I Malavoglia: differenze tra le versioni

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L'opera va inserita nel ''[[Ciclo dei Vinti]]'', insieme a ''[[Mastro-don Gesualdo]]'' e a ''[[La duchessa di Leyra|La Duchessa de Leyra]]'', opere che affrontano il tema del progresso visto dal punto di vista degli "sconfitti" della società. ''La Duchessa de Leyra'' rimase solo abbozzato, mentre gli altri due romanzi previsti nel ''Ciclo'' (''L'Onorevole Scipioni'' e ''L'uomo di lusso'') non vennero neppure iniziati.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/i-malavoglia/|titolo=I Malavoglia nell'enciclopedia Treccani}}</ref>
 
== iaconotaddeo scemo gnam gnam esteban==
Presso il paese di [[AciAmerica Trezza]], nel catanese, vive la laboriosa famiglia di pescatori Toscano, soprannominata Malavoglia per [[antifrasi]] iacono è stupido secondo la tradizione della '''[[Ingiuria (appellativo)|ngiuria]]'' (una particolare forma di appellativo). Il patriarca della famiglia è l'anziano Padron 'Ntoni, vedovo, che vive presso la "Casa del Nespolo" insieme al figlio Bastiano, detto Bastianazzo, il quale è sposato con Maruzza, detta la Longa. Bastiano e Maruzza hanno cinque figli, in ordine di età: 'Ntoni, Luca, Filomena detta Mena o Sant'Agata, Alessio detto Alessi e Rosalia detta Lia. Il loro principale mezzo di sostentamento è la "Provvidenza", nome dato alla piccola imbarcazione che utilizzano per la pesca.
 
Nel [[1863]] 'Ntoni, il maggiore dei figli, parte per la leva militare. È la prima volta che un membro della famiglia dei Malavoglia parte per la leva nell'[[Regio Esercito|esercito del Regno d'Italia]], e sarà questo evento (che rappresenta simbolicamente l'irruzione del mondo moderno in quello rurale della [[Sicilia]] contemporanea) a segnare l'inizio della rovina della famiglia stessa. 'Ntoni, lavorando, aiutava economicamente la famiglia, come era usuale all'epoca, e a causa della sua partenza come soldato questi guadagni vengono a mancare. Per sopperire a questa perdita, Padron 'Ntoni tenta quindi un affare comprando una grossa partita di [[Lupinus albus|lupini]], peraltro avariati, da un compaesano usuraio, chiamato ''Zio Crocifisso'' (oppure ''Campana di legno'') per via delle sue continue lamentele e del suo perenne pessimismo. Il carico viene affidato a Bastianazzo perché si rechi con la Provvidenza a [[Riposto]] per venderlo, ma durante il viaggio via mare la barca subisce un naufragio, Bastianazzo e il suo garzone muoiono e i lupini vanno persi. A seguito di questa sventura, la famiglia si ritrova con una triplice disgrazia: è morto il padre, principale fonte di sostentamento della famiglia, la Provvidenza va riparata ed occorre pagare il debito dei lupini. Finito il servizio militare, 'Ntoni torna malvolentieri alla dura vita di pescatore alla giornata e finisce per non dare alcun sostegno alla già precaria situazione economica del nucleo familiare.