno seguente]]; quasi sessantasettenne, è stato il secondo capo dicastero australiano in [[Curia romana]] a ricevere la porpora dopo [[James Robert Knox]], mentre gli altri erano stati arcivescovi di Sydney. Durante la cerimonia gli sono stati conferiti la berretta, l'anello e la [[Santa Maria in Via Lata (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Via Lata]], vacante dal 28 novembre [[1990]], giorno della morte del cardinale polacco [[Władysław Rubin]], prefetto emerito della [[Congregazione per le Chiese orientali]].
 
Il 3 marzo [[2001]] papa Giovanni Paolo II ha accettato la sua rinuncia dalla direzione del [[Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani]] e dalla [[Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo]] per raggiunti limiti d'età, ai sensi del can. 401 § 1 del [[Codice di diritto canonico]], divenendone presidente emerito all'età di settantasei anni<ref>{{cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2001/03/03/0140/00367.html#RINUNCIA%20DEL%20PRESIDENTE%20DEL%20PONTIFICIO%20CONSIGLIO%20PER%20LA%20PROMOZIONE%20DELL%E2%80%99UNIT%C3%80%20DEI%20CRISTIANI%20E%20NOMINA%20DEL%20SUCCESSORE|titolo=Rinunce e nomine. Rinuncia del Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e nomina del successore|editore=Bollettino. Sala stampa della Santa Sede|data=3 marzo 2001|accesso=16 gennaio 2021}}</ref>; in entrambi gli incarichi gli è succeduto il sessantottenne cardinale [[Walter Kasper]], fino ad allora segretario dei medesimi dicasteri. in seguito si è ritirato a [[Warabrook]], [[Nuovo Galles del Sud]], nella nativa [[Australia]].
 
Il 26 febbraio [[2002]], durante un concistoro ordinario pubblico per alcune cause di canonizzazione, dopo averne fatto richiesta ha optato per l'[[Cardinale#Cardinali presbiteri|ordine dei cardinali presbiteri]] mantenendo la diaconia di Santa Maria in Via Lata elevata a titolo presbiterale ''[[pro hac vice]]'', avendo trascorso una decade come cardinale diacono, ai sensi del can. 350 § 5-6 del Codice di diritto canonico.
 
Il 5 luglio [[2004]], al compimento dell'ottantesimo genetliaco, ha perso il diritto di entrare in conclave ed ha cessato di essere membro dei dicasteri della [[Curia romana]], in conformità all'art. II § 1-2 del [[motu proprio]] ''[[Ingravescentem Aetatem]]'', pubblicato da [[papa Paolo VI]] il 21 novembre [[1970]]; per questo motivo non ha potuto partecipare né al [[conclave del 2005]], che si è concluso con l'elezione al soglio pontificio del cardinale Joseph Raztinger con il nome di [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], né al [[conclave del 2013]], che ha portato all'elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio con il nome di [[Papa Francesco|Francesco]].
 
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
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|carica = Pro-[[nunzio apostolico]] in [[Chiesa cattolica a Taiwan#Nunziatura apostolica|Cina]]
|immagine = Emblem Holy See.svg
|periodo = 27 ottobre [[1970]] – 2531 marzogennaio [[19791973]]
|precedente = [[Luigi Accogli]]
|successivo = [[Francesco Colasuonno]]<br><small>([[incaricato d'affari]])</small>