Boris Pasternak: differenze tra le versioni

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Nel [[1958]] ''Il dottor Živago'' frutterà a Pasternak l'assegnazione del [[Premio Nobel per la letteratura]]. Proprio l'assegnazione del premio scatenò una vicenda singolare che vide il coinvolgimento dei servizi segreti occidentali. Infatti il regolamento dell'Accademia Svedese, ente designato a scegliere il vincitore del [[Premio Nobel per la letteratura]], prevede che per ottenere il riconoscimento, l'opera in questione debba essere stata pubblicata nella lingua materna dell'autore, requisito di cui ''Il dottor Živago'' difettava. Pertanto, a pochi giorni dal momento in cui l'assegnazione avrebbe dovuto essere resa nota, un gruppo di agenti della [[Central Intelligence Agency|Cia]] e dell'intelligence britannica riuscì ad intercettare la presenza di un manoscritto in lingua russa a bordo di un aereo in volo verso [[Malta]]. Obbligarono così l'aereo a deviare, per entrare in possesso momentaneamente del manoscritto che, fotografato pagina per pagina, fu precipitosamente pubblicato su carta con intestazione russa e con le tecniche tipografiche tipiche delle edizioni russe. Questo lo stratagemma per consegnare il capolavoro perseguitato alla verità e al merito del [[Premio Nobel]].
 
Dapprima Pasternak inviò un telegramma a [[Stoccolma]] esprimendo la sua gratitudine attraverso parole di sorpresa e incredulità. Alcuni giorni più tardi, in seguito a pressanti minacce e avvertimenti da parte del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] circa la sua definitiva espulsione dalla [[Russia]] e la confisca delle sue già limitatissime proprietà, lo scrittore con rammarico comunica all'organizzazione del prestigioso premio la sua rinuncia per motivi di ostilità del suo Paese. Pasternak rifiutafu così lacostretto fama,a ilrinunciare al denaro del premio e ilal riconoscimento che avrebbe trovato all'estero per non vedersi negata la possibilità di rientrare nell'URSS. Da allora trascorrerà il resto dei suoi giorni senza aver ritirato il premio e comunque perseguitato. Morirà due anni più tardi in povertà a [[Peredelkino]], nei dintorni moscoviti, nel [[1960]].
 
Il romanzo fu pubblicato legalmente in [[Russia]] solo nel [[1988]], nel periodo di riforma dell'[[Unione Sovietica]] promosso da [[Michail Gorbačëv|Gorbačëv]], e sarà nel [[1989]] che il figlio dell'autore Evgenij si recherà in [[Svezia]] per ritirare il premio spettante al padre 31 anni prima. Da questo capolavoro della [[letteratura|narrativa novecentesca]] sarà tratto il [[Il dottor Živago (film)|film omonimo]] di successo ([[1965]]) con [[Omar Sharif]], [[Julie Christie]], [[Geraldine Chaplin]], [[Alec Guinness]], [[Rod Steiger]]. Evgenij Pasternak, il figlio dello scrittore, che ha dedicato la vita alla memoria del padre pubblicando tra l'altro un'edizione critica in undici volumi dell'''Opera Omnia'' e ripercorrendo il percorso esistenziale che aveva portato lo scrittore alla conversione cristiana,<ref>Alle accuse assimilazioniste rivoltegli da vari critici, Pasternak ebbe a dichiarare che era preferibile un ebreo sovietico convertito al cristianesimo, piuttosto che uno assimilato all'ateismo e allo stalinismo - cfr. Lazar Fleishman, ''Boris Pasternak: The Poet and His Politics'', Harvard University Press, 2013, pp. 264–266.</ref> è morto a Mosca il 31 luglio 2012, all'età di 88 anni.