Gott mit uns (Dio è con noi): differenze tra le versioni

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Il campo, precedentemente requisito dai canadesi e comandato dal [[capitano]] Miller, non presenta una situazione tranquilla: il [[generale]] tedesco che si era arreso è stato misteriosamente ucciso durante la prima notte di prigionia ed il "comando" dei prigionieri è stato assunto dal [[colonnello]] von Bleicher, un militare che incita i suoi uomini a rimanere uniti persistendo in un atteggiamento di [[belligeranza]], con la scrupolosa osservanza delle regole militari, anche se per loro la guerra è virtualmente finita; questo ottuso atteggiamento spinge il colonnello al punto di far frustare quattro soldati che avevano tentato di fuggire.
 
I due disertori nel frattempo vengono presi in simpatia dal [[furiere]] della compagnia canadese, il caporale Jelinek, che li "inquadra" come suoi aiutanti e li fa vivere nelle baracche all'esterno del campo. Gli [[ufficiale (forze armate)|ufficiali]] tedeschi, venuti casualmente a conoscenza della loro presenza, pretendono che gli vengano loro "consegnati" facendoli entrare nel campo insieme agli altri prigionieri.
 
In abiti borghesi il guardiamarina ed il caporale vengono portati in una baracca sopra la cui porta si legge un cartello "comando", increduli vengono sottoposti ad un [[interrogatorio]] al termine del quale gli viene comunicato che saranno sottoposti al giudizio di una [[Corte marziale]] per il reato di diserzione; inizialmente i due non prendono sul serio la cosa pensando all'assurdità di un processo dentro un campo di prigionia, non sospettando che la cosa è stata comunicata al comandante del campo il quale ne permette lo svolgimento.