Marco Pannella: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 93:
=== Formazione personale e inizio della carriera politica ===
{{Citazione|Io non credo nelle ideologie, non credevo nelle ideologie codificate e affidate ai volumi rilegati e alle biblioteche e agli archivi. Non credo nelle ideologie chiuse, da scartare e usare come un pacco che si ritira nell'ufficio postale. L'ideologia te la fai tu, con quello che ti capita, anche a caso. Io posso essermela fatta anche sul catechismo che mi facevano imparare a scuola, e che per forza di cose poneva dei problemi, per forza di cose io ero portato a contestare.|Marco Pannella, intervista a ''Playboy Italia'', 1º gennaio 1975}}
Pannella nacque a [[Teramo]] il 2 maggio del [[1930]] da padre [[italia]]no, Leonardo Pannella ([[1898]]-[[1986]]), un [[ingegnere]] appartenente ad una famiglia dell'agiata [[borghesia]] [[Latifondo|agraria]] [[Abruzzo|abruzzese]], e da madre [[Svizzera francese|svizzero-francese]]<ref name="ilmionovecento">Rai Scuola, [http://www.raiscuola.rai.it/articoli/marco-pannella-si-racconta/33508/default.aspx Marco Pannella si racconta], intervista del 2003 per il programma 'Il mio Novecento'.</ref><ref name=vita>[http://old.radicali.it/search_view.php?id=45661 ''Pannella: la mia vita, le mie idee''], 1975</ref>, Andrée Estachon ([[1900]]-[[1983]]). Il suo vero nome, Giacinto, (ilgli venne dato in onore del prozio [[Giacinto Pannella]], sacerdote e letterato del cattolicesimo liberale. Il secondo nome, quelloMarco, sempre usato tanto nella sfera pubblica quanto in quella privata, Marco, non venne registrato per un errore burocratico<ref name=romano>Barbara Romano, ''Le confessioni di Marco Pannella: "Sono il frocio della politica"'', Il Clandestino web, 03/05/2008</ref>), gli venne dato in onore del prozio [[Giacinto Pannella]], [[sacerdote]] e [[letterato]] del cattolicesimo liberale. La casa natale si trova nella via oggi intitolata proprio allo zio Giacinto.<ref name="cuttora">{{cita|Suttora|capitolo I}}.</ref>
 
Pannella è il primogenito, dopo di lui nascerà la sorella Liliana ([[1932]]-[[2015]]), e cresce in un ambiente familiare [[bilinguismo|bilingue]] - [[Lingua italiana|italiano]] e [[Lingua francese|francese]] -, frequentato da tanto [[fascisti]] quanto da [[antifascisti]], sia [[ebrei]] sia stranieri, maturando già in giovane età idee [[liberalismo|liberali]] e [[antirazzismo|antirazziste]], grazie anche alla lettura dei testi di [[Benedetto Croce]] e della cultura [[neoidealismo|neoidealistica]] dell'epoca.<ref name=cuttora/><ref name=fran>[http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/marco-pannella-stregato-da-papa-francesco-2023842/ ''Marco Pannella stregato da Papa Francesco. Cronaca di una strana “conversione”'']</ref> Studia alle elementari col [[metodo Montessori]].<ref name="ilmionovecento" /> Ancora giovanissimo, studia [[violino]] col professor Righetti, antifascista, che con lui inizia a parlare di politica. Nel 1938 viene a sapere delle [[Leggi razziali fasciste]] dal suo professore, che gli spiega le ragioni per le quali una sua compagna ebrea era stata costretta a fuggire dalla scuola.<ref name="ilmionovecento" /> Per i bombardamenti a Roma, poi, è con la famiglia tra gli sfollati a Teramo, dove ascolta per radio della [[caduta del fascismo]] e assiste alla ritirata dell'esercito tedesco.<ref name="ilmionovecento" /> Torna quindi a Roma nel 1944.