Storia dell'Alto Adige: differenze tra le versioni

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Anche i ladini, che dall'Austria furono spesso considerati di etnia italiana,<ref>Nelle valli ladine la lingua ufficiale - nell'amministrazione, nell'istruzione e nella toponomastica - era quella italiana</ref> furono colpiti dalle politiche di germanizzazione, che talvolta furono anche brutali.<ref>Hans Karl Peterlini, ''Capire l'altro. Piccoli racconti per fare memoria sociale'', pag. 149</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.linguistica.unifi.it/upload/sub/articoli/AAA_lingue_e_dialetti.pdf Lingue e dialetti] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} di Carlo Battisti</ref>
 
{{Cn|Nel loro caso le politiche di assimilazione erano cominciate fin dal Settecento (fatto talvolta minimizzato dalla storiografia tirolese di lingua tedesca|La fonte indicata è POV ed autoreferenziale}}<ref>{{cita web|http://www.vejin.com/venosta.html|Germanizzazione forzata - Dal sito Vejin.com|18-01-2013|La fonte indicata è POV ed autoreferenziale}}</ref>). Di conseguenza, l'alta [[Val Venosta]], un tempo parzialmente di lingua ladina, è oggi una terra di lingua tedesca, mentre oltre il confine svizzero (in [[val Monastero]]) la popolazione ancora parla dialetti retoromanzi. Anche a [[Stelvio]] all'inizio del XIX secolo si parlava ancora ladino, mentre a [[Tubre]] si assistette alla sua scomparsa già nel 1750. {{Senza fonte|La lingua ladina era stata proibita, il personale di lingua ladina allontanato dagli uffici pubblici, vennero vietati pure i matrimoni misti}}. Il promotore principale della politica contro la popolazione ladina ("selvaggio romancio") fu un abate tirolese di lingua tedesca, Mathias Lang. Già ai tempi dell'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] molti cognomi ladini erano stati germanizzati sistematicamente.
 
Un sostenitore della germanizzazione dei ladini fu il [[sindaco#Paesi di area germanica|borgomastro]] di Bolzano [[Julius Perathoner]], che propose di scorporare la [[Val di Fassa]], [[Livinallongo del Col di Lana|Livinallongo]] e l'[[Cortina d'Ampezzo|Ampezzano]] dai distretti italiani, unendoli a quelli [[lingua tedesca|germanofoni]], come già avvenuto per la [[Val Gardena]] e la [[Val Badia]], già in avanzata fase di germanizzazione. Tuttavia questa idea non ebbe seguito.
Nel XIX secolo fu la volta della [[Val Badia]] e della [[Val Gardena]], dove vi furono tentativi di germanizzare i ladini, che non furono però coronati da successo.
 
Un sostenitore della germanizzazione dei ladini fu il [[sindaco#Paesi di area germanica|borgomastro]] di Bolzano [[Julius Perathoner]], che propose di scorporare la [[Val di Fassa]], [[Livinallongo del Col di Lana|Livinallongo]] e l'[[Cortina d'Ampezzo|Ampezzano]] dai distretti italiani, unendoli a quelli [[lingua tedesca|germanofoni]], come già avvenuto per la [[Val Gardena]] e la [[Val Badia]], già in avanzata fase di germanizzazione. Tuttavia questa idea non ebbe seguito.
;La "scoperta" del ladino
[[File:Dialetti parlati in Italia.png|thumb|Mappa delle lingue e dei dialetti d'Italia.|200px|left]]