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(Aggiunte note) |
(Cambiata data di morte in base a due fonti) |
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|Sesso = M
|GiornoMeseMorte = 15 giugno
|AnnoMorte =
|Attività = nobile
|Nazionalità = tedesco
(Abgerufen am 23. Oktober 2018).</ref>. Qui il titolo di margravio non viene ripetuto esplicitamente, forse anche perché Cristiano non era il donatario. Inoltre, le fonti narrative non conoscono alcun margravio Cristiano. Solo l'[[Annalista Saxo|''Annalista Saxo'']] usa il titolo di margravio per Cristiano nel XII secolo fino all'anno 945.
La ricerca presume che Cristiano sia morto
Quasi settant'anni dopo la morte di Cristiano, [[Tietmaro di Merseburgo]] riferisce che Ottone il Grande fece seppellire "il nobile conte" Cristiano e altri fedeli vicino alla cattedrale di Magdeburgo, dove il re stesso desiderò porre la tomba<ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo|Tietmaro]]|traduttore=Matteo Taddei|titolo=Cronaca di Tietmaro|collana=Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo|editore=Pisa University Press|p=57|capitolo=Libro II, 17|ISBN=978-8833390857}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo]]|curatore=Piero Bugiani|traduttore=Piero Bugiani|titolo=Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni|collana=Bifröst|anno=2020|editore=Vocifuoriscena|città=Viterbo|p=149|capitolo=Libro II, 17|ISBN=978-88-99959-29-6}}</ref>. Da questo e dallo stretto rapporto di Cristiano con il margravio Gero, la ricerca suggerisce che le origini e il significato politico di Cristiano andavano ben oltre ciò che può essere dedotto direttamente dalle poche fonti. L'opinione che Cristiano fosse sotto il comando militare del margravio Gero non è più sostenuta oggi<ref>[[Andrea Stieldorf]]: ''Marken und Markgrafen. Studien zur Grenzsicherung durch die fränkisch-deutschen Herrscher'' (= ''Monumenta Germaniae historica. Schriften.'' Bd. 64). Hahn, Hannover 2012, ISBN 978-3-7752-5764-0, S. 509; Daniel Rentschler: ''Marken und Markgrafen im früh- und hochmittelalterlichen Reich. Eine vergleichende Untersuchung vorwiegend auf der Basis von Königsurkunden und anderen „offiziellen Quellen“.'' Stuttgart 2013, S. 689.</ref>. Da un lato, mancano le prove di ciò e, dall'altro, le strutture gerarchiche permanenti all'interno della nobiltà sassone sono considerate dubbie già nella prima metà del X secolo, secondo le conoscenze odierne.
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