Alphonse Juin: differenze tra le versioni

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=== Seconda guerra mondiale ===
Durante l'attacco tedesco alla Francia nel [[1940]] era al comando della 15ª Divisione di fanteria motorizzata a [[Dunkerque]]. Fu fatto prigioniero dai tedeschi e rilasciato grazie all'intervento di [[Philippe Pétain]] presso il comando germanico con cui la Francia di [[Vichy]]Vichy collaborava.
 
Al comando dell'armata coloniale di [[Repubblica di Vichy|Vichy]], nel novembre [[1942]] si arrese alle truppe [[Stati Uniti d'America|statunitensi]]. Venne prima messo a capo di truppe in [[Tunisia]], poi al comando del [[Corps expéditionnaire français en Italie|corpo di spedizione francese in Italia]]. Nel 1943 si posizionò con le sue truppe durante le battaglie di [[Cassino]] nella zona più vicina alla costa [[mar Tirreno|tirrenica]] della [[linea Gustav]]. Ed è alle truppe di Alphonse Juin che sono addebitati i turpi delitti, detti "[[marocchinate]]", commessi all'epoca ai danni della popolazione civile, principalmente della ciociaria. Secondo i dati e le testimonianze raccolti dalle autorità italiane, fu lo stesso Juin ad istigare le truppe coloniali francesi alle turpe azioni. Dopo la guerra Juin non fu processato per crimini di guerra dato che aveva ottenuto, dietro interessamento di Charles De Gaulle, un alto comando NATO in Europa.