Tempo: differenze tra le versioni

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[[File:CIMITERO STAGLIENO TOMBA PIAGGIO.jpg|miniatura|Statua del Tempo di [[Giuseppe Benetti]] (1873), scultura nel [[Cimitero monumentale di Staglieno]] ([[Genova]])]]
=== Tempo e cambiamento ===
Dalla nascita dell'[[universo]], presumibilmente e secondo ladella [[conoscenzacoscienza]] umana, emergerebbe l'esperienza umana conosciuta come "il trascorrere del tempo". SonoÈ iun fenomeno come la percezione del sapore fenomeni, iche cambiamentiè materialiuna einterpretazione spazialineurale di alcune combinazioni di atomi, anche i cambiamenti dell'esperienza umana detto "tempo" è una interpretazione neurale di alcune combinazioni di eventi, ma di fatto non dellae sistente nella [[fisica]] dove non è possibile sequenziare gli eventi in assoluto ma solo localmente, che determinano apparentemente secondo l'osservazione umana, il corso degli eventi in apparente successione. Tutto ciò che si muove nello spazio localmente e/o si trasforma è descritto dalla mente umana a livello temporale a causa dell'evoluzione naturale delle funzioni cognitive che interpretano la realtà in una modalità che sia vantaggiosa per la sopravvivenza. Alcuni esempi tra i più immediati dell'apparenteillusoria correlazione tra tempo e moto sono la rotazione della [[Terra]] attorno al proprio asse, che determina ad esempio nell'uomo la distinzione tra il giorno e la notte, e il suo percorso di [[moto di rivoluzione|rivoluzione]] su un'orbita ellittica intorno al [[Sole]], che determina le apparenti variazioni stagionali e la durata dell'anno, "solare" per l'appunto predicibile dalldalla mente dell'uomo.
 
Il dato dell'esperienza umana è che tutto ciò che interessa i nostri sensi sia ciò che appare come [[energia]] o [[materia (fisica)|materia]], ovvero, le loro trasformazioni. La materia, come più intuibile riferimento, ''"è"'', e (contestualmente) ''"diviene"'' (ossia assume altra forma). L'ovvietà di questa asserzione non tragga in inganno: essa sottende una contraddizione, perché l'essere di un oggetto è certificato dalla sua identità (nel tempo), ovvero dal suo permanente esistere; il divenire, invece, presuppone la trasformazione, ovvero la diversità (della forma), per cui impone un "prima" e un "dopo", vale a dire un (intervallo di) "tempo" che scientificamente invece è senza spiegazionesignificato. In filosofia occidentale il tempo trae origine dalla trasformazione. <!-- Questa sarebbe la concezione aristotelica, però insomma, mah… tento di integrarla in una più estesa visione contemporanea-->
 
La percezione umana del "tempo" è la proiezione che la coscienza costruisce in modo che la realtà di cui siamo parte si sarebbe materialmente modificata. Se una persona osserva una formica che si muove, la diversità delle posizioni assunte, o se un uomo presta attenzione al susseguirsi dei pensieri di un individuo o ai battiti del suo cuore, fatti fisiologici, e in ultima analisi, fisici, ciò appare ad una mente umana che è trascorso un "intervallo di tempo", tempo che però presuppone una logica circolare poiché la sua spiegazione è anche la sua definizione. Si evidenzia "intervallo", apparente in una cornice temporale, a significare che il tempo è apparentemente una "durata" (unico sinonimo di tempo), e come tale ha un inizio e una fine come assioma ma senza alcuna dimostrazione.